Solidarietà a Savino Monterisi, colpito da accoltellamento stamane

Il giornalista, collaboratore scolastico in una scuola media di Sulmona, vittima questa mattina del gesto compiuto da uno studente undicenne.

Solidarietà a Savino Monterisi, colpito da accoltellamento stamane
screenshot articolo Il Germe

Un episodio tanto grave quanto inspiegabile si è verificato questa mattina nella scuola Capograssi di Sulmona. Il nostro collaboratore Savino Monterisi, che da poco più di un mese sta lavorando nella scuola come collaboratore personale Ata, è stato accoltellato da un ragazzino di appena undici anni senza alcun motivo.

Questa la prima notizia battuta questa mattina dal giornale online Il Germe. L’articolo completo che ricostruisce l’intera vicenda è qui  https://www.ilgerme.it/accoltellato-a-scuola-il-nostro-collaboratore-savino-monterisi/

Sarà compito degli inquirenti e della dirigenza scolastica comprendere cosa è accaduto, ricostruire moventi e dinamiche ed agire di conseguenze. In attesa che ciò accada ci sentiamo di esprimere due pensieri.

Il primo di solidarietà a Savino a cui inviamo un grandissimo abbraccio. Giornalista indipendente e specchiato, voce sensibile e profonda del suo territorio e dei movimenti sociali. Una persona che in questi anni molti di noi hanno incrociato e conosciuto, nelle mobilitazioni ambientaliste (a partire dall’impegno contro l’hub del gas italico e i progetti in Valle Peligna), sociali e politiche. E che un giornalista giornalista come lui oggi abbia dovuto scegliere un altro “lavoro”, impegnato nella passione civile giornalistica solo grazie ad una testata indipendente come Il Germe, dovrebbe far riflettere sullo stato dell’informazione in Italia.

Il secondo non può che essere sulla scuola e sulla situazione giovanile. Non conosciamo, come già scritto, gli esatti contorni del grave fatto odierno. E non ci permettiamo quindi esprimerci su questa. Ma che il mito della violenza dilaghi tra giovani e giovanissimi, attratti e fagocitati da ventri oscuri della società, è più che acclarato. L’abbiamo scritto, documentato e denunciato nelle scorse settimane anche noi e torneremo a farlo.

E c’è un dato ancora più certo ed incontrovertibile, che solo chi è in malafede o totalmente asservito ed imbelle può negare: sulla scuola e sul suo mondo da troppi anni, e con la pandemia tale circostanza è esplosa, sparlano, giudicano e hanno pesi decisivi coloro che nelle scuole non ci sono e che al massimo ne varcano qualche soglia un paio di volte l’anno per qualche passerella. Infimi e amalgamati personaggi che non vivono cosa accade varcato un cancello, che neanche s’immaginano la difficile e terribile quotidianità dietro quelle mura, quando i poltronai sono lontani e i coccolati a casa o scorazzano indisturbati. Troppo facile sputare sentenze, troppo comodo sparlare senza viverla, troppo comodo seduti dietro una scrivania o un divano sparlare di quel che non si sa. Secondo un antico adagio chi poco sa subito parla, siamo arrivati all’assurdo chi ancor meno di poco sa parla ancora prima di subito. E troppo spesso è anche l’unica voce che risuona.  

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata