Rafforzare la Sanità Pubblica

A chi serve ancora il privato convenzionato? A cosa servono sGovernatori inutili e dannosi? Sono anni che si continua scientificamente a dirottare fondi verso altri lidi. È arrivato il momento di cambiare strategia. L’Anpi Molise denuncia la catastrofica situazione sanitaria molisana.

Rafforzare la Sanità Pubblica
Rafforzare la Sanità Pubblica

«Si calcola che in 10 anni sono stati tagliati 37 miliardi della sanità pubblicaUn taglio che si traduce inevitabilmente in un grave calo nei livelli di assistenza (stimata una perdita di oltre 70 mila posti letto negli ultimi 10 anni, con 359 reparti chiusi, oltre ai numerosi piccoli ospedali riconvertiti o abbandonati). I dati OCSE (luglio 2019) dimostrano che l’Italia si attesta sotto la media, sia per la spesa sanitaria totale, sia per quella pubblica, precedendo solo i paesi dell’Europa orientale oltre a Spagna, Portogallo e Grecia. Nel periodo 2009-2018 l’incremento percentuale della spesa sanitaria pubblica si è attestato al 10%, rispetto a una media OCSE del 37%.  Con il risultato che siamo arrivati in Italia a 3,2 posti letto per mille abitanti, mentre la Francia ne ha 6 e la Germania 8». La situazione non è bella, in questi ultimi anni la sanità pubblica è stata scientificamente svuotata per favorire un sistema sanitario privato. E questi dati, in piena emergenza, contenuti in una nota della sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani) del Molise, devono far riflettere. Conviene ancora sostenere e finanziare con soldi pubblici la sanità privata? Non sarebbe opportuno cambiare strategia e rafforzare con i soldi della collettività la sanità pubblica?In Molise – scrivono i firmatari, Loreto Tizzani (Anpi Molise), Nicola Palombo e Marcella Stumpo (Anpi Basso Molise) - non solo sono stati chiusi ospedali, reparti e presidi sanitari, non solo sono diminuiti medici e personale paramedico, non solo sono aumentati i ticket, costringendo numerosi cittadini a rinunziare alle cure mediche, ma tutta la Sanità è divenuta una sorta di voragine che assorbe risorse con scarsa ricaduta sull'efficacia dei servizi che eroga o dovrebbe erogare. Da alcuni anni ormai tutta la Sanità è commissariata, senza che i vari commissari siano riusciti a restituire efficacia e dignità al Sistema Sanitario molisano». E come si sta comportando il governo regionale, capitanato dall’attuale sGovernatore Toma, l’ultimo di una lunga serie di pessimi sGovernatori che si sono susseguiti in questi ultimi anni? A parte le battute e le dichiarazioni fuori luogo (per non parlare di una azione politica insignificante e dannosa, ma su questo aspetto ci ritorneremo ampiamente nei prossimi giorni) non sono pervenute azioni pro sanità pubblica. Anzi, l’andazzo è sempre lo stesso, favorire pochi, per sfavorire molti. «In Molise, sempre sulla questione che tiene con il fiato sospeso l’umanità, si rincorrono le sollecitazioni, specie nell’area costiera dove il Pronto Soccorso di Termoli è chiuso da diversi giorni e non c’è un’altra struttura ospedaliera in un’area in cui vivono 100 mila persone». Ma perché il Molise, lo stesso ragionamento può valere per tante altre Regioni italiane, continua ad esprimere politicamente il nulla?