STUDIO EPIDEMIOLOGICO: PER I DATI OCCORRE ATTENDERE ANCORA

MAMME PER LA SALUTE E L'AMBIENTE DI VENAFRO. «Si avranno alcune risposte ma altre domande resteranno senza risposta.»

STUDIO EPIDEMIOLOGICO: PER I DATI OCCORRE ATTENDERE ANCORA
Foto di JuergenPM da Pixabay

L’Associazione “Mamme per la Salute e l’ambiente” è stata presente all’incontro da remoto per avere informazioni sullo studio epidemiologico. Oltre ad una delegazione dell’associazione è stata presente all’incontro anche l’avvocato Carmela Auriemma che per l’associazione sta seguendo il ricorso per AIA  Turbogas di Presenzano. Della riunione, la prima con esponenti del CNR dopo l’avvio dello studio, è emerso con chiarezza che:

Lo studio non darà risposte a tutte le criticità ambientali del territorio ma solo ad una parte di esse.

Ad oggi nella Valle del Volturno, dove sono stati autorizzati impianti industriali classificati insalubri di prima classe, nessuna seria e completa analisi sugli effetti dell’esercizio di tali impianti avrebbero avuto sui residenti è stata mai fatta.

Per oltre venti anni i cittadini della Valle sono stati sottoposti a un impatto ambientale senza adeguate verifiche sugli effetti e senza la raccolta degli stessi in un database.

IL PRINCIO DI PREVENZIONE PRIMARIA E’ STATO COMPLETAMENTE DISATTESO.

L’assenza di strumentazioni pubbliche di tipo meteorologiche rappresentative di tutta l’area per la rilevazione dei venti e di conseguenza la mancanza di dati meteo attendibili che si aggiunge alla totale mancanza di studi pregressi, oltre alle difficoltà inerenti le problematiche sulla privacy dei dati sanitari e le problematiche dovute al covid 19, porteranno ad un ritardo nella consegna definitiva dello studio che non verrà più consegnato nel gennaio del 2022 ma nel  mese di giugno.

E’ stato evidenziato come solo dal 2015, anno in cui l’inceneritore e il cementifico sono stai sottoposti ad AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE, si hanno dati certi sulle emissioni, prima di allora tutto molto nebuloso.

Ringraziamo i gruppi di lavoro del CNR per il notevole impegno che stanno profondendo nell’indagare il nostro territorio e sollecitiamo le amministrazioni ad affrontare con maggiore determinazione le criticità cui lo studio non potrà dare risposte ovvero:

Problema diossina;

Problema eccesso polveri sottili PM 10 e PM 2,5;

A distanza di oltre nove anni, dalle evidenze rese note nell’estate del 2012, sulla presenza di diossina nella catena alimentare i residenti delle Valle ancora attendono risposte concrete alle varie richieste ufficiali inviate agli organi preposti. 

Sembra che l’evidenza di presenza di diossina sia una criticità mai esistita cosa purtroppo non rispondente a verità. A questa seria problematica, si aggiunge l’impatto per i residenti esposti ad un eccesso di polveri sottili a livelli elevatissimi.

Si spera che dopo questo incontro, l’amministrazione abbia avuto evidenza della necessità di un impegno serio anche per le altre problematiche che purtroppo lo studio epidemiologico non comprenderà.