Pedopornografia, un orrore quotidiano

In questi ultimi mesi diverse inchieste hanno smantellato reti pedopornografiche e network criminali che dilagano in tanti contesti italici ,come denunciano costantemente Meter e don Fortunato Di Noto.

Pedopornografia, un orrore quotidiano
Report annuale 2019 Associazione Meter

L'emergenza sanitaria ha tenuto milioni di italiani per settimane confinati nelle proprie case e l'unico contatto col mondo è stato il web, dalla didattica a distanza allo smart working fino ad amici e parenti che quotidianamente si davano appuntamento online per condividere le giornate. La rete è stato uno degli strumenti di resistenza della socialità, mantenendo legami e permettendo di «uscire» dalle mura di casa.

Ma il web non è solo questo, come tante volte in questi mesi abbiamo raccontato regala praterie sconfinate anche alle organizzazioni criminali più diverse: sui social e con le app di messaggistica le mafie cercano consenso, portano avanti i loro sporchi affari illeciti e arrivano anche a minacciare e intimidire. Lo squallido mondo della pedofilia e della pedopornografia non manca all'appello, ogni giorno gli orchi cercano di adescare bambine e bambini anche in tenera età e abusarli. Diverse maxi operazioni delle forze dell'ordine in queste ultime settimane hanno smantellato reti pedofile diffuse in varie regioni, che puntano soprattutto su Telegram per scambiarsi e diffondere foto e video di ogni tipo.

Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter che ad inizio maggio aveva diffuso il suo rapporto annuale, il 23 luglio su facebook ha denunciato: «N. 268. n. 268 video. N. 268 bambine, tutte violate, abusate. N. 268 vittime. N. 268 pedofili che hanno stuprato queste bambine. Numero imprecisato di download e di scambio di migliaia di pedofili. N. 268 ingiustizie. N. 268 di silenzio, negazione e sensi di colpa. N. 268 ripetute violenze. È  la sintesi di una triste storia: n. 268 bambine di età compresa tra 1 anno e i 9/10 anni. E in qualche video....appare anche lo stupratore soddisfatto. È  la n. 856 segnalazione da protocollo 2020 che Meter ha denunciato».

In un'altra testimonianza sul popolare social network don Fortunato ha scritto il 30 luglio: «CP (Child porn): solo bambini di sesso maschile. Meter ha scoperto n. 863 video pedopornografici (sono n. 12 le segnalazioni come da Protocollo), un filone solo di bambini di sesso maschile di età compresa tra i 3/11/12 anni. Attraverso un Gruppo in piattaforma social (ancora attivo) - ovviamente non lo pubblicizziamo. Ricordiamo che i bambini coinvolti sono più di 800. Vi offriamo una sintesi:
- CP G: nome del Gruppo.
- Attualmente sono n. 171 i membri iscritti che scambia
no e cercano materiale.
- Tra loro alcuni offrono piattaforme per scambio e produzione diretta materiale con bambini (abbiamo tutto segnalato alle varie Polizie -----
- Speriamo nella individuazione dei n. 800 vittime, degli abusatori di questi bambini, dei possessori del materiale, di chi divulga e acquista e vende».

«Anche se mi trovo all’estero – si legge in una dichiarazione di don Fortunato del novembre scorso sul sito di Meter -  stamattina abbiamo denunciato 28 links pedopornografici su .onion, che è un portale del Deep web, la parte oscura della Rete. Si tratta di un vero e proprio catalogo dell’orrore, ci sono foto e video degli stupri su neonati fino a ragazzini di 12/13 anni. Ci sono decine di migliaia di foto e video. Decine di migliaia di bambini già abusati. E tutto tace». Nello stesso post sul sito l’associazione ha reso noto di aver segnalato «stando ai dati aggiornati al 21 aprile 2019, già 5 milioni e 826.458 foto a sfondo pedopornografico e 102.630 video pedopornografici. Tanta di questa vergogna viaggia e viene scambiata sul Deep web. Foto e video sono stati immediatamente segnalati a diverse Polizie, italiane e estere, e a numerosi Server Provider. Che spesso non hanno fatto nulla».

«Pedopornografia, scoperti 120mila video e foto online» fu reso noto meno di un mese prima, «sono gli stessi pedofili a presentare il loro abominio di abusi sui bambini di età tra zero a un massimo di nove anni – spiegò don Fortunato di Noto - una tragedia già consumata. Migliaia i bambini abusati fino alla tortura sessuale».