Una società di apparenza e di narcisismo

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «I leader vengono idealizzati, si impongono evitando il ragionamento e la complessità: gli slogan e le frasi ad effetto sono la loro arma per fidelizzare gli sprovveduti seguaci. Il narcisismo dei leader è riconducibile ad una dimensione di edonismo-egoismo che tende a banalizzare la lettura della realtà.»

Una società di apparenza e di narcisismo

"Essere o non essere? Questo è il problema!" si interroga ed esclama, pensoso, Amleto.

Individuo, comunque, una introspezione e la ricerca, tormentata, di una identità. La domanda ricorrente, oggi, è invece un'altra: "sarò apparso, sarò visto? Se ciò è accaduto, dunque sono!".

Basta frequentare i social e i programmi di intrattenimento televisivo per verificare il loro contenuto a sfondo narcisistico. Prevalgono fatuità, esibizione, falsificazione, autocelebrazione. Gli altri sono pubblico che deve prendere atto delle "qualità" di coloro che appaiono.

In politica tale meccanismo raggiunge il suo apice.

I leader vengono idealizzati, si impongono evitando il ragionamento e la complessità: gli slogan e le frasi ad effetto sono la loro arma per fidelizzare gli sprovveduti seguaci. Il narcisismo dei leader è riconducibile ad una dimensione di edonismo-egoismo che tende a banalizzare la lettura della realtà.

Anni fa Papa Francesco tenne un'omelia con la quale invitava tutti a "un comportamento sobrio, cioè semplice, equilibrato, capace di cogliere e vivere l'essenziale". E ad uno stile di vita "colmo di pietà, capace di contrastare la cultura dell'indifferenza".
"Viviamo - disse - in una società di apparenza e di narcisismo".

Non è mai troppo tardi per riflettere su tali parole.