Meter: 80 milioni di materiali pedopornografici denunciati negli ultimi anni

Le costanti, coraggiose segnalazioni alle forze dell’ordine in Italia e nel mondo da parte dell’associazione Meter rivelano le dimensioni terribili dell’abisso contro l’infanzia. Tra le recenti denunce, anche quelle di video in cui i bambini sono stati abusati con dei cani.

Meter: 80 milioni di materiali pedopornografici denunciati negli ultimi anni
Copertina del libro «il pane non ama mangiarlo, ma impastarlo»

«Navigano, si cercano, si camuffano, si coalizzano i pedofili. Con i bambini stuprati fanno affari milionari. Le loro foto, i loro pianti, le loro grida soffocate vengono venduti, guardati, scambiati come fossero fumetti».

Sono parole di un articolo di don Maurizio Patriciello pubblicato da Famiglia Cristiana il 12 luglio di tre anni fa e riportate nel libro «il Pane non ama mangiarlo, ma impastarlo». Pubblicato all’inizio dello scorso agosto, il libro raccoglie alcuni degli scritti di don Maurizio e di don Marco Pozza che raccontano l’impegno quotidiano di don Fortunato Di Noto e dell’Associazione Meter contro la pedofilia, a cui vengono devoluti i proventi del libro.

Un centinaio di pagine nelle quali emerge l’abisso disumano che si spalanca accanto a noi: scoppia il cuore e soffoca i numeri, i racconti, i pianti e la sofferenza dei più indifesi tra gli indifesi.

Una lettura che pagina dopo pagina diventa sempre più pesante e sconvolge e in cui si ripercorrono anni di denunce e impegno, ricordando a tutte e tutti noi che sono crimini orrendi che avvengono anche a due passi da noi e a cui non si può – anzi non si deve – rimanere indifferenti.

Un percorso anche nei mesi del lockdown e di questa terribile emergenza sanitaria, nei quali i reati sul web hanno avuto una vorticosa impennata, e che ci ricordano ancora una volta il record italiano del turismo pedofilo nel mondo – oltre 80.000 gli italiani che ogni anno partono per il sud est asiatico, per l’America Centrale, il Brasile o alcuni stati dell’Africa centrale per esempio per abusare di bambini e bambine – o che ogni anno, nel silenzio più totale dal sapore della peggiore omertà vigliacca, si ripete la vergogna della giornata dell’orgoglio pedofilo. Quel criminale orgoglio che ha portato, nel cuore della ricca Europa, al varo addirittura di «partiti pedofili», formazioni politiche che si presentano alle elezioni e propongono alla luce del sole di rendere legale la pedofilia, considerandola una forma di amore da accettare. 

Il 23 settembre don Fortunato ha scritto su Facebook: «a qualcuno è andato storto il fatto che abbiamo detto in un’intervista (ma lo diciamo da anni) che in Europa ci sono 18/19 milioni di minori abusati».

«Negli Stati Uniti oltre 700.000 bambini ogni anno sono vittime di violenze e maltrattamenti, secondo l’International Center For Missing and Exploited Children (ICMEC), un bambino su 10 subisce abusi sessuali. In Europa 18 milioni di bambini sono vittime di abusi sessuali» prosegue il post nel quale si riportano anche altri numeri raccapriccianti. «Nel 2017, l'Oms ha stimato che fino a 1 miliardo di minori di età compresa tra i 2 ed i 17 anni ha subito violenze o negligenze fisiche, emotive o sessuali. Gli abusi sessuali (dal palpeggiamento allo stupro), secondo alcune stime dell'Unicef del 2014, riguarderebbero oltre 120 milioni di bambine, tra le quali si registra il più alto numero di vittime. Nel 2017 la stessa organizzazione Onu ha riferito che in 38 Paesi del mondo a basso e medio reddito, quasi 17 milioni di donne adulte hanno ammesso di aver avuto un rapporto sessuale forzato durante l'infanzia. Europa: nel 2013, l'Oms ha stimato oltre 18 milioni di abusi. Secondo l'Unicef in 28 Paesi europei, circa 2,5 milioni di giovani donne hanno riferito di aver subito abusi sessuali con o senza contatto fisico prima dei 15 anni (dati diffusi nel 2017). Inoltre, 44 milioni (pari al 22,9%) sono stati vittime di violenza fisica, mentre 55 milioni (29,6%) vittime di violenza psicologica. E non solo: nel 2017, il Rapporto Interpol sullo sfruttamento sessuale dei minori ha portato all'identificazione di 14.289 vittime in 54 Paesi europei. Con riferimento all'Italia nel 2017, il Cesvi ha stimato che 6 milioni di bambini hanno subito maltrattamenti».

Don Fortunato e l’associazione Meter, ormai da decenni, portano avanti la battaglia contro la pedofilia e la pedopornografia denunciando in Italia e nel mondo ogni giorno numeri da capogiro: «65mila denunce negli ultimi anni, 80 milioni di materiale spedito tra foto e video hard – la denuncia riportata in un lancio dell’AdnKronos pubblicato l’8 settembre scorso anche sul profilo facebook di don Fortunato che ha sottolineato - "durante il lockdown abbiamo assistito ad una deriva inquietante con la segnalazione di oltre 350 gruppi social in cui ci si scambia di tutto. Un fenomeno gravissimo e anche molto redditizio. C'è dietro un giro di affari enorme, con gente che acquista online i pacchetti con le carte di credito".

In queste settimane don Fortunato ha anche e, ripetutamente, denunciato che "i pedofili sfruttano anche le mascherine per camuffarsi: la prima volta in un post del 2 settembre è stata riportata una delle denunce più angoscianti: Meter ha segnalato a diverse forze di polizia anche estere video e foto in cui i bambini «sono stati fatti abusare da cani. Adulti che hanno utilizzato i cani e che li hanno utilizzati per abusare sessualmente dei bambini".

È sterminato l’elenco, quasi quotidiano, di denunce riportate sul profilo facebook personale di don Fortunato Di Noto https://www.facebook.com/donfortunatodinoto  e sulla pagina di Meter https://www.facebook.com/meteronlusavola/ .

Riportarle tutte è praticamente impossibile ed è in costante ed angosciante aggiornamento, a dimostrazione dell’immensità dell’abisso criminale che imporrebbe una mobilitazione che, invece, è indegnamente dedicata a ben altre «cause» futili e vacue.

Eppure, come scrisse don Maurizio Patriciello nell’articolo di tre anni fa (citato all’inizio, denuncia ripetuta in tanti altri articoli e post Facebook pubblicati nel libro «il Pane non ama mangiarlo, ma impastarlo») «questo inferno è in mezzo a noi. Si organizza, opera, agisce. Individua le sue vittime, se ne impossessa, le trascina verso abissi spaventosi. Caverne gelide, buie, fetide, stomachevoli, che possiamo solamente e lontanamente immaginare. Le vittime sono piccole, troppo piccole per potersi in qualche modo difendere. Non ce la fanno, non ce la possono fare, non ce la faranno mai. Hanno pochi anni, a volte addirittura pochi giorni. L’orco vigliacco ne può fare quel che vuole. Quel corpicino è in suo potere. Quella bambina davanti alla quale gli angeli si inchinano scatena la sua libidine. Più piange, si dimena, si lamenta, vomita la piccola vittima tanto più il bruto si eccita, la violenta, incide nella sua carne una sofferenza atroce».