Sogni e realtà

L'OPINIONE. «Ai giorni nostri la concezione primitiva di sopraffazione di alcuni uomini su altri è la stessa di quegli uomini primitivi. Assistiamo a guerre, stragi e sofferenze continue nello scontro tra potenti e l'ultimo avvenimento che colpisce tutti noi é la guerra in Ucraina.»

Sogni e realtà

Sto leggendo un libro di storia, "Il mare di mezzo" di Norwich. È la storia dei popoli e delle civiltà del Mediterraneo. L'idea, di partire da questa area giografica, era buona per analizzare le trasformazioni che si sono determinate e le ragioni che le hanno prodotte. Sinceramente, pur non essendo un esperto di storia, non mi sembra un buon libro. Manca tutto un tentativo di comprensione e di analisi che dovrebbe sottendere lo studio dei fatti storici per cercare di dare un senso agli avvenimenti.

Quello che invece colpisce è la quantità di carneficina che si è determinata nei secoli in quest'area. Milioni di morti accatastati nei diversi secoli, torture indicibili, sofferenze senza limiti di intere popolazioni, epidemie diffuse tramite le guerre che hanno decimato le popolazioni dell'area. 

Colpisce come l'elemento portante sia sempre stato il darwinismo sociale, la ricerca della sopraffazione dell'uomo sull'uomo l'elemento portante dell'agire e si sono sempre trovati pretesti per continuare le stragi. Neppure la religione di Cristo, che rappresentava una rivoluzione nel pensiero, è riuscita a modificare le caratteristiche primitive dell'uomo. Anzi il cristianesimo è stato adattato alla logica della violenza divenendo, nell'interpretazione dei potenti, uno dei soggetti che giocava la carta della supremazia del potere e spesso è stato ed è vincente.

Ai giorni nostri la concezione primitiva di sopraffazione di alcuni uomini su altri è la stessa di quegli uomini primitivi. Assistiamo a guerre, stragi e sofferenze continue nello scontro tra potenti e l'ultimo avvenimento che colpisce tutti noi é la guerra in Ucraina. 

Questa guerra come quella dell'Afghanistan, della Siria, della Palestina, dell'Iraq, della Libia, delle regioni caucasiche, ecc. ha sempre la stessa matrice dell'uomo primitivo con l'aggravante della possibile fine della razza umana legata alla bomba atomica. 

L'idea che tutto il destino dell'umanità possa essere nelle mani e nelle menti di pochi potenti, che giocano le loro partite di guerra, è un'idea terrorizzante.

Le guerre si combattono su tanti fronti. Sul fronte della finanza e dell'economia, come si è visto in modo eclatante nel 2008, con le stragi che ha determinato, sull'informazione, per indirizzare le popolazioni su determinati obiettivi e priorità nel sentire chi devono essere considerati i buoni e chi i cattivi, con le tecnologie, con le armi.

Sarebbe questa l'occasione di fermarsi, di ripensare un pò tutto prima che sia troppo tardi.

Noi abbiamo una crisi ecologica e demografica incombente che necessita di ripensare gli assetti valoriali e le modalità di convivenza del genere umano.

Si spera che qualcuno illumini la mente di tutti, si superi il darwinismo sociale dell'uomo delle caverne come riferimento del vivere e si trovino nuovi equilibri globali ed assetti valoriali.

Lucio Pastore

 

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