Tutti i diritti possono essere tolti

di Italo Testa. «Il FORUM molisano per la difesa della sanità pubblica di qualità “racconta” da anni questa deriva verso la privatizzazione del Sistema Sanitario contrapponendosi alla politica di Iorio, come pure (e di più) a quella di Frattura e della sinistra di Governo, nonché a quella di Toma, oggi. Non vi può essere sintonia neppure con una forza, il M5S, che dal 2018 ha la più numerosa rappresentanza in Parlamento e per buona parte è stata maggioranza di Governo, senza che questa condizione di vantaggio abbia in alcun modo contribuito ad invertire la “direzione di marcia”, neanche con Giulia Grillo Ministro della Salute.»

Tutti i diritti possono essere tolti

La scrittrice e poetessa Margaret Atwood, intervenuta in una popolare trasmissione televisiva ha ribadito il concetto crudamente narrato in uno dei suoi capolavori: tutti i diritti per i quali abbiamo lavorato (combattuto) possono esserci tolti.

La Atwood ne “Il racconto dell’ancella” prefigurava la riduzione delle donne a mere macchine riproduttrici senza diritti, schiave costrette solo a procreare. Una visione che, ai giorni nostri, non è più così fantascientifica dopo che due Stati USA (Texas e Mississippi) hanno re-introdotto leggi anti aborto. Gli stessi Stati Uniti che si sono dimostrati incapaci di “esportare” la democrazia in Afghanistan, forse perché la democrazia scarseggia anche in casa loro.

Ma non sono solo i diritti delle donne ad essere messi nuovamente in discussione in questo XXI secolo.

Anche il diritto alla tutela della salute viene sempre più piegato al profitto dell’imprenditoria del settore e, in Italia, ha avuto un ruolo complice anche il “seme” della privatizzazione introdotto nella Sanità pubblica con il regime intra-moenia. Il tutto sotto la regia della politica - di tutte le “colorazioni” - che, laddove non sia organica, è comunque sterile di proposte e incapace di relazionarsi con i cittadini, omologata infine alla visione delle lobbies, per le quali la necessità di cure deve essere trasformata in affari.

Il FORUM molisano per la difesa della sanità pubblica di qualità “racconta” da anni questa deriva verso la privatizzazione del Sistema Sanitario contrapponendosi alla politica di Iorio, come pure (e di più) a quella di Frattura e della sinistra di Governo, nonché a quella di Toma, oggi.

Non vi può essere sintonia neppure con una forza, il M5S, che dal 2018 ha la più numerosa rappresentanza in Parlamento e per buona parte è stata maggioranza di Governo, senza che questa condizione di vantaggio abbia in alcun modo contribuito ad invertire la “direzione di marcia”, neanche con Giulia Grillo Ministro della Salute, per la quale anche il privato accreditato è Sanità pubblica. Questo lo si può far credere ad un comune cittadino, non lo può pensare un Ministro, per giunta medico!

Né può bastare la presenza dei consiglieri regionali pentastellati ad una manifestazione organizzata dal FORUM per accostare l’Associazione alla loro linea politica, rivelatasi del tutto schizofrenica in materia di Sanità e distante anni luce dalle rivendicazioni di cui è portatore il raggruppamento di Comitati sorti a difesa degli Ospedali e della Sanità pubblici.

Per inciso, la partecipazione alle manifestazioni del FORUM non è mai stata preclusa ad alcuno. Non tutti, però, possono avere diritto di parola per escludere qualsivoglia tentativo di strumentalizzazione.

Il FORUM, è bene ribadirlo, ha un solo faro: ridurre la quota di posti letto e risorse assegnati al privato accreditato per tornare ad investire sugli Ospedali pubblici e sulla Medicina del territorio, purchè anche questa sia pubblica e non affidata a soggetti impegnati a reclutare elettori quantificati piuttosto che personale qualificato.

Detto questo, vale la pena sottolineare - una volta per tutte - che le attività dei singoli Comitati mirate a problematiche locali non costituiscono motivi di divisione ma una diversificazione della protesta a carattere “particolare”.

Discorso a parte va fatto, poi, riguardo a coloro che si sono insinuati nel percorso di “tessitura” per l’unitarietà di intenti - che il FORUM a suo tempo aveva intrapreso - per ergersi a capipopolo ed intestarsi una battaglia di cui non hanno mai neppure compreso il senso, al solo scopo di procurarsi un seguito per fini elettoralistici che, al momento decisivo, si volatilizza penosamente.

Riportando il discorso agli argomenti che appartengono al FORUM, la manifestazione del 30 settembre u.s. è stata l’occasione per ribadire la volontà di unire tutti i soggetti che seriamente si oppongono allo smantellamento della Sanità Pubblica e per annunciare ancora una azione concreta in tal senso: l’impugnazione al TAR del PO Sanitario 2019/2021 arbitrariamente adottato dal presidente/commissario ad acta, Donato Toma.

A tal proposito, in considerazione degli annunci di impugnazione piovuti da ogni parte, sarebbe opportuno che, almeno una volta, in questa regione si agisse uniti - contro un provvedimento che sancisce la cancellazione del Molise - a partire dai Sindaci.

Tanto era dovuto anche a facebookiani “opinion leaders de noantri” e a qualche novella, sedicente “Giovanna d’Arco”. Concludendo con Margaret Atwood: “ci sono domande?”

Per il FORUM - Il Presidente Italo Testa