Un nuovo lazzaretto?
SOMMA VESUVIANA. «In un territorio dove ci sono 36 mila abitanti la struttura riceve anche pazienti da altri comuni o altre regioni. Due giorni fa la doccia fredda. Il Sindaco di Palma Campania scriveva sul suo profilo Facebook che un suo concittadino ricoverato a marzo presso la struttura in regime di riabilitazione per lunga degenza aveva sintomi da Covid-19, poi risultato positivo. Ma il primo cittadino di Somma Vesuviana Di Sarno non sapeva nulla? »
Abbiamo purtroppo appreso, solo da un post di Facebook, che a Somma Vesuviana presso la struttura Clinica di Santa Maria del Pozzo c'è stato un caso Covid-19 di un degente. Ma andiamo con ordine. La clinica in questione è una struttura riabilitativa di lunga degenza e anche un centro diagnostico. Uno dei soci è anche il consigliere comunale Allocca,dove da medico svolge anche la sua professione. Lo stesso in passato è stato candidato alla carica di sindaco. E' stato lo sfidante dell'attuale primo cittadino Di Sarno (Somma Vesuviana).
In un territorio dove ci sono 36 mila abitanti la struttura riceve anche pazienti da altri comuni o altre regioni. Due giorni fa la doccia fredda. Il Sindaco di Palma Campania scriveva sul suo profilo Facebook che un suo concittadino ricoverato a marzo, presso la struttura in regime di riabilitazione per lunga degenza, aveva sintomi da Covid-19, poi risultato positivo.
Ma il primo cittadino di Somma Vesuviana Di Sarno non sapeva nulla?
In rete, in poco tempo, sono state postate richieste e commenti per l'accaduto. E il sindaco ha fatto la sua diretta Facebook di pochi minuti, pieni di incertezza. Ha affermato che in venti giorni lui stesso, congiuntamente alla polizia locale, si è recato presso la Clinica per eseguire verifiche.
Il paziente si è contagiato nella clinica? Ci sono altri contagi? Il Sindaco è stato interpellato dalla nostra testata ma non ha risposto nemmenpo al telefono (in data 21 aprile). Il suo portavoce, che ha rimandato al sindaco, ha girato un comunicato stampa con le stesse parole utilizzate durante la diretta. Sembra di stare nella nebbia più assoluta. Ora si attendono gli esiti dei tamponi effettuati.
Dalle nostre fonti, però, abbiamo appreso che gli operatori della clinica Santa Maria del Pozzo si sono recati a prelevare molti DPI. Ma prima di ieri il personale adottava tutti i protocolli?
Inoltre abbiamo sentito chi da esterno il giorno 8 aprile si è recato presso la diagnostica e ha confermato i blandi controlli all'accesso. Tristemente sappiamo cosa è avvenuto nelle RSA in tutta Italia, ma il caso eclatante a Sant'Anastasia, dove una struttura è diventata un lazzaretto con più di 50 contagi, tanto che la Regione Campania è intervenuta con un commissario straordinario.
Nella vicenda di Sant'Anastasia ci sono state delle carenze e anche gli stessi operatori sanitari lo hanno evidenziato. Il sindaco Di Sarno aveva chiesto, addirittura, di chiudere i confini invocando l'intervento dell'esercito, ma la richiesta non è stata accolta.
Ora noi vorremmo capire: perchè la notizia è uscita dal post del sindaco di Palma Campania? Il primo cittadino di Somma non ne sapeva nulla? La struttura ed il direttore sanitario hanno comunicato la notizia al sindaco?
Vorremmo capire se ci sono state delle morti per broncopolmonite e se tutte le procedure sono state attuate. Sarebbe il caso che i Nas dei Carabinieri sequesteassero le cartelle cliniche per poter ricostruire il tutto. Certamente dietro la lunga degenza c'è business. Perdere posti letto o chiudere una struttura per quarantena sarebbe un danno economico e d'immagine visto che i familiari dei pazienti affidano i loro cari alle cure di professionisti. Possiamo porle queste domande? Visto che nessuno si degna di rispondere.
Ora non ci resta che attendere gli esiti dei tamponi e se il caso dovesse restare solo uno sarebbe un miracolo. Per ora chiediamo trasparenza e una giusta informazione.
Sicuramente è una situazione grave in una città che conta 24 contagi e un deceduto ma anche dei guariti. Tra i contagiati anche una consigliera comunale ed il padre a cui vanno i nostri auguri di presta guarigione. Si registra, inoltre, il silenzio della politica locale, dei consiglieri comunali e degli assessori che non accennano nulla sul caso.
Ci saranno aggiornamenti, ma per ora resta il dubbio.