Salute mentale: in Abruzzo carico difficilmente sopportabile

L’analisi della situazione e le proposte dell’Associazione 180Amici L’Aquila in occasione della Giornata nazionale per la salute mentale.

Salute mentale: in Abruzzo carico difficilmente sopportabile
Associazione 180Amici L'Aquila

Il 5 dicembre 2020 è la diciassettesima Giornata Nazionale della Salute Mentale, istituita nel 2004 e la cui prima edizione si celebrò già quell’anno. La giornata fu indetta con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 giugno e pubblicata due giorni dopo.

Un provvedimento di un solo articolo nel quale si fece riferimento all’istituzione del servizio sanitario nazionale e l’obiettivo di perseguire «la tutela della salute mentale privilegiando il momento preventivo e inserendo i servizi psichiatrici nei servizi sanitari generali in modo da eliminare ogni forma di discriminazione e di segregazione pur nella  specificità delle misure terapeutiche, e da favorire il recupero e il reinserimento sociale dei disturbati psichici» e la formale richiesta da parte delle «associazioni di volontariato più rappresentative a livello nazionale» e importante considerazione venne riconosciuta al «ruolo fondamentale ed insostituibile riconosciuto alle  associazioni  di volontariato per la salute mentale».

 

In occasione della Giornata mondiale per la Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre l’Osservatorio regionale sulla salute mentale Abruzzo ha promosso una piattaforma di analisi, riflessione e proposte sulla situazione nel territorio.

 

Tra le associazioni che animano l’Osservatorio c’è 180Amici L’Aquila che in occasione di questa giornata nazionale ha inviato un’articolata nota nella quale evidenzia «che lo stato dei servizi di salute mentale nel territorio della ASL 1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila Abruzzo mantiene un livello di criticità tale da comportare un carico difficilmente sopportabile per le persone con malattia mentale, le loro famiglie e per gli stessi operatori dei servizi».

 

L’associazione ritiene fondamentale «l’apertura di tavoli di confronto condivisi con l’Azienza Sanitaria Locale e le Istituzioni che analizzino le criticità e i bisogni espressi dall’utenza psichiatrica, per arrivare ad una programmazione degli interventi condivisa» e sottolinea che «nonostante le ripetute richieste da parte nostra, dell’Osservatorio Salute Mentale Abruzzo e dell’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale, nulla è stato fatto in questa direzione e siamo ancora in attesa di una risposta di disponibilità da parte della ASL».

 

La prima criticità, che l’associazione ribadisce non smetterà di segnalare finché non troverà soluzione, interessa gli orari e le aperture del Centro di Salute Mentale: «nel rispetto del Progetto Obiettivo «Tutela Salute Mentale 1998 – 2000» - scrive 180Amici L’Aquila - un Centro di Salute Mentale dovrebbe garantire almeno 12 ore di apertura giornaliera mentre quello della nostra città mantiene un’apertura limitata fino alle ore 16 dal lunedì al venerdì e il sabato fino alle 14, con risposte sostanzialmente legate all’urgenza-emergenza».

 

Il trend 2015-2017 ricavata dal Sistema Informativo Salute Mentale del Ministero della Salute, realizzati dalla Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica, «evidenzia come i Trattamenti Sanitari Obbligatori (tra gli indicatori di qualità dei Dipartimenti di Salute Mentale) raggiungono in Abruzzo, e anche purtroppo a L’Aquila, numeri preoccupanti rispetto allo standard nazionale, così come le prescrizioni di farmaci per le più gravi patologie psichiatriche – rende noto l’associazione -. La presa in carico e i progetti terapeutici personalizzati si riducono a trattamenti farmacologici a causa della grave carenza di psicologi, assistenti sociali e tecnici della riabilitazione psicosociale».

 

«Il Dipartimento di Salute Mentale non ha ancora promosso un patto territoriale che veda il Terzo Settore, con le associazioni di salute mentale, veramente coinvolto nell’elaborazione condivisa di progetti terapeutici riabilitativi sugli assi del lavoro, dell’abitare e delle relazioni», l’associazione 180Amici L’Aquila coglie l’occasione «per inviare al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, Roberto Testa, il documento promosso dall’Osservatorio Salute Mentale Abruzzo nella speranza di avviare un dialogo costruttivo con la ASL e in particolare con il Dipartimento di Salute Mentale» e ricorda che «la mobilitazione dell’Osservatorio, partita il 10 ottobre in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, ha lanciato la petizione “Dignità per le persone che soffrono per una malattia mentale” che ha superato le 400 firme e che pure sottoponiamo all’attenzione del Direttore Generale Testa e della Stampa».

«L’impegno della nostra associazione sul territorio, dai laboratori all’assistenza territoriale sotto forma di servizi alla persona, per quanto costante e profuso in nome dei più saldi principi di tutela dei diritti dei cittadini e del benessere psicosociale, non può, da solo, essere sufficiente – si legge nella nota - Per questo, delusi per la disattenzione finora dimostrata, insistiamo nel richiedere confronto, partecipando all’avviata mobilitazione dei portatori di interesse, perché nella Regione Abruzzo venga attivato un programma concreto di organizzazione dei Servizi e buone pratiche in salute mentale, anche nell’evidenza dell’aumento di sofferenza psichica conseguente all’attuale emergenza pandemica».

L’Associazione 180Amici L’Aquila rende noto che tutte le criticità «verranno discusse durante l’evento online che si terrà dal 17 al 19 dicembre in occasione del decennale della 180amici L’Aquila» auspicando che queste tre giornate «possano essere di spunto per un confronto e le future collaborazioni con i Servizi e con le Istituzioni, nell’ottica di coprogettazione e coprogrammazione che dovrebbe essere assicurata in base al Codice del III Settore»