SQUALLOR POLITICO

L'OPINIONE. «Dopo la crisi del 2008, determinata da speculazioni bancarie, ci hanno massacrato perché i debiti pubblici dovevano riassorbire i costi del salvataggio delle banche. Non ci sono i soldi per il reddito di cittadinanza ma questi escono, in un batter d'occhio, per salvare banche gestite con criteri clientelistico-politici.»

SQUALLOR POLITICO

Assistiamo ad un agitarsi indecente del mondo politico. E' davvero squallido questo teatro di gente che gioca a far politica con alleanze e rotture improvvise, scissioni poltronare, negazione di ideali di sinistra alla ricerca di un seggio sicuro.

Ed ancora, l'incapacità di fare una sintesi d'area alternativa allo squallore, non so se per calcoli politici tendenti a non dare un'idea di rappresentare un'area di sinistra o per competizione tra prime donne a chi debba avere l'egemonia.

Il tutto favorito da una legge, il rosatellum, che costringe ad alleanze, anche non omogenee, per arrivare al potere.

Questa legge a cosa realmente serve? Ad impedire che possa svilupparsi una vera dialettica politica e lasciare il potere effettivo sempre nelle mani di finanza e capitale. Non è un caso che il dio Draghi si sia messo seduto ad aspettare che finiscano i giochi elettorali per poi intervenire subito, o a breve distanza, e riprendere la sua agenda, cioè le scelte per favorire capitali e finanza.

Dopo la crisi del 2008, determinata da speculazioni bancarie, ci hanno massacrato perché i debiti pubblici dovevano riassorbire i costi del salvataggio delle banche. Non ci sono i soldi per il reddito di cittadinanza ma questi escono, in un batter d'occhio, per salvare banche gestite con criteri clientelistico-politici.

Non ci sono soldi per un 110%  che dovrebbe essere sicuramente migliorato nella sua gestione e controllo, ma che ha la progettualità di arrivare di arrivare a migliorare un patrimonio edilizio e determinare un miglioramento del consumo energetico, ma questi soldi vengono dati tranquillamente ad imprenditori che poi emigrano all'estero. Nessuno paga per i disastri nella gestione delle infrastrutture, per i danni delle mafie e per gli accordi Stato-mafia, ma guai a prevedere un salario minimo per ridurre la povertà. I soldi non ci sono per altro ma escono all'improvviso per prepararci alla guerra. Una guerra che nel tentativo di impedire un riassetto multipolare, può portarci tutti alla fine.

Lo squallore di questa campagna elettorale e di questi politici è senza fine e senza senso.

Possiamo sperare come al solito che, tra caso e necessitò, si determini un miracolo.

Lucio Pastore

 

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