«Siamo di fronte ad una forte carica eversiva»

ULTIMA PARTE. Le notizie sconfortanti da alcuni Stati latinoamericani su mafie che si sono impossessate dello stato sociale. Un modello che può diventare modello anche in Europa e in Italia dove sono presenti cariche eversive che potrebbero mettere a rischio la democrazia.

«Siamo di fronte ad una forte carica eversiva»
La copertina del primo libro della saga dedicata al bandito Mazzacani, fonte: profilo facebook dell'autore

Le mafie inquinano la società, s’infiltrano nei tessuti economici e consolidano rapporti con settori delle Istituzioni e del mondo. Tendono a costruire organizzazioni para-statali fino a porsi l’obiettivo di farsi esse stesse Stato.

Sono dinamiche eversive e pericolose, sta già accadendo in alcuni Stati dell’America Latina ma sono presenti anche in Europa e in Italia. Dove interessano le mafie, la massoneria e pezzi della società, del mondo imprenditoriale e di settori deviati delle Istituzioni. Sono alcune delle riflessioni che il sociologo e scrittore Leonardo Palmisano ha condiviso nell’intervista concessa a WordNews che pubblichiamo in questo quarto e ultimo articolo.  

Arrivano notizie da Messico, Colombia, Brasile e Cile su pericolosi movimenti delle mafie sudamericane favoriti dall'assenza degli Stati. Come è stato possibile?
«Arrivano notizie sconfortanti da Paesi dove si sono sviluppate mafie autoctone: i cartelli mafiosi del narcotraffico si sono letteralmente impossessati del welfare e gli apparati statali l’hanno permesso senza nessun intervento. Si sono creati così nuclei di organizzazioni para statali che organizzano la società su propri criteri e stili di vita. Sono dinamiche che ci sono sempre state in Sud America che adesso possono rappresentare un modello in espansione anche in alcune zone europee: intere aree della Romania sono talmente corrotte da essere diventate sostanziali zone franche, considerazioni analoghe possono valere per alcune zone dell’Ungheria, della Slovacchia e dei Balcani. Siamo di fronte allo sprigionarsi di una carica eversiva delle mafie: tendono a farsi società e quindi Stato con proprie istituzioni e ovviamente un proprio esercito. Sono molto preoccupato perché questo in alcune aree italiane, come in alcune parti della provincia di Foggia, della Calabria, della Sicilia o della Campania potrebbe avere seguito».

Su facebook hai scritto che nel prossimo libro, il terzo della saga sul bandito Mazzacani, ti concentrerai su questa carica eversiva che in Italia potrebbe rimontare dopo decenni, quali sono i rischi e i pericoli che corre la democrazia in questo Paese?

«Questa carica eversiva è presente in pezzi della popolazione italiana più o meno organizzata. Un esempio sono le curve del calcio, egemonizzate dalle mafie tra cui soprattutto la ndrangheta che è la più eversiva in quanto tende a farsi Stato. Le grandi forze organizzate della destra non credo hanno una grande carica eversiva. Penso invece a pezzi del mondo delle imprese che possono giovarsi delle relazioni costruite nel tempo con pezzi deviati dello Stato come i servizi o parti dell’apparato militare, alla massoneria che  in alcuni territori è praticamente la stessa cosa con la ‘ndrangheta, la mafia foggiana è assolutamente pronta a prendere in mano anche il potere politico. Sono tutti grumi e comitive che potrebbero aggregarsi intorno ad un progetto non democratico che ribalterebbe completamente l’idea stessa della democrazia.

Un progetto che non è scontato debba affermarsi passando per l’uso delle armi, basti pensare a quello che è successo in Cile dove forze eversive si sono impossessate del potere o in Brasile, l’arresto di Lula e l’impeachment per Dilma Roussef sono stati l’esito dello scatenarsi di una carica eversiva. Questa carica eversiva è mondiale,  presente solo in parte nelle forze sovraniste e passa soprattutto attraverso l’industria bellica. Un’industria che non muore, durante l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del covid19 in Italia non è stata chiusa una sola industria di armi. Il governo italiano ha intrattenuto relazioni importanti con l’Arabia Saudita, oggi probabilmente il più grande acquirente di armi dall’Italia che vengono utilizzate per bombardare e affamare lo Yemen. Quando si immettono armi in giro per il Pianeta è chiaro che si sta andando oggettivamente a favorire lo scatenarsi di cariche eversive.

La carica eversiva passa attraverso il web dove si sta affermando il desiderio di uno Stato forte, leviatanico, e non di un «uomo forte», un desiderio che va oltre le tifoserie sovraniste. La costante invocazione dell’esercito proveniente sul web da destra come da sinistra per chi non rispetta la quarantena mi fa pensare ad un potenziale eversivo nel quale troverebbe terreno facile qualcuno che volesse ribaltare la democrazia. Le mafie sono dentro questo quadro, soprattutto la ‘ndrangheta che punta a diventare società e il passaggio successivo è diventare Stato. Questi sono i pericoli che percepiscono e per questo mi auguro si possa uscire quanto prima dalla quarantena, restare in casa che ci piaccia oppure no non favorisce la democrazia. 

fine

 

Per approfondimenti:

PRIMA PARTE: - La mafia foggiana vive soprattutto con appalti e soldi pubbIlci

SECONDA PARTE: - Le mafie si infiltrano dove possono corrompere e si gestiscono ingenti fondi pubblici

TERZA PARTE: - Senza prevenzione ci sarà un aumento del consumo di eroina