Stupro pornografico, lo scenario infernale criminale
Rapporto del senato francese: documentato l’orrore raccapricciante e disumano emerso in alcune audizioni di cui abbiamo dato notizia nel marzo scorso.
Il titolo riportato nell’immagine di quest’articolo si riferisce ad una nostra pubblicazione del 22 marzo di quest’anno.
Quel giorno pubblicammo una nostra traduzione del resoconto dell’audizione di alcune associazioni femministe presso il Senato francese. Oltralpe, così come accade ormai da anni nel mondo anglosassone e nell’America del Nord, si documenta e denuncia cosa si nasconde dietro lo sfruttamento dello stupro pornografico. In Italia nessuna discussione, in altri Stati lo scenario infernale criminale, patriarcale, pedofilo, mafioso e stuprante, emerge sempre più.
Porno, lo scenario infernale è il titolo del rapporto presentato nelle scorse settimane presso il Senato francese. Relatrici Annick Billon, Alexandra Borchio Fontimp, Laurence Cohen e Laurence Rossignol, senatrici di diversa estrazione politica tra cui una comunista e una socialista.
Due senatrici di sinistra, la cosa farà riflettere la “sinistra” italica troppo spesso silente e riducente sullo stupro a pagamento e totalmente silente su quello pornografico? Sono già passati molti giorni quindi ne dubitiamo. Ma vogliamo, per il dolore, le sofferenze e i crimini commessi contro donne e bambine poter sperare ancora in un ravvedimento operoso. E quelle lacrime, quel sangue, quelle cicatrici drammatiche, quei calvari terribili e disumani impongono di non tacere e di agire.
«Violenze sistemiche», «parossismo di violenza» anche, se non soprattutto, contro minori. Ovvero pedopornografia. «Recrudescenza di contenuti sempre più violenti, senza alcun controllo, né considerazione per le condizioni nelle quali questi contenuti sono prodotti». Sono solo alcuni dei passaggi del rapporto, riportati in un articolo di Avvenire dello scorso 29 settembre.
Annick Billon, una delle relatrici del rapporto, dopo l’audizione delle associazioni femministe dichiarò «ci ha fornito un'immagine estremamente inquietante. La realtà a volte è difficile da ascoltare».
Questi alcuni degli stralci del resoconto dell’audizione da noi tradotto che riportò lo scenario infernale e criminale, l’immagine «estremamente inquietante» sottolineata da Billon.
Stupri filmati, di atti di tortura e barbarie, pedocriminalità, istigazione incesto, sfruttamento della prostituzione. Questo è anche il tema del prossimo processo chiamato "porno francese" o "bukkake francese" in cui queste associazioni sono parti civili. Sono già state identificate una cinquantina di vittime, otto produttori e attori sono incriminati per stupro di gruppo, tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione.
«È più appropriato parlare di prostituzione filmata» «L'industria pornografica è un'industria la cui particolarità non è il cinema. Gli atti sessuali sono reali, gli atti di penetrazione sono reali, le percosse e le torture sono reali […] Il porno è sfruttamento della prostituzione su scala industriale […] È la violenza sessuale che viene sponsorizzata, il consenso viene estorto con il denaro e lo sfruttamento di vulnerabilità […] Per tutti questi motivi è più appropriato parlare di prostituzione filmata che di film pornografici», ha affermato Sandrine Goldschmit del movimento Nid, che sottolinea come «rappresentare l'atto sessuale non è il problema in sé, ma ordinare violenza sessuale per ottenerlo».
«Razzismo, misoginia, lesbofobia, criminalità minorile» sono le parole chiave nei motori di ricerca di queste piattaforme.
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