Sfregiato Giardino della Pace: colpita panchina contro femminicidio e targhe vittime mafia
VERGOGNA. Raid vandalico Ad Alife ha devastato il luogo sorto per iniziativa del Movimento per la Pace presieduto dalla cantautrice Agnese Ginocchio.

Alife, comune di quasi 7500 abitanti in provincia di Caserta. Luogo di profonda cultura e ricca storia come testimonia la presenza di preziosi monumenti, siti archeologici e la fiorente architettura. Caserta è la diocesi di Raffaele Nogaro, oggi vescovo emerito, voce forte e possente della Chiesa in prima linea per la Pace e la giustizia, accanto agli emarginati e agli impoveriti. Ed è la terra di Agnese Ginocchio, cantautrice pacifista, autrice di tantissime canzoni per la legalità, i diritti umani e contro ogni violenza. Agnese è il motore e la presidente del Movimento per la Pace, promotore di innumerevoli iniziative nel territorio casertano e non solo. Tra queste la nascita del Giardino della Pace ad Alife, un luogo in cui ricordare e testimoniare l’importanza dell’impegno contro le guerre, la violenza maschile contro le donne e le mafie.
Accanto all’albero della Pace, nel giardino ad Alife, sorge la panchina dedicata a Stefania Formicola – assassinata dall’ex marito il 19 ottobre 2016 a Sant’Antimo – e le targhe dedicate al finanziere Antonio Sottile, assassinato da contrabbandieri 21 anni fa, e a Giuseppe Macchiarelli, assassinato nella strage del 1995 Conservatoria degli uffici immobiliari di Santa Maria Capua Vetere. «Gli atti vandalici e di sfregio che si stanno verificando nell’area che ospita l’Albero della Pace, hanno distrutto i nostri simboli – le parole indignate di Agnese Ginocchio riportate da Laura Tussi sul sito dell’associazione PeaceLink - Gruppetti di giovani in preda al male, sfasciano gli emblemi dedicati alla Pace e alla legalità, ma cosa ancor più grave si sono accaniti contro la panchina-simbolo contro i femminicidi. Panchina che è dedicata alla memoria di una donna uccisa».
La targa in memoria di Stefania Formicola, sulla panchina dedicata al suo ricordo, è stata ripetutamente vandalizzata. Rubati i faretti posti sulle radici degli alberi, sdraticate le piantine del giardino e devastata anche la scultura lignea dedicata a Giovanni Di Franco, l’ultimo reduce sopravvissuto e testimone degli orrori della Grande Guerra e scomparso il 10 gennaio di quest’anno. Questo il bilancio del devastante raid vandalico. «Quel che più ci sconforta è che in quel luogo che riteniamo sacro, c’è tutto il percorso educativo avviato nel corso degli anni con le scuole, attraverso il progetto della ‘Fiaccola della Pace’, e la panchina era parte di questo percorso educativo – l’amara conclusione dell’intervento di Agnese Ginocchio pubblicato da Laura Tussi su PeaceLink - Di tutto questo verrà fatta una relazione, per presentare denuncia ai carabinieri, i quali sono già stati messi al corrente dei fatti accaduti».
Dure e ferme condanne del barbaro e scellerato gesto sono giunte da Alex Zanotelli, Mons. Raffaele Nogaro, la sindaca di Alife Maria Luisa Di Tommaso, coordinamento provinciale di Libera, rete Pangea per la nonviolenza di Scampia e Sergio Vellante, docente universitario.
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