Stiamo perdendo una occasione

L'OPINIONE. «Da questa guerra dipenderà il nostro futuro. Non solo o semplicemente il caro bollette, che ora lo abbiamo solamente per motivi speculativi che nessun governo vuole fermare, ma anche perché influenzerà la nostra vita in tutti gli aspetti e ci potrebbe portare ad una tragedia immane per tutta l'umanità.»

Stiamo perdendo una occasione

Questa insulsa, patetica, squallida campagna elettorale é l'espressione più evidente della decadenza che stiamo vivendo. 

L'informazione ci riempie di gossip o di pseudocontrasti tra schieramenti che sono quasi tutti indirizzati su un pensiero unico. Ciò che davvero stupisce é la mancanza del problema guerra come centralità del dibattito.

Da questa guerra dipenderà il nostro futuro. Non solo o semplicemente il caro bollette, che ora lo abbiamo solamente per motivi speculativi che nessun governo vuole fermare, ma anche perché influenzerà la nostra vita in tutti gli aspetti e ci potrebbe portare ad una tragedia immane per tutta l'umanità. 

Ci troviamo in una guerra che, é sempre più evidente, deve delineare un riassetto multipolare a livello mondiale. 

Sarebbe importante sapere chiaramente chi intende continuare su questa linea politica dettata dagli USA di continua escalation o di chi vuole cercare vie diverse, vie diplomatiche possibili, per raffreddare il conflitto.

Il Messico ha proposto una moratoria di 5 anni del conflitto ed un tavolo di mediazione internazionale, con garanti possibili come Papa Francesco ed altri, per cercare un accordo diplomatico possibile tra le parti belligeranti. Non si sono viste prese di posizioni su questa proposta. La guerra, come tale, deve rimanere un argomento da tenere in sordina e non bisogna discuterne.

È vero che la nostra é una sovranità limitata ma se venisse un segnale forte da queste elezioni di contrarietà alla guerra, potremmo catalizzare questa Europa disgregata ad assumere una reale posizione di mediazione.

Alcuni partiti maggiori danno labili segni di voler assumere linee diverse rispetto alla passiva escalation del conflitto. Ci piacerebbe che fossero più chiari e decisi nelle loro posizioni.

Sarebbe importante indirizzare chiaramente il voto verso quelle formazioni che decidono di voler realmente proporre una via diversa dalla guerra per la risoluzione delle controversie. Come elettori possiamo avere un potere enorme ma so anche che non lo sfrutteremo per questo scopo perché il gioco dell'informazione ci indirizza in altre direzioni.

È un vero peccato perdere questa occasione e forse, ce ne pentiremo.

Lucio Pastore

 

 

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