Nelle carceri abruzzesi registrate positività tra detenuti e poliziotti penitenziari

Giuseppe Merola, coordinatore Funzione Pubblica Cgil del Comparto Sicurezza, replica alle dichiarazioni dell'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì che le aveva escluse

Nelle carceri abruzzesi registrate positività tra detenuti e poliziotti penitenziari
Nicoletta Verì, fonte: pagina facebook

In un'esposizione mediatica, diffusa in data odierna, apprendiamo che l'Assessore Regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha dichiarato che non vi è stato nessun caso di Covid fra i detenuti delle carceri abruzzesi, evidenziando come le misure messe in atto su disposizione del referente regionale per l'emergenza Albani, si sono dimostrate efficaci per contenere e limitare la diffusione del COVID.

Immediata e pungente la replica di Giuseppe Merola, Coordinatore Regionale FP CGIL Abruzzo Molise del Comparto Sicurezza, il quale afferma che, seppur in numeri esigui, vi sono stati invece detenuti contagiati in alcuni territori (Lanciano, Vasto e Teramo) e altrettanti poliziotti penitenziari, specie alla Casa Circondariale dell'Aquila.

Dopo molteplici richieste di screening al personale penitenziario aquilano, da parte della FP CGIL, è dovuta intervenire la Prefetta che ha garantito, di concerto con la Direzione, l'effettuazione dei test molecolari presso i drive in, visto che i lavoratori li stavano effettuando a pagamento presso laboratori privati - chiosa senza mezzi termini il sindacalista -

Nelle carceri abruzzesi la situazione epidemiologica è attualmente e fortunatamente sotto controllo,nonostante la comprensibile preoccupazione, grazie alle scrupolose attività preventive messe in campo dall'Amministrazione Penitenziaria ed il buon senso, nonché spirito di sacrificio silenzioso e quotidiano dei lavoratori.

L'assessore Verì se ritiene necessario acclamare l'azione governativa e politica a favore delle carceri abruzzesi, bisogna farlo con dati e fatti che sostengono la realtà e le rivendicazioni sindacali che sono state fatte sin ora.

Non vogliamo incalzare polemiche - conclude Merola - e continueremo ad offrire la nostra collaborazione istituzionale nell'interesse della comunità penitenziaria.