Stupro a pagamento, le tante Adeline e Lilian raccontate da Maris Davis

“Storie vere - Sfruttamento e schiavitù sessuale, tratta di esseri umani. Storie realmente accadute, violenze efferate, e sullo sfondo la mafia nigeriana in Italia”.

Stupro a pagamento, le tante Adeline e Lilian raccontate da Maris Davis

Dieci anni dopo la morte di Lilian, nonostante il sacrificio di Adelina e di altre coraggiose, migliaia sono le vittime (invisibili agli occhi di una società perbenista ed ipocrita) le vittime della tratta, dello sfruttamento mafioso e depravato della schiavitù sessuale.

Maris Davis, giunta in Italia quando non aveva ancora compiuto 21 anni, dalla Nigeria. Non aveva ancora 21 anni e a Torino, appena arrivata, fu ripetutamente violentata per tre giorni dai suoi aguzzini. “Mi dissero che dovevo imparare il mestiere” il suo terribile racconto. Maris oggi si batte per dar voce alle vittime delle mafie nigeriane, ragazze sfruttate e che tutta la vita porteranno le cicatrici (fisiche e psicologiche) dei crimini che hanno subito. Nel suo libro “Storie vere - Sfruttamento e schiavitù sessuale, tratta di esseri umani. Storie realmente accadute, violenze efferate, e sullo sfondo la mafia nigeriana in Italia” ha pubblicato molte testimonianze.

https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/racconti/610578/storie-vere-3/  

Storie terribili e drammatiche, disumane e criminali, di ragazze sfruttate, violentate, abusate da mafiosi e stupratori a pagamento. Testimonianze che vanno lette, fatte conoscere, che dilaniano l’animo e squarciano il cuore e proprio per questo ancora più importanti da diffondere. Testimonianze durissime di una moderna schiavitù che continua ad essere fiorente a pochi passi dalle nostre tiepide case, nelle nostre città e periferie.

Una schiavitù che va denunciata, combattuta, davanti cui non è possibile chiudere gli occhi e rimanere indifferenti. Chi si volta dall’altra, chi chiude gli occhi è criminale e vigliacco, è stupratore esattamente come aguzzini e sfruttatori. Storie di ragazze, «a volte quasi bambine», nigeriane. «La quasi totalità di loro sono originarie della città di Benin City.

Sono sfruttate sessualmente e hanno subito e subiscono ogni tipo di violenza fisica e psicologica – si legge nella presentazione del libro - provengono da situazioni di degrado, famiglie povere o poverissime, hanno una scarsa istruzione, alcune non sanno né leggere, né scrivere. Noi le abbiamo sempre chiamate “Le Ragazze di Benin City”.

Sono storie che sempre iniziano in Nigeria, e quasi tutte si concludono in Italia, nel bel paese, dove il loro “sfruttamento” ha il suo apice, non solo a causa della mafia nigeriana e delle organizzazioni criminali, ma anche grazie a centinaia di migliaia, milioni di “clienti” maschi che alimentano il mercato della prostituzione in Italia. Le testimonianze di alcune giovani vittime dello sfruttamento sessuale sbarcate in Italia dopo aver seguito la rotta dei migranti».

Sono storie di ragazze giunte in Italia e sfruttate dalla mafia nigeriane, violentate, abusate, anche uccise. Storie che Maris Davis ha raccolto nel libro e che denuncia da anni, raccontandole, facendosi voce di tantissime altre ragazze a cui i media e la società non danno voce, sui social e sul web. Dal blog https://marisdavis.blogspot.com e dal sito https://marisdavis.com .

Molte sono raccolte, documentando questo spaccato disumano e criminale della società italiana, su questa pagina https://marisdavis.com/index.php?option=com_content&view=category&id=69 .

«La tratta delle prostitute bambine nigeriane che sono arrivate in Italia sui barconi dei migranti è il paradigma del dramma della prostituzione minorile che non accenna a risolversi nel breve periodo. Un fenomeno che si aggrava e rivela con drammaticità la situazione in cui versano tantissime piccole donne private della loro libertà e della giovinezza – ha pubblicato sul blog il primo agosto dell’anno scorso Maris Davis – si a fatica a capire se non si è dentro un problema più generale, quello della tratta di esseri umani che coinvolge nel mondo almeno 3 milioni di persone ogni anno, non per una difficoltà a comprendere ma piuttosto per la crudeltà del comprendere: un crimine contro l’umanità consumato anche a "casa nostra", che è davanti ai nostri occhi ogni giorno, tutti i giorni, lungo la Domiziana (per esempio), in cui tantissime bambine sono costrette a prostituirsi da non meglio identificati criminali che le hanno portate lì, a nuotare nel fango della violenza.

Molte di loro sono minorenni, per la maggior parte nigeriane, sbarcate in Italia nell’ordine delle centinaia, forse migliaia, e finite nella rete di trafficanti senza scrupoli che ne governano il corpo, ma non ne annullano il sogno infantile di un riscatto. Da quel tritacarne di cuori di un’infanzia violata, emergono, con la brutale forza delle peggiori verità, storie di rapimenti, pedofilia e abusi sessuali di gruppo non facili da digerire, purtroppo reali».

Un fenomeno orribile di cui è complice «il vuoto legislativo e l’indifferenza della politica», nonostante documenti della Direzione Investigativa Antimafie e le inchieste che si sono susseguite negli anni. «I racconti di alcune ragazzine tra i 14 e i 15 anni hanno spalancato le porte del loro dolore e di una realtà parallela alla democratica veste di una Paese che accoglie, ma in cui si annida il verme della prostituzione minorile», l’articolo sul blog si conclude ricordando alcune di queste ragazzine e la loro storia. Una lettura raccomandata ed obbligata per capire, comprendere e non voltarsi vigliacchi e complici dall’altro lato.

A fine novembre, dopo “Storie vere - Sfruttamento e schiavitù sessuale, tratta di esseri umani. Storie realmente accadute, violenze efferate, e sullo sfondo la mafia nigeriana in Italia”, le pubblicazioni di Maris Davis sono proseguite con “Note per una Sinfonia: Melodia di Pensieri per una Vita Migliore”, una raccolta di note, pensieri e riflessioni.