Tag: impegno

Il «Santo Laico»

17 febbraio 1923: nasce Isolina Turrini

redazione Feb 17, 2022

È in questo ambiente di lavoro che Lina Turrini matura i suoi sentimenti di avversione...

Il «Santo Laico»

16 febbraio 1915: nasce Vincenzo Lastrina

redazione Feb 16, 2022

Fu vicepretore in Sardegna e poi impiegato nelle Prefetture di Bari, Trieste e Vicenza...

Eventi

15 febbraio 1944: chiude il campo di Borgo San Dalmazzo...

redazione Feb 15, 2022

Il campo di concentramento e transito di Borgo San Dalmazzo fu istituito il 18 settembre...

Il «Santo Laico»

14 febbraio 1944: arresto di Carlo Magni

redazione Feb 14, 2022

Nel carcere milanese, secondo le testimonianze dei compagni, “gli spaccarono la...

Il «Santo Laico»

13 febbraio 1921: nasce Sergio De Tomasi

redazione Feb 13, 2022

A ottobre del ’43 è già in montagna, sul Monte San Martino, riparando in Svizzera...

Il «Santo Laico»

11 febbraio 1986: muore don Carlo Signorato

redazione Feb 11, 2022

In occasione della strage di Piazzale Loreto dell’agosto ’44, addirittura, con uno...

Il «Santo Laico»

10 febbraio 1917: nasce Ida D’Este

redazione Feb 10, 2022

Opera come staffetta di collegamento fra il CLN regionale e quelli locali fino a...

Il «Santo Laico»

9 febbraio 1926. nasce Mario Scuratti

redazione Feb 9, 2022

Durante la Resistenza, Scuratti entra in una Squadra di azione patriottica (SAP)...

Il «Santo Laico»

7 febbraio 1906 : nasce Melchiorre De Giuli

redazione Feb 7, 2022

La storia di Melchiorre De Giuli è la storia di un percorso di crescita personale...

Il «Santo Laico»

6 febbraio 1930: nasce Marcello Martini

redazione Feb 6, 2022

Costretto a una terribile ‘marcia della morte’ per tornare a Mauthausen, vi giunge...

Il «Santo Laico»

5 febbraio 1901: nasce Antonio Vincenzo Gigante

redazione Feb 5, 2022

Nato a Brindisi, nel ’22 si trasferisce a Roma e lavora come operaio edile, diventando...

Il «Santo Laico»

4 febbraio 1922: nasce Giorgio Allori

redazione Feb 4, 2022

La mattina successiva Giorgio e i suoi compagni di accademia sono presi prigionieri...

Il «Santo Laico»

3 febbraio 1909: nasce Attilio Barichella

redazione Feb 3, 2022

Il marzo ’44 è il mese dei grandi scioperi che paralizzano le grandi città del nord,...

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2 febbraio 1917: nasce Giuseppe Zannini

redazione Feb 2, 2022

Pur non combattendo, è parte attiva nella definizione degli obiettivi strategici...

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1° febbraio 1922: Bianca Paganini Mori

redazione Feb 1, 2022

Esattamente un secolo fa veniva alla luce a La Spezia, in una famiglia cattolica...

Il «Santo Laico»

31 gennaio 1910: nasce Giorgio Perlasca

redazione Jan 31, 2022

E' considerato dallo Yad Vashem ‘Giusto fra le Nazioni’, eppure è stato per anni...

Dioghenes APS è un’Associazione senza fini di lucro, Antifascista, Antirazzista e Laica. Persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Ha come scopo sociale la promozione dei valori della Legalità, della Giustizia e della Tutela dell’Ambiente, del Territorio e dei Diritti Umani e Civili; l’impegno contro ogni forma di illegalità e di organizzazioni criminali, di intolleranza, violenza, discriminazione e razzismo.

L’Associazione si riconosce nei seguenti valori fondamentali: libertà di espressione e di pensiero, giustizia sociale, tutela e rispetto dei diritti dei cittadini e di ogni forma di diversità, solidarietà verso i deboli e gli emarginati.

VISITA IL NOSTRO SITO:

https://dioghenesaps.it/

Il nuovo libro di Paolo De Chiara, edito da Bonfirraro editore

Una vita contro la camorra

La storia vera e scomoda di un Testimone di Giustizia

I drammatici eventi che state per leggere si sono verificati in Italia, nel Paese delle mafie. In questa terra corrotta, i “veri” testimoni di giustizia sono trascurati, ignorati da tutti. Le indignazioni sono solo una facciata, parole vuote e prive di significato. Sono solo parole sprecate, una pura apparenza, una illusione. Proclami tediosi.
Questa è la vera storia di un testimone di giustizia.
“In veste di dirigente, ho scoperto molte strutture autostradali al limite del collasso.” Attraverso le sue parole, si dipinge un quadro dettagliato di un percorso pericoloso, pieno di minacce, che ha coinvolto non solo i camorristi, ma anche i vertici corrotti dello Stato e spregiudicati dirigenti aziendali, interessati solo agli affari criminali.

Una vita intera dedicata alla lotta contro la camorra, per debellare il male.

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Questa è la storia di Lea Garofalo, la donna-coraggio che si è ribellata alla ‘ndrangheta, che ha tagliato i ponti con la criminalità organizzata. Nata in una famiglia mafiosa, ha visto morire suo padre, suo fratello, i suoi cugini, i suoi parenti, i suoi amici, i suoi conoscenti. Un vero e proprio sterminio compiuto da uomini senza cuore, attaccati al potere e illusi dal falso rispetto della prepotenza criminale.
Lea ha conosciuto la ‘ndrangheta da vicino: come tante donne, ha subìto la violenza brutale della mafia calabrese. Ha denunciato quello che ha visto, quello che ha sentito: una lunga serie di omicidi, droga, usura, minacce, violenze di ogni tipo. Ha raccontato la ‘ndrangheta che uccide, che fa affari, che fa schifo! È stata uccisa perché si è contrapposta alla cultura mafiosa, che non perdona il tradimento – soprattutto – di una fimmina. A 36 anni è stata rapita a Milano per ordine del suo ex compagno, dopo un precedente tentativo di sequestro in Molise, a Campobasso.