Pedofilia e pedopornografia sono crimini contro l’umanità

«Non rubate la vita ai bambini – giornata contro la pedopornografia», a L’Aquila don Fortunato Di Noto (Meter) ha ricevuto il Premio Nazionale Paolo Borsellino.

Pedofilia e pedopornografia sono crimini contro l’umanità
don Fortunato Di Noto e Pierluigi Biondi, fonte: Comune L'Aquila

Procura di Pescara chiede rinvio a giudizio per un 23ennne accusato di “rapporto sessuale non consenziente” con una quattordicenne, indagini scattate dopo la denuncia dei genitori della ragazza rimasta incinta.

Condannato a Chieti a quattro anni a quattro anni e quattro mesi di reclusione per induzione alla prostituzione, maltrattamenti in famiglia, tentata violenza privata e minacce nei confronti della convivente un 44enne.

A Teramo è iniziato il processo contro venti nigeriani con le accuse di tratta di giovani donne costrette a prostituirsi e riciclaggio internazionale fino all’associazione a delinquere.  23enne di Montesilvano accusato di violenza sessuale nei confronti della sorella tredicenne della fidanzata, rimasta incinta.

Condanna definitiva per un 62enne di Pratola Peligna per violenza sessuale su una minore.

Ad Ortona un 25enne accusato di aver drogato e stuprato una sedicenne. Un 51enne di Raiano denunciato per aver costretto a prostituirsi la compagna ed una sua amica. Sono queste alcune delle notizie che la cronaca abruzzese ci ha consegnato negli ultimi mesi e si aggiungono a quanto da noi riportato in un articolo del 2 maggio scorso: un’inchiesta che ha accertato prostituzione e pornografia minorile e atti sessuali con un minorenne, chat sulle principali piattaforme social e di messaggistica istantanea in cui si sono diffusi foto e si coordinavano gli accusati e una condanna per la pubblicazione di un video di sesso tra bambini. Sullo stato whatsapp del condannato era stato pubblicato un «video raccapricciante in cui tre bambini facevano sesso», riportò il quotidiano Il Centro il 22 marzo. Il sequestro dello smartphone del condannato ha permesso di documentare diverse chat, in alcune ha scritto che a scuola si faceva chiamare «il pedofilo» e in una conversazione «W la pedofilia». La denuncia è partita da un ragazzo di Catania che, visto lo stato Whatsapp, ha immediatamente sporto denuncia. Poco più di un anno fa la Polizia Postale di Pescara ha denunciato «7 minori per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico». Questi alcuni passaggi del comunicato stampa della Polizia. «L’indagine è iniziata su impulso del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma, a seguito di una segnalazione del Servizio emergenza infanzia 114.  Nella comunicazione si è fatto riferimento alla condivisione, su gruppi social, oltre che di contenuti pedopornografici, anche di stickers/meme di carattere zoofilo, necrofilo, scat, splatter, nonché di violenza estrema, apologia del nazismo/fascismo, atti sessuali estremi e mutilazioni, atti di crudeltà verso essere umani e animali. Immagini e video raccapriccianti di vittime innocenti il cui dolore, invece di scuotere le coscienze, è stato oggetto di scherno, divertimento e condivisione da parte del gruppo di adolescenti. I poliziotti, per arrivare a scoprire gli indagati, hanno analizzato oltre 85.000 messaggi in 5 diversi gruppi social […]L’operazione di oggi conferma un fenomeno dilagante tra i giovanissimi, i quali, spesso, nei contesti social, banalizzano eventi terribili del passato o mostrano assoluta indifferenza per violenze e stupri, anche nei confronti di bambini piccolissimi; a volte si assiste ad una gara a chi posta l’immagine più sprezzante al fine di stupire all’insegna dell’esagerazione». All’operazione della Polizia Postale «hanno preso parte anche gli specialisti della Polizia postale della Puglia, del Lazio, della Lombardia e della Campania».

Tutto questo è accaduto nelle province della regione camomilla abruzzese, che dorme, tutto nega e considera lontano rimanendo indifferente, e ci documentano come i crimini più abietti, la pedofilia, la pedopornografia, lo sfruttamento mafioso dello stupro a pagamento non sono lontani, avvengono anche qui, esistono a pochi passi da noi.

In questa regione dormiente, assuefatta e silente si sta tenendo la trentunesima edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino che ha portato ieri nel capoluogo regionale L’Aquila don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter, l’associazione che da oltre trent’anni si batte contro pedofilia e pedopornografia. 

«La pedopornografia non è solo un turpe reato – ha denunciato Società Civile, l’associazione che organizza il Premio Nazionale Paolo Borsellino nel comunicato di presentazione dell’evento con don Fortunato - è  anche un grande affare gestito dalle mafie che nei paesi più poveri del mondo sequestrano, torturano, uccidono bambine e bambini tra gli 8 e 14 anni per produrre immagini o video che li riprendono in comportamenti sessualmente espliciti.

La pedopornografia in Italia coinvolge in un losco e lucroso traffico più di 100mila persone e solo nel corso del 2022 sono stati 6.956 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia Postale (5316 nel 2021 e 3243 nel 2020). Dieci miliardi di dollari: tanto fattura, secondo le stime dell'ONU, questa industria dello sfruttamento sessuale dei minori». «Non rubare la vita dei bambini – giornata contro la pedopornografia» l’evento in cui don Fortunato è stato premiato.

«La Pedofilia è un crimine contro l’umanità» il monito del presidente di Meter, «la mia vita è cambiata nel momento in cui ho visto a cosa erano sottoposti alcuni bambini – la testimonianza di don Fortunato Di Noto - sentire i racconti e vedere effettivamente di cosa si parla sono cose diverse, e solo conoscendo effettivamente cosa accade si riesce davvero a capire». «Oltre che un reato la pedopornografia e la pedofilia sono dei gli atti criminali, i più abietti nei confronti minori, bambini e, addirittura, neonati. – ha dichiarato Don Di Noto – Da un lato occorre sempre tenere altissimo il livello di attenzione e applicare le leggi che, qui in Italia sono all’avanguardia, dall’altro bisogna diffondere il più possibile attuare politiche di prevenzione, formazione soprattutto tra i più giovani. Parliamo di un fenomeno enorme, in grande crescita, trasversale e le nuove tecnologie, attraverso i social o il metaverso, aumenta il rischio di adescamento per i più piccoli e la produzione di materiale, come foto o video, pedopornografico.

Essere qui all’Aquila e avere la possibilità di parlare di questi temi rappresenta un momento importante di un percorso teso a sensibilizzare le comunità». Queste le denunce di don Fortunato riportate nel comunicato stampa dell’Amministrazione comunale aquilana guidata dal sindaco Pierluigi Biondi. È stato lo stesso primo cittadino a consegnare il premio a don Fortunato che ha dichiarato «abbiamo consegnato con grande orgoglio il riconoscimento del Premio Borsellino a un eroe contemporaneo, pioniere nella lotta al contrasto alla pedopornografia e nella salvaguardia dei minori. Un lungo percorso di attivismo che, tra le altre cose, ha portato alla creazione di un protocollo ufficiale tra la Polizia Postale italiana e decine di polizie internazionali».    

«La pedocriminalità, una mostruosa vergogna. Le cifre relative alla pedocriminalità in Internet sono allarmanti e non cessano di crescere. A livello internazionale Meter negli ultimi decenni ha inviato 66.856 protocolli ufficiali con 219.571 link oggetto della segnalazione (Dal Report Meter 2022). Dal 2012 a oggi sono stati individuati 47.801 link nel deep web enel dark web, la faccia oscura della Rete, spazio libero in cui le associazioni a delinquere di tutto il mondo espandono i loro traffici, proprio per la capacità di offrire anonimato e privacy. Meter dal 2014 monitora continuamente foto, video e mega archivi: sono 25.233.802 le foto denunciate, 7.452.304 i video, 15.437 i mega archivi. Un numero inquantificabile. In ogni numero una vittima di abusi e violenze inenarrabili, anche di migliaia di neonati.

Noi di Meter continuiamo a fare la nostra parte». Questo è il grido di denuncia di don Fortunato Di Noto lanciato nei giorni scorsi. Don Fortunato spesso denuncia l’assuefazione, l’indifferenza, l’assenza di troppi. È il grido di un cuore straziato, di chi combatte l’inferno e non riesce a darsi pace per ogni bambino vittima di reti criminali e aberrazioni disumane. Denunce sconvolgenti e drammatiche che tante volte abbiamo rilanciato sulle nostre pagine che dovrebbero scuotere ogni coscienza. Era il 9 agosto 2015 quando l’agenzia stampa Fides pubblicò, con il contributo di Meter, il dossier “Occhi di orchi in Internet”.

«Uno sguardo globale sul fenomeno, dati e cifre aggiornate, testimonianza di persone e associazioni impegnate nel combattere uno dei fenomeni più aberranti del nostro tempo. Che trova incredibilmente anche alcuni estimatori, i difensori della cosiddetta "pedofilia culturale", che oggi rappresenta l'ultima emergenza da fronteggiare». Perché la sottovalutazione e l’indifferenza troppo spesso sono l’anticamera di ideologie che vogliono “normalizzare” la pedofilia e la difendono. In quel dossier si denunciavano «gruppi pedo-criminali su internet spesso gestiti dalla mafia tradizionale» e «siti gestiti dalla mafia e quelli commerciali, i siti militanti e i siti dei privati: Mafia & commerciali, i siti militanti, siti pseudo culturali (…) alla mafia e siti commerciali. Si assiste a una autentica esplosione dei siti commerciali, spesso gestiti dalla mafia tradizionale (…)».

 

I NOSTRI PRECEDENTI ARTICOLI

Fortunato Di Noto: «L'abuso sui minori, la pedofilia e la pedopornografia sono un problema immenso»

https://www.wordnews.it/fortunato-di-noto-labuso-sui-minori-la-pedofilia-e-la-pedopornografia-sono-un-problema-immenso

I pedocriminali sono sempre in agguato e mai in vacanza

https://www.wordnews.it/appelliriflessione-di-massimiliano-frassi-prometeo-e-don-fortunato-di-noto-meter-sui-rischi-per-i-piu-piccoli-anche-sulle-spiagge-e-in-questo-periodo-dellanno

Il web è «una delle strade principali» per la pedocriminalità che sta già sfruttando l’intelligenza artificiale

https://www.wordnews.it/il-web-e-una-delle-strade-principali-per-la-pedocriminalita-che-sta-gia-sfruttando-lintelligenza-artificiale

Messaggio minatorio a sostegno della pedocriminalità inviato a don Fortunato Di Noto

https://www.wordnews.it/messaggio-minatorio-a-sostegno-della-pedocriminalita-inviato-a-don-fortunato-di-noto

Pedopornografia, quattro operazioni solo nel mese scorso: oltre 90mila file di abusi contro minori sequestrati

https://www.wordnews.it/pedopornografia-quattro-operazioni-solo-nel-mese-scorso-oltre-90000-file-di-abusi-contro-minori-sequestrati

Fortunato Di Noto(Meter): «ancora neonati violati» dai pedocriminali

https://www.wordnews.it/fortunato-di-notometer-ancora-neonati-violati-dai-pedocriminali

Aumenta la pedopornografia (anche contro neonati) nel silenzio omertoso di troppi

https://www.wordnews.it/aumenta-la-pedopornografia-anche-contro-neonati-nel-silenzio-omertoso-di-troppi

 

La pedopornografia è reale vita abusata di bambini

https://www.wordnews.it/la-pedopornografia-e-reale-vita-abusata-di-bambini

Abusi, incancellabili ferite devastanti che sanguinano dolore

https://www.wordnews.it/abusi-incancellabili-ferite-devastanti-che-sanguinano-dolore

Di Noto (Meter): Europa hub mondiale di pedofilia e pedopornografia

https://www.wordnews.it/di-noto-meter-europa-hub-mondiale-di-pedofilia-e-pedopornografia

Un omicidio psicologico, la piaga di pedopornografia e pedofilia

https://www.wordnews.it/un-omicidio-psicologico-la-piaga-di-pedopornografia-e-pedofilia

- Dobbiamo ricordare la nefandezza degli abusi, oltre la porta per ritrovare la vita

https://www.wordnews.it/dobbiamo-ricordare-la-nefandezza-degli-abusi-oltre-la-porta-per-ritrovare-la-vita

- L’eterna pandemia dello stupro a pagamento e della pedopornografia

- Ucraina, denuncia dell’Unicef: bambini a rischio tratta

- Tratta sessuale dall’Ucraina, primo arresto in Spagna. Allerta sulle reti pedofile transnazionali

- Un anno dopo denunciate altre pedomamme. Online documentario «Piccole vittime invisibili - il lato oscuro dei nuovi media»

Pedopornografia, un orrore quotidiano

Meter: 80 milioni di materiali pedopornografici denunciati negli ultimi anni

Abruzzo, cinque operazioni contro la pedopornografia in quattro mesi

Minori e abusi sessuali, Di Noto: «impegno forte e concreto e non solo voce flebile»

Il revenge porn e le orrende perversioni che corrono sempre più nella rete 

«Denunciare sempre, pedofilia e pedopornografia crimini abietti, omicidi psicologici delle vittime»

«Emerge una enorme diffusione di immagini online di abusi sessuali su minori»

L’eterna inaccettabile pandemia della schiavitù sessuale

«Aumentano adescamenti, sfruttamento sessuale e stupri virtuali»

Gli orchi non si fermano mai 

«Bambini abusati la cui vita è stata rovinata», molti hanno tentato il suicidio. Alcuni «ci sono riusciti»

Quei milioni di dollari su quante lacrime, stupri, abusi, sofferenze sono stati accumulati

Droghe di accesso agli abusi sui minori, aumentati pornografia minorile e abusi

https://www.wordnews.it/droghe-di-accesso-agli-abusi-sui-minori-aumentati-pornografia-infantile-e-abusi

- Molti bambini devono essere liberati, troppi vittime della schiavitù sessuale

- Fortunato Di Noto: preoccupa la non chiarezza contro la pedofilia

- Meter: manuale pedofilo pubblicato sul web

- Pedofilia e pedopornografia, il Parlamento Europeo approva un compromesso debole, inaccettabile e opaco

- Denuncia di don Fortunato Di Noto (Meter): in Olanda rinasce un partito pro pedofili

-Venticinquesima Giornata Bambini Vittime dal 25 aprile al 2 maggio

-Di Noto: «serve un contrasto sociale e culturale contro i pedocriminali e le lobby pedofile»

-Di Noto: negli ultimi anni le denunce contro la pedopornografia rappresentano un’enormità

-Sostenere la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia è possibile anche grazie ad un libro 

La schiavitù sessuale alimenta le mafie e opprime le donne

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Schiavitù sessuale, abominio mafioso del XXI secolo 

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Bambine e adolescenti ucraine vendute come schiave sessuali sul dark web https://www.wordnews.it/bambine-e-adolescenti-ucraine-vendute-come-schiave-sessuali-sul-dark-web

- Schiavitù sessuale, abominio mafioso del XXI secolo

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- Quante donne e bambine ucraine diventeranno schiave dello stupro a pagamento in Italia?

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 - Ucraina, le mafie dello stupro a pagamento stanno già sfruttando l’emergenza umanitaria

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  - Conferme e riscontri: le mafie dello stupro a pagamento stanno sfruttando l’emergenza umanitaria

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  - Ucraina, ulteriori denunce delle mafie della tratta

https://www.wordnews.it/ucraina-ulteriori-denunce-delle-mafie-della-tratta

  - Clienti? Mercato? Lavoro? No, stupro online

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  - Ucraina, denuncia dell'Unicef: bambini a rischio tratta

https://www.wordnews.it/ucraina-denuncia-dellunicef-bambini-a-rischio-tratta

  - Sfruttamento dell'emergenza umanitaria dalle mafie dello stupro a pagamento, petizione e volantino in Germania

https://www.wordnews.it/sfruttamento-dellemergenza-umanitaria-dalle-mafie-dello-stupro-a-pagamento-petizione-e-volantino-in-germania

 - Stupratori mafiosi «felici di avere giovani donne ucraine fresche che attraversano il confine tedesco»

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 - Amalia De Simone: anche gli italiani si sono attivati per sfruttare l’emergenza umanitaria

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 -Tratta sessuale dall’Ucraina, primo arresto in Spagna. Allerta sulle reti pedofile transnazionali

https://www.wordnews.it/tratta-sessuale-dallucraina-primo-arresto-in-spagna-allerta-sulle-reti-pedofile-transnazionali

Emergenza umanitaria Ucraina, gli stupratori (anche pedofili) a pagamento e online sempre più scatenati

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Reti di pedofili tra potenti nel cuore dell’Europa 

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Dietro il «mostro» una rete pedocriminale con connivenze di altissimo livello

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Violentata sin da bambina le hanno impedito di rivelare gli alti ambienti degli abusi pedocriminali

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Il mostro di Marcinelle e il lato oscuro del Belgio: inchieste insabbiate sulle reti pedocriminali

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2011-2012, BBC censurò un’inchiesta sulla pedocriminalità

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Olocausto bianco, pedofilia epidemia del terzo millennio, cancro della società

https://www.wordnews.it/olocausto-bianco-pedofilia-epidemia-del-terzo-millennio-cancro-della-societa