Tutto in gioco: il pericolo ludopatia

IL GIOCO E’ BELLO FINCHE’ RESTA TALE, QUANDO DIVENTA DIPENDENZA, ASSUME LE VESTI DELLA SCHIAVITU’.

Tutto in gioco: il pericolo ludopatia

Ludopatia “dipendenza dal gioco d’azzardo”. Il termine recentemente entrato a far parte del nostro vocabolario , è formato da due parti: ludo (gioco) e patia ( sofferenza) e descrive perfettamente l’ossessione morbosa verso il gioco, l’andamento del disturbo è esponenziale, in quanto aumenta progressivamente nel tempo, relativamente alla frequenza ed alla quantità delle scommesse.

La ludopatia è da intendersi dunque, come la dipendenza ad ogni forma di gioco , non esclusivamente quello d’azzardo, dove a farla da padrona è la volontà della sola Dea bendata, ma nel senso più esteso del termine.
Negli ultimi tempi il fenomeno risulta in costante crescita. Si stima che in Italia circa 5,2 milioni siano degli “habitué!” delle sale gioco ( e non solo) e, che siano oltre 1,3 milioni gli italiani malati patologici, ludopatici e che meno del 10% di costoro cerca di uscire dal rovinoso vortice, rivolgendosi alle varie associazioni di giocatori anonimi che in comune hanno non soltanto la patologia, l’ esperienza, ma anche la - speranza di risolvere il problema.
 
Secondo quanto riportato nel “Libro Blu” (documento che ADM redige ogni anno dove vengono riportate tutte le entrate economiche relative ai diversi settori da essa amministrati, compreso il gioco d’azzardo), il volume d’affari nazionale legato al gioco d’azzardo legale, è pari a 111.179,68 miliardi di euro, di cui circa il 60% della raccolta è online. Nel 2022 si è stimato un "incremento di un ulteriore 30% delle giocate (in Italia nel 2022 il volume di denaro giocato è aumentato del 30% rispetto al 2021).
 
L’organizzazione mondiale della sanità riconosce il Disturbo da gioco d’azzardo (Dga), come una patologia, una vera dipendenza, seppure non riguardi l’abuso di droghe, alcool o farmaci, che genera effetti invalidanti sulla salute e sulle relazioni sociali. Annoverato tra le “nuove dipendenze” come quelle legate al sesso, Internet , social network , pornografia e lo shopping compulsivo.
 
Non sono ancora note le cause specifiche del perchè alcuni sono dei soggetti predisposti a diventare ludopatici, ma è possibile invece fare una sorta di identikit della personalità di un “gambler” (giocatore d’azzardo compulsivo).
Le persone predisposte alla dipendenza dal gioco, spesso non sono in grado di comprendere e riconosce le proprie emozioni.
L’impulsività è forse l’aspetto più significativo di tali personalità, non a caso proprio l’istintività influisce sul manifestarsi di un disturbo del controllo degli impulsi . Ciò non implica il fatto che tutte le persone impulsive svilupperanno dipendenze da gioco.
I fattori che contribuiscono allo sviluppo del Dga (disturbo da gioco d’azzardo), non sono gli stessi per i maschi e le femmine.
 
Mentre i maschi hanno la propensione ad abusare di altre sostanze psicoattive oltre alla dipendenza dal gioco, le donne non sono in grado di utilizzare le conoscenze pregresse delle abilità adattive nel gestire lo stress.
Ma entrambi, nei periodi di forte stress, trovano difficoltà nel mettere in atto strategie efficaci alla gestione del sovraccarico emotivo.
La persona affetta da ludopatia, ha una necessità immediata nell’ ottenere stimoli appaganti e motivanti. Presenta tensione ed agitazione psico-fisica che spesso sbocca in irritabilità.
Anche il disturbo antisociale e di personalità è imputabile ad un individuo predisposto alla dipendenza da gioco.
 
Alcuni studi hanno dimostrato che nel giocatore compulsivo vi è un’alterazione nel rilascio della dopamina, un neurotrasmettitore che regola la sensazione del piacere , della ricompensa o gratificazione, del sonno e di alcune facoltà cognitive e d’attenzione. Queste caratteristiche psicologiche, non implicano necessariamente che un qualsiasi soggetto abbia problemi nel controllare i propri impulsi , come nel giocatore d’azzardo.
 
Nello sviluppo della patologia da gioco d’azzardo, anche i fattori ambientali costituirebbero una tra le cause di predisposizione a sviluppare il disturbo, oltre alla genetica.
Il rinforzo al comportamento di dipendenza in chi ha già sviluppato il disturbo, è dato dall’illusione di evadere dai propri pensieri, dal piacere della vincita o addirittura della sconfitta, o più semplicemente dall’eccitazione del gioco in sè. La vita di un giocatore compulsivo è completamente dedicata al gioco, dimenticando persino di avere una famiglia .
 
Essendo riconosciuta la ludopatia come una dipendenza psicologica, essa deve essere trattata attraverso un percorso personalizzato multidimensionale. Un piano psicoterapico che risponda alle esigenze del singolo paziente.
Ma è fondamentale che sia in primis il giocatore stesso ad ammettere di avere un problema , perchè soltanto dopo aver preso coscienza di ciò sarà possibile intervenire . Abbandonare ogni forma di dipendenza non è semplice, ma con l’aiuto di specialisti ed il supporto di familiari ed amici è possibile riappropriarsi della propria vita e dei propri affetti.
 
E’ attivo il numero Verde Nazionale per le problematiche legate al gioco d’azzardo: 800558822.
 
Il servizio telefonico è rivolto a tutti, in particolare alle persone e alle famiglie afflitte dalle difficoltà collegate alla ludopatia, in più offre informazioni relative ai servizi territoriali che propongono interventi per la diagnosi ed il trattamento del Dga. Una rete di supporto psicosociale, risorse utili a tessere relazioni e collaborazioni sul territorio , presentando anche servizi in grado di gestire le problematiche economiche e legali relative alla patologia.
 
Il servizio, inoltre, si preoccupa di divulgare materiale scientifico per sensibilizzare e promuovere il benessere della salute.