Tag: impegno

Il «Santo Laico»

12 gennaio 1923: nasce Olivo Soravito

redazione Jan 12, 2022

«Sentivo i morsi dei pidocchi. Eppure li avrei voluti accarezzare ogni sera, uno...

Il «Santo Laico»

11 gennaio 1945: arresto di Remigio Stiletto

redazione Jan 11, 2022

L’altopiano del Cansiglio, del quale fa parte il paese di Tambre d’Alpago (BL),...

Il «Santo Laico»

10 gennaio 1942: nasce Magda Bodner

redazione Jan 10, 2022

AVEVA SOLO DUE ANNI. Il padre di Magda, Mayer, era un commerciante polacco, la madre,...

Il «Santo Laico»

8 gennaio 1915: nasce Giovanni Melodia

redazione Jan 8, 2022

Figlio di un pastore evangelico battista, socialista e pacifista, Giovanni cresce...

Il «Santo Laico»

Un giornalista coraggioso

redazione Jan 8, 2022

BEPPE ALFANO. Era da solo, all’interno della sua automobile, non lontano dalla sua...

Il «Santo Laico»

7 gennaio 2006: muore Anna Cherchi

redazione Jan 7, 2022

Nasce a Torino il 15 gennaio 1924, ma cresce con la famiglia adottiva dei Penna...

Il «Santo Laico»

6 gennaio 1921: nasce Franco Busetto

redazione Jan 6, 2022

Nato a Napoli, ma da una famiglia veneta, cresce fra la città partenopea, Messina...

Il «Santo Laico»

22 dicembre 1910: nasce Ferrer Visentini

redazione Dec 22, 2021

A Ferrer Visentini i fascisti uccisero il padre Ulderico, a Trieste, sua città natale,...

Lettere dall'Italia e dal Mondo

Lettera al Sindaco di Taranto e al Presidente della Regione...

redazione Jul 10, 2021

GENITORI TARANTINI. «Confidando in un urgente e rinnovato impegno per la tutela...

Wn TV

WordNews incontra gli studenti della Scuola media San Giovanni...

redazione Mar 22, 2021

SCUOLATTIVA... la voce dei ragazzi. L'APPUNTAMENTO in occasione della Giornata nazionale...

Mafie

Le mafie sono una Montagna di Merda!!!

redazione Mar 21, 2021

WordNews consiglia

Pillole dal web8, una carrellata di spunti

Antonio Sinibaldi Feb 15, 2021

Eventi

Importante riconoscimento a Marinella Milazzo per il suo...

redazione Nov 17, 2020

PREMIO ANLAI. Nella Fondazione “La Città Invisibile” si è occupata come docente...

ATTUALITA'

Meter: covid19, morto Salvatore. Un padre che difendeva...

Alessio Di Florio Oct 24, 2020

Originario della Sicilia e trasferitosi a Roma, scoprì che la figlia di 11 anni...

Cronaca

Rancitelli, il coraggio e l'impegno del comitato e la periferia...

Alessio Di Florio Oct 19, 2020

Dopo i recenti attentati il Comitato di quartiere «Per una nuova Rancitelli» prosegue...

Dioghenes APS è un’Associazione senza fini di lucro, Antifascista, Antirazzista e Laica. Persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Ha come scopo sociale la promozione dei valori della Legalità, della Giustizia e della Tutela dell’Ambiente, del Territorio e dei Diritti Umani e Civili; l’impegno contro ogni forma di illegalità e di organizzazioni criminali, di intolleranza, violenza, discriminazione e razzismo.

L’Associazione si riconosce nei seguenti valori fondamentali: libertà di espressione e di pensiero, giustizia sociale, tutela e rispetto dei diritti dei cittadini e di ogni forma di diversità, solidarietà verso i deboli e gli emarginati.

VISITA IL NOSTRO SITO:

https://dioghenesaps.it/

Il nuovo libro di Paolo De Chiara, edito da Bonfirraro editore

Una vita contro la camorra

La storia vera e scomoda di un Testimone di Giustizia

I drammatici eventi che state per leggere si sono verificati in Italia, nel Paese delle mafie. In questa terra corrotta, i “veri” testimoni di giustizia sono trascurati, ignorati da tutti. Le indignazioni sono solo una facciata, parole vuote e prive di significato. Sono solo parole sprecate, una pura apparenza, una illusione. Proclami tediosi.
Questa è la vera storia di un testimone di giustizia.
“In veste di dirigente, ho scoperto molte strutture autostradali al limite del collasso.” Attraverso le sue parole, si dipinge un quadro dettagliato di un percorso pericoloso, pieno di minacce, che ha coinvolto non solo i camorristi, ma anche i vertici corrotti dello Stato e spregiudicati dirigenti aziendali, interessati solo agli affari criminali.

Una vita intera dedicata alla lotta contro la camorra, per debellare il male.

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Questa è la storia di Lea Garofalo, la donna-coraggio che si è ribellata alla ‘ndrangheta, che ha tagliato i ponti con la criminalità organizzata. Nata in una famiglia mafiosa, ha visto morire suo padre, suo fratello, i suoi cugini, i suoi parenti, i suoi amici, i suoi conoscenti. Un vero e proprio sterminio compiuto da uomini senza cuore, attaccati al potere e illusi dal falso rispetto della prepotenza criminale.
Lea ha conosciuto la ‘ndrangheta da vicino: come tante donne, ha subìto la violenza brutale della mafia calabrese. Ha denunciato quello che ha visto, quello che ha sentito: una lunga serie di omicidi, droga, usura, minacce, violenze di ogni tipo. Ha raccontato la ‘ndrangheta che uccide, che fa affari, che fa schifo! È stata uccisa perché si è contrapposta alla cultura mafiosa, che non perdona il tradimento – soprattutto – di una fimmina. A 36 anni è stata rapita a Milano per ordine del suo ex compagno, dopo un precedente tentativo di sequestro in Molise, a Campobasso.