ONDA PAZZA/2 - La cretina commedia

SPECIALE Peppino Impastato. RADIO AUT. La trasmissione satiro-politico-schizofrenica. Il testo è stato gentilmente concesso da Salvo Vitale.

ONDA PAZZA/2 - La cretina commedia

«La cretina commedia»

 

Trasmissione 3 marzo 1978

 

Sigla d'apertura ( "Facciamo finta che tutto va ben..di Ombretta Colli)

Peppino: E arriva Onda pazza, si siamo già in trasmissione

Faro: Sì è Onda pazza questa. Sono arrivati i pazzi. Sono pazzi questi?

Peppino: Sì, no, beh forse sì forse no!

Faro: No, i pazzi sono quelli che stanno fuori, come si dice

Peppino: Ma fuori dalla sala trasmissioni o fuori da qualcos’altro?

Faro: Fuori, fuori dappertutto

Peppino: Che stanno fuori, che stanno Aut

Faro: Democraticamente e in libertà.

Peppino: I pazzi sono out allora.

Salvo: E stasera non è solo Onda pazza, ma è "marusu"  forte!

Faro: C’è una grossa mareggiata.

Peppino: E' cretina commedia!

Faro: Ma no!  Come, cretina commedia?

Peppino: Eh sì, cretina commedia! Adesso vedrai, vedremo un po’ tutti.

Salvo: Dagli studi di Radio Aut avrete il piacere di ascoltare “La Cretina Commedia" Recitatore e interprete

Vittorio Cazzman

 

Nel mezzo del cammin di nostra vita

Mi ritrovai per una selva oscura

Che la diritta via era smarrita

 

Ahi, quanto a dir qual’era è cosa dura

Quella minchia selvaggia ed aspra e forte

Che troneggiava in mezzo alla radura

 

Riguardai con grande stupore

Perché vidi un paese abbandonato

Da dove usciva fuori un gran fetore

 

(coro: Che feto, che puzza puah!)

 

Mi volsi al mio maestro, il professore

D’Anna (1) e gli dissi: che è quel loco

così pieno di fogne e di furore?

 

F: Chissà!

 

S: Quello è Fa-rotta,(2) loco disgraziato

 Perché ogni poveretto che ci vive

 è struttu, ruttu e cu culu struppiatu!

   

 Perché, dissi io, questo loco è inumano?

F: perché da trentenni quasi tutti,

 (diciamo i simpatizzanti),

 votano sempre Democrazia Cristiana!

S: Democristiano, ah! ah! Che fa rima con ano

 

Così si mosse in quel fioco lume

Finchè arrivammo sulla riva di un fiume.

 

Quivi c’era Caronte Patricolo (3)

il gran nocchiero dei marinai

che remava ma stava sempre al molo

   

Ed ogni marinaio che ivi passava

infilava dei pesci nel suo corpo

in bocca, in cul, dove gli capitava.

 

Gli dissi perché soffri questi guai?

F: perché adesso son fottuto

da quelli che fottei, dai marinai.

 

Peppino: Naturalmente il brano che state ascoltando è Porci dei Pink Floyd, con porci registrati dal vivo in sottofondo,

si tratta di due sottofondi unitari, unitari con il testo di fondo.

Piero: Naturalmente ogni riferimento è puramente causale.

Peppino: Sì questo si sa, mi pare ovvio, mi pare scontato fin dall’inizio

 

Salvo : Sopra di lui ci stava Camillino (4)

Con la bandiera dei liberali

E la falce e martello nel taschino.

 

Lo inseguiva il dentista Palazzolo (5)

che cercando di togliergli l’insegna

dicea

F: talè! Va fatti u pizzaiolo!

 

E l’Orlando Furioso (6) con la spada in mano

Gridava per andare a Cala Rossa (7)non si passa

S: non vi farò passare dalla mia strada

 

E menava fendenti a dritta e a manca

su Camillino che con gran dispetto

dicea: Va là, che non sei stato eletto.

(grugniti...continua il brano dei Pink Floyd)

 

E ancor non mi ero manco mosso

quando vidi Alfio Claudio (8), il gran sindaco

che alla catena rosicchiava un osso

 

E allora gli dissi: Claudio, ecco ti basta

quell’osso, tu che con i forchettoni

mangiavi sempre carne, pesce e pasta

 

F: E l’osso piangeva ancora eppur parlava.

Allor gli chiesi chi sei? Su vieni qui!

egli mi disse: son Pino Zizì.(9)

 

Faro: zizì, zazà.

 

Salvo: Capii davanti a quell’orrenda vista

Che trattavasi della Democrazia Cristiana

Che si mangiava il Partito Socialista.

 

Immantinente appresi da quei pianti

che quella era la cerchia dei mangioni

e ce n’erano tanti, tanti, tanti!

 

Peppino: Procedemmo ed arrivammo in piazza

quando vidi un negozio con un tale

che rosicchiava pane e ramurazza,

 

Ricordati di me che son Ruffino, (10)

Cinsi mi fe, disfecemmi Fa-rotta

dove vendo cosuccie da bambino.

 

Rumore di acqua

Peppino: eh sì, è il bambino che piscia.

Si sente un cane abbaiare

Salvo: All'improvviso, con fetor di stalle

lessi vicino a radio T centrale,(11)

un cartello. "Giron dei rompiballe"

 

E allora dissi: Perché è rompicoglione

quell’antenna?

Faro: Perché disturba sera e mattino

chi sta a guardare la televisione.

 

Salvo: E che pena si soffre su quel muro?

io domandai al maestro.Ei mi rispose:

esser presi a pedate nel culo.

 

E più lontan me ne sarei perduto,

allorché vidi l’ombra di colui

che fece per viltà il gran rifiuto,

 

Gli dissi: Che ci fai tu in quella puzza

con sindacale veste condannato?

Ei mi disse sdegnoso

F: Io son Favazza (12)

 

S: Favuzza! Fa rima con puzza, ma come te l’haiu a diri, allora unnamu fattu niente!

Vai col liscio! E allora unni eramo arrivati?

F: eramo arrivati a Favetta

S: Favetta, Favicedda, Favina

F: Favuzza

S: Favuzza si Favuzza, allora era quello che mi disse sdegnoso

“Io son Favuzza,

non volli essere sindaco, oppure un c’ha firavi

e son finito nel cerchio degli ignavi

 

F: E più avanti vedrai il grand'onorevole

Pantofo,(13) che ha deciso l'abbandono,

senza però ottenere alcun perdono.

 

Infatti egli sta in piedi su una palla,

e mentre di dietro un cane lo addenta

è costretto a inculare una cavalla.

 

Si sente un cane abbaiare

Peppino: «Sì, sì, per chi non lo sapesse si tratta della viva voce del cane dell'onorevole, ci siamo recati con una

nostra troup di tecnici a registrarla e a chiedere informazioni sul suo padro­ne che, a quanto pare, da molto tempo

non si vede in giro, che, a quanto si dice, ha abbandonato la vita pubblica e non sarà presente neppure alle prossime

competizioni elettorali, molti sostengono per far largo ai giovani, almeno così ci ha detto il suo cane, ascoltate, però

qualcun’altro insinua qualcosa di diverso

(parte la canzone “Lui andava a cavallo”).

Salvo: Allora che è cavallo, cane?  io non lu potti capire!

Peppino: E' molto semplice è il cane che parla di lui e del suo cavallo, a quanto pare lui ha rinunciato alla politica per

amore del suo cavallo o meglio della sua cavalla

Salvo: Ho capito! Ma Pantofo sta su u cavallo.

Peppino: Sì, sta su-ca-vallo.  Ma c'è di più, le indiscrezioni sono tante, si dice che è talmente legato alla sua cavalla, ,

si tratta di una cavalla  bianca, l'onorevole sempre, che addirittura è entrato in paranoia di gelosia: ha licenziato il suo

 armigero palafreniere e stalliere Ninni Carozzo(13), in quanto temeva, aveva una paura folle…

Salvo: Cui?

Peppino: Ninni Carozzo

Salvo: Il testa di cozzo!!

Peppino: Sì, il testa di cozzo

Salvo: Ah! Oh oh cavallo oh oh cavallo

Peppino: Eh sì, a quanto pare lo ha licenziato perché geloso della sua cavalla, Ninni Carozzo si è indignato è gli ha

mandato a dire le cose che stiamo per ascoltare.

(Si sente Patty Pravo in «Non ti bastavo più»)

Peppino: Ah, Ninni, Ninni, comu t'arriducisti!

Salvo: Ma Ninni cui?

Peppino: Ninni Carozzo!

Salvo: No! Ninni futtemu.

Peppino: E Ninni Ninni comu t’arriducisti! Ninni Carozzo.

Salvo: Immergiamoci ancora nell’inferno, eravamo arrivati mi pare nell’ignavi è vero? Sai cu su l’ignavi?

Faro: Cu su? cu su?

Salvo: Chiddi ca un vunnu fari nenti, i spranzuna. Era ignavu Favuzza, ca un vuosi fare u sinnacu, era ignavo Pantofo

picchì un vuoli fare chiù niente.

Faro: Il Furioso pure ignavo è?

Salvo: Il Furioso no! Il Furioso non è ignavo, il furioso brandisce la spada, mena, mena colpi di fendente, e i cani nun ci piacinu

Faro: Picchì nun ci piaciunu?

Salvo: Ma, mi dissero che è idrofobo

Peppino: Idrofobo..aspetta non sono d’accordo, idrofobo per l’acqua dolce, picchì ci piace assai chidda i mari.

Salvo: Ma io u sacciu! A iddu ci piaci puri chidda duci, picchì s'a futti tutta.

Peppino: Ma io ho saputo sempre quella salata! E’ un malefico o un marofilo.

 

Salvo: Scendemmo ancora per un altro lato

dove c'eran color che nella bocca

puzzano per i culi che han leccato.

 

Ed era pien di gente sto girone

Avanti a tutti c’era il Cardinale (14)

E lo seguiva Pirito Barone.(15)

 

E il mio maestro: «Volgiti, che fai?,

vedi là Maniaci (16) che s'è desto,

dalla cintola in su tutto il vedrai»

 

«O tu che di Mafiopoli sei il vice,

gli dissi, che ci fai in questo loco?»

«Lasciami stare», triste egli mi dice,

 

qui son dannato a soffrire di tifo,

tentai di spostare il campo sportivo

e tutti ora mi dicono: «Che schifo!»

( brano: La pappa col pomodoro)

Così arrivammo al centro di Mafiopoli,

la turrita città piena di gente

che fa per profession l'ìngannapopoli.

 

Vedemmo il presidente Pintorino,

di radio Cinci illustre animatore

gridare: “Son fallito, son meschino!

 

Son dannato a tenere dentro l’ano

Il microfono che pria tenevo in mano”

 

Si sente la canzone “Ti voglio cullare”

 

Peppino: Eh sì, già in sede di presondazione , ve lo avevamo preannunciato, questo brano preannuncia a sua volta, nel corso

 della trasmissione, il personaggio che abbiamo incontrato subito dopo il presidente Pintorino, eh si è un personaggio

 molto legato ai granelli di sabbia, anzi ai granelli di percialino.(Si ode Io scroscio d'un cesso e il suono d'una sirena)

Sì, è l'ambulanza di Mafiopoli, anche l’ambulanza di Mafiopoli è finita all'inferno, l’abbiamo vista correre dappertutto

sempre nell’inferno,e procediamo sempre nel nostro cammino all’inferno, eravamo finiti a Mafiopoli e ci restiamo, sempre

l’ambulanza.

 

E c'era don Peppino Percialino, (18)

artista d'intrallazzi e di montagna (per le sue cave)

 (Si ode di nuovo Io scroscio d'un cesso) No, no non è lui, no non pisciava, non pisciava

 

E c’era don Peppino Percialino…(di nuovo rumore di cesso)..ma questo è un cesso! Eh no non era al cesso, era in piazza,

 in piazza di Mafiopoli (di nuovo si sente l’ambulanza), di nuovo l’ambulanza, chi l’ha chiamata non si sa, comunque porta

continuamente feriti all’ospedale di Santo Spirito a Carini, a Canini cioè, ah si! E’ stato don Peppino Percialino che ha ferito

 un individuo a revolverate, lo stanno ricoverando all’ospedale Santo Spirito di Canini.

Salvo: No, no, no!

Peppino: Come no?

Faro: Si, si! Ha ricevuto una percialata in testa.

Salvo: Era Belzebù, per l’appunto, che aveva infilato il tridente al Percialino e questi veniva subito testè ricoverato

Peppino: E' stato ricoverato comunque all’ospedale di Santo Spirito di Canini, Canini che fa rima con Percialini. Procediamo.

 

E c'era don Peppino Percialino,

artista d'intrallazzi e di montagna

che annusava un po' di cocaino

 

si di cocaino, al naso, sniffava, si dice sniffava, si! (di nuovo rumore di cesso) No, non pisciava, non cacava, sniffava! Non

cacava! Ma qui grugnisce! C’è stata un’interferenza. Non so se sniffava, non so se pisciava, cacava, non si sa se grugniva o

se sparava, comunque procediamo, mah di nuovo l’ambulanza, no, no!

Peppino: Sì, si sono tanti perché ha avuto un momento di crisi. Ha sparato a raffica!

F: Sì, sì!

Peppino: Oh porca miseria! Comunque procediamo:

 

E c'era don Peppino Percialino,

artista d'intrallazzi e di montagna

che annusava un po' di cocaino

 

gridava: «Sono sempre un galantuomo,

amico degli amici e di Pantofo:

presiedo una congrega: l'Ecce Homo,(19)

 

(di nuovo l’ambulanza)

No è sempre Belzebù che ci rompe le scatole, e sempre don Peppino Percialino che diceva:

 

e adesso nel mio cul tengo un carciofo.

 

Salvo: Eh sì, i cacuoccioli.  Che si sente?

Peppino: Una cacuocciola, eh si, via! (segue il brano "Giovane giovane" di Donaggio)

Salvo: E mentre ero nà st' infernu, lo sai chi anche ho visto? Il gran Consiglio(19)! No il  gran Consiglio del Fascismo,

Jacopo, Jacopo

Faro: Ah quello dell'ambulatorio, il fresco ambulatorio nato a Fa-rotta.                                                                                                                                                                                        

Salvo: Jacopo Consiglio che diceva: A chi m’appiglio?

Faro: Attaccati a sto pendolo!

(si sentono porci grugnire)

Salvo: Quando vidi il Consiglio io gli dissi: ma che ci fai tu qua?

Faro: Son venuto a far un tuffo nella mia piscina.

Salvo: O sei già morto? Ma non ce n’era acqua in quel diporto?

Faro: Si, si! Infatti questa è la fine che ho fatto! Vedi, sono ancora tutto bagnato!

Salvo: Ma se non c’era acqua? Eri in gebbia?

Faro: Sì! Ero in gebbia, l’acqua non c’era Ma ad un tratto….

Salvo: Che ci facevi tu in quella gebbia?

Faro: Per sciacquarmi, per farmi puro! Per rendermi puro!

Salvo: Non ti prendevi ancor la scabbia?

Faro: Ce l’ho già!

Salvo: Aah! E così è arrivata, è arrivata, è arrivata È arrivata, non a Terrazzini, in quel di là l’acqua della Jata!(20)

Faro: Fresca, garantita dalla giunta, dal comune di Fa-rotta.

Salvo: Ci pensa per tutti il gran Consiglio.

Faro: Sono la nostra garanzia ufficiale (Salvo suona al mandolino "Caminito")

Salvo: (cantando): Giacomino fetente e cornuto, ci hai messo lo sputo per farcela entrar,

non è andata in quello davanti, se n'è andata nel buco... neaaaah!!

Faro: Giacominoooo, Giacominooo! Non lo fare Giacomino, non lo fare.(suono di campane)

 

Salvo: Immantinente appresi e fui sicuro

Che questo era il posto più dannato

Perché c’era un fetore pieno e scuro.

 

Galleggiavano stronzi freschi di peti

nel gran porcile addetto a sacrestia

eran papi, cardinal, vescovi e preti.

 

E c’era tanta merda di maiale,

dove vidi un buon padre Cacamano(21)

she s’inculava un parroco

Faro: speciale!(22)

 

Salvo: Mentre un diavol li infilzava sul davanti

dicendo: Guai a voi anime prave,

crepate preti con le vostre amanti.

(canzone “quando che muore un prete”e “bruceremo le chiese”)

 

Faro: E Andreotti che fine farà?

(vorrei che il vaticano andesse in fiamme e il papa ne bruciasse lemme lemme,

bruciassero i preti in corpo alle su mamme)

Salvo: E chisti sunnu i parrini, hai capito?! Me nannu m'u diceva sempre: Monaci e parrini...

Faro: Viriti a missa e rumpici i rini! (Salvo e Piero suonano "Un giorno ti dirò") Chista ce la dedicami a lu

comuni di la Fa-rotta, ca eni in una crisi travagliata, patologica dicemu.

Salvo. Ma stu partu vieni o nun vieni? (Rumore di scarico di cesso).E questo è il problema, talè ave na siritina

ca ci penso, un prete!

Faro: Che pensi, ma sempri a li parrini pensi?! Ma che ti volevi fare parrino?

Salvo: Morto o non morto, un prete è meglio vivo o è meglio morto!

Faro: Ma morto chi fa? Pericoloso è?

Salvo: Morto sta suttu a balata…

Faro::… E nun fa danno! E allura diciamo che è megghiu accussi!

Salvo: E' meglio morto!!

Peppino: Sì, ma , sutta a balata, però comu i babbaluci, è capace di isarla cu i corna!

Salvo: (cantando): Talè chi corna che hannu i babbaluci

ca cu li corna ammuttano i balati

si unn’eru lestu a ghiccarici du vuci

Si futtevanu tutti i babbaluci.

(rumore cesso) Spazio cesso!! Però si u parrinu muore! Comu va a finisci?

Faro: Si salvano tutti? secunnu mia, no!

Salvo: Cu è ca nni fa u matrimonio? Cu è ca nni fa a preparazione du matrimonio?

Faro: Ma c’è patri Cacamano, c’è patri…Patri Cacamano, un lu canusci? chiddu di Santa Caterina da Siena.

Salvo: Chiddu d'u nannu.

Faro : Chiddu di Mafiopoli, chiddu d'u nannu

Salvo: Chiddu ca ci a mina a u nannu.

Faro: Ma chi dici chisti su volgarità, attentu ca ci su l’ascoltatori ca si ponnu scandalizzare.

Salvo: Quello che mena il nanno, menare, menare in italiano vuol dire..

Faro: Ah! Vuoi dire masturbare!? Noi ci masturbiamo sempre, ci facciamo i massaggi, tutti i giorni dovremmo fare

questo, perché è salutare.

Salvo: Si, si si! Salvelox! Handicapp o cavallino?

Faro: Handicapp!

Salvo: Handicap. Senti un po’, se tu fossi in questo terribile girone e vidissi a Mike Bomgiorno, Enzo Tortora e

 Pippo Baudo, unni i mittissi?

Faro: Li mittissi nta un bellu cessu! Comunque comu pena ci putissi diri sempre: handicapp o cavallino?

Salvo: Cavallino!!!

Faro: Bravissimo!! Bravissimo! Accura, accura, accura!(Salvo e Piero suonano uno stornello romano)

(segue il brano “Nun me lassà” di Peppino Di Capri) Alfio Claudio dedica a Tarzan (23) il credente ma non troppo.

Salvo: Nun me lassà. Ma chi era il parroco speciale che cantava al Parroco Cacamano "Nun me lassà?"

Faro: No, se la cantavano a vicenda.

Salvo: Se la cantavano!  Si per motivi di nostalgia. Volevano stare insieme. Si diciamo che stanno preparando tutta una

relazione per come far pagare le tangenti più velocemente, per evitare intoppi burocratici.. Ma che tangente è? Mi pare

che battesimo 25.000 lire, vero?

Faro: Battesimo 25, matrimonio mattiniero 52 mila..

Salvo: Matrimonio serotino, di sira!

Faro:…Scusa, 50 mila, su versamento nel conto corrente P special

Salvo: IVA compresa

Faro: IVA compresa, più duemila per marche da bollo e francobolli. Matrimonio pomeridiano...?

Salvo: Po..me…ridi…ano! Mi pare che ci vuole la dispensa, là che ci vuole..

Faro: La dispensa, non il dispositivo. 90 mila più duemila sempre per francobolli e marche da bollo, IVA compresa.

Salvo: Il funerale, sai quant’è il funerale?

Faro: 12 mila, 12 mila, perché se è nel corso di una santa messa se ne fanno svariate, annunci…

Salvo; Ma scusa con quante monache? Perché io con una monaca zoppa ho pagato 13 mila!

Faro: Con due monache, in base a quanti annunci deve fare durante la santa messa, se è uno sono 12 mila, se sono due più

12, se sono tre più 12, sempre accompagnato da una monaca e da un cappuccino.

Salvo: Ma se vengono sei monache e il parroco davanti quanto dovrei pagare?

Faro: Sei monache? È un quiz questo?
Salvo: Dipende dalla pezzuola, la pezzuola sai quella dove c’è scritto il teschio? In memoriam..

Peppino: Scusa, visto che si tratta di un quiz sarebbe opportuno telefonare a Radio Fa-rotta centrale.

Salvo: Che è informata in queste cose!

Peppino: Si! Special-mente nei quiz.

Faro: Ha un programma settimanalmente un giorno si e uno no, nelle ore più calde.

Peppino: E poi la messa in diretta, la domenica mattina.

Salvo: Ma che messa è?

Faro: C’è padre Cacamano in diretta, e padre..

Peppino: Un padre speciale, speciale nel senso di eccezionale.

Faro: Particolare, uno di quelli che ha qualità

Peppino: Sì, speciale nel senso di eccezionale.

Salvo: Quindi ritornando al funerale, mi pare se i miei calcoli, la mia indagine non è errata, messa da morto, cominciamo, messa da morto

semplice 12 mila, funerale, messa da morto in memoriam

Faro: 12 mila.

Salvo: Funerale non è 12 mila.

Faro: No funerale più il trasporto e l’accompagnamento, processione più monache..

Piero: Scusate se i morti sono 5, mi hanno detto c’è il 20 per cento di sconto.

Faro: Ah, sì, c’è uno sconto comitiva. Poi se c’entra un imparentato ancora la percentuale di sconto aumenta. Comunque ci sono

agevolazioni per i bambini e per i vecchi.

Salvo: Miii- n’azioni di cosi! (brano: Bisogna saper perdere)

Faro: Diciamo che è una piccola società per azioni che tende sempre ad associare, un associazione…

Salvo: A delinquere!

Faro: No, no delinquere!

Peppino: Diciamo che non si tratta di una associazione a delinquere, visto che come dicevamo prima andiamo alla ricerca di parole..

Faro: Associazione di beneficenza.

Peppino: No, no, no, va bene a delinquere, cioè troppo poco a delinquere, capisci. Siccome andiamo alla ricerca di parole dai significati

polivalenti, diciamo un'associazione a pretinquere.

Sigla di chiusura

Piero: Ite missa est

 

Salvo: Ci scrollammo la puzza dalla pelle

e scappammo a cercare aria pura

quindi tornammo a riveder le stelle.

 

Faro: Vi saluta....

Peppino: Onda pazza anche questa sera si congeda, l'appuntamento è per il prossimo venerdì, alle 21,30 per la presundazione, alle 22 per

Onda pazza.

Faro: Salutamu tutti l'amici e nni viremo la prossima settimana sempre con le nostre novità e nella speranza che la nostra creatività sia sempre

 più forte, sempre più colorita, più calda. Bacioni a tutti! Appuntamento a venerdì prossimo sempre alle 21 e 30. Sintiti sintiti che è molto

interessante. Un saluto caldo a tutti gli amici in crisi, in particolar modo al comune di Terrasini. Un saluto sempre più caldo al nostro caro

Tarzan, un salutone e un bacione a don Peppino U Percialino, a don Ninni Cacamano e a tutti gli amici della cerchia. Si a Mafiopoli.

 

Note:

1) il prof. Salvatore D'Anna, consigliere comunale socialista e apprezzato docente di lettere

2) è il nome indicativo di Terrasini Favarotta, il paese in cui aveva sede Radio Aut

3) Si tratta di Vincenzo Lo Piccolo, per decenni "padrone", ovvero massimo esponente della marineria di Terrasini

4) Si riferisce a Giuseppe Camilleri, allora consigliere comunale del PCI, forse aspirante gestore di una pizzeria

5) Si riferisce a Nicola Palazzolo, consigliere Comunale del PLI e odontotecnico

6) Trattasi di Vittorio Emanuele Orlando più volte consigliere comunale D.C. e creatore di un locale denominato L'Orlando furioso

7) E' un sito marino con una baia incantevole di cui era concesasionario lo stesso Orlando

8) Trattasi di Claudio Catalfio, più volte consigliere comunale DC e sindaco di Terrasini

9) Si riferisce a Pino Bommarito, consigliere comunale del PSI

10) Si riferisce al proprietario cinicense di un negozio per bambini sito a Terrasini

11) Si riferisce a Radio Terrasini Centrale

12) Trattasi di Gaetano Favazza, più volte sindaco e consigliere comunale DC 

13) Si riferisce ad Antonino Caruso, stalliere dell'on. Pandolfo e consigliere comunale

14) Si riferisce a Ino Cardinale, esponente terrasinese della corrente limiana.

15) Si riferisce a tal Bommarito, detto Piri Barone, segretario locale della DC

16) si riferisce a Franco Maniaci, vicesindaco di Cinisi, del PCI

17) Si riferisce a Leonardo Cintorino, fondatore di Radio Cinisi

18) Si tratta di Giuseppe Finazzo, prestanome di Gaetano Badalamenti e proprietario di una cava di pietrisco

19) Si riferisce a Giacomo Consiglio, medico ed esponente di punta della DC di Terrasini

20) Si riferisce alla diga sul fiume Jato

21) Si tratta di Padre Cusumano, storico arciprete di Cinisi

22) Si tratta di padre Raffaele Speciale, arciprete di Terrasini

23) Si riferisce a un politicante locale specializzato nel saltare da un partito all'altro.