«Nessun rischio per la libertà e la democrazia»
L'OPINIONE. La domanda che alcuni pongono è questa: vi è il rischio che vengano compressi o addirittura aboliti i diritti costituzionali? Procedo con ordine.

La recente dichiarazione di Bocelli in merito alle restrizioni imposte dal Governo a causa del coronavirus, offre lo spunto per una riflessione.
Innanzi tutto va respinto il modo con il quale in generale si affronta l'argomento. Il nostro Paese è diventato un grande stadio, e su molte questioni si formano le tifoserie. Le quali, notoriamente, non sono inclini al ragionamento approfondito e pacato.
La domanda che alcuni pongono è questa: vi è il rischio che vengano compressi o addirittura aboliti i diritti costituzionali?
Procedo con ordine.
L'art. 32 della Costituzione afferma:
«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dalla rispetto della persona umana.»
Mi soffermo su un aspetto: il diritto all'autodeterminazione terapeutica.
Significa che si può scegliere se sottoporsi o meno a una cura medica; ma l'esigenza di tutelare la salute come interesse della collettività può comportare, in casi tassativamente previsti dalla legge, la eccezionale sottoposizione obbligatoria a trattamenti sanitari (ad esempio le vaccinazioni obbligatorie), in deroga alla generale facoltà di ciascuno di rifiutare le cure mediche.
Il diritto all'autodeterminazione terapeutica può, pertanto, essere limitato dalla previsione legislativa di trattamenti sanitari obbligatori solo quando si tratti di tutelare la salute collettiva, e non anche quando l'intervento medico coatto volga solo a preservare la salute di chi vi è soggetto, senza alcun vantaggio per la collettività.
Per le medesime ragioni di tutela della salute collettiva possono essere limitati, per ben determinati periodi, altri diritti costituzionali, per esempio la libera circolazione delle persone.
Allo scopo di scongiurare possibili abusi è opportuno che le restrizioni, motivate dalla necessità di preservare la salute pubblica, anche se disposte in via di urgenza dal Governo, siano confermate dal voto del Parlamento.
Concludo con una notazione.
Non credo che in Italia vi sia alcun rischio di involuzione della libertà e della democrazia.
I primi 12 articoli della Costituzione stabiliscono principi fondamentali che sono immodificabili.
Esiste un bilanciamento tra i vari poteri dello Stato che, con tutti i limiti, rappresenta una garanzia per i cittadini.
Ciò non esclude che occorre vigilare, affinchè non si verifichino abusi di alcun genere, e che le temporanee limitazioni avvengano nel rispetto dei criteri su indicati.