Vasto, ancora una volta nessuna risposta

PUNTA ADERCI/Dopo le polemiche intorno ad un «video musicale» a metà luglio abbiamo, ancora una volta, provato a porre domande e chiedere (eventuale) documentazione a Palazzo Di Città. E ancora una volta silenzio totale.

Vasto, ancora una volta nessuna risposta
il nostro primo articolo sulla redazione del nuovo PAN, 13 agosto 2020

Un articolo dovrebbe fornire, dare notizie. Oggi, ancora una volta, invece ci troviamo a scrivere senza poter informare. Non è la prima volta, è l’ennesima in questo anno e mezzo. L’elenco è lungo, un discreto rosario di temi: lotta alla ludopatia, canoni raccolta rifiuti, discarica consortile, gestione e redazione nuovo Piano di Assetto Naturalistico (di cui si son perse le tracce, l’anno scorso di questi anni fu annunciato anche incontro pubblico, che fine ha fatto?) della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, gestione del personale e probabilmente qualcos’altro ci stiamo ora dimenticando.

A metà luglio ha destato scalpore e forte protesta sui social network la scoperta di un video musicale che si conclude nel punto visite della Riserva Naturale di Punta Aderci. Una performance che, dopo aver attraversato altri punti del litorale vastese, si concludeva ballando su tavoli e sedie tra bottiglie di birra nel punto informativo dell’area protetta. Molti post e commenti facebook hanno posto l’attenzione sulla qualità del video, su balli che non apparivano adatti ad una riserva naturale e un a dir poco scarso rispetto della stessa. I gusti musicali sono personali, quello che a molti è apparso trash, per altri può essere considerata arte. Sono i segni dei tempi.

Ci sono invece altri atti e fatti oggettivi e non soggetti a possibili interpretazioni divergenti. Punta Aderci è ancora una Riserva Naturale Regionale. Istituita e normata. Come varie volte abbiamo sottolineato in questi ultimi anni, anche se non soprattutto in fatti concreti e inoppugnabili e nelle stesse dichiarazioni provenienti da Palazzo di Città, una concezione meramente da fruizione turistica e da cartolina avanza. Ma resta sempre, almeno fino ad oggi, una Riserva Naturale. Dove la tutela ecologica di flora, fauna e territorio è, o almeno dovrebbe, essere l’interesse prevalente. Come ogni Riserva Naturale anche Punta Aderci, come ricordato all’inizio, è dotata di un Piano di Assetto Naturalistico. Corredato da Norme Tecniche di Attuazione e Regolamenti. Pubblicati e disponibili sul web. Queste norme prevedono anche precisi adempimenti per quanto riguarda la realizzazione e pubblicazione di video girati al suo interno. Autorizzazione da parte del Comitato di Gestione sulla base di precisi paletti, indicazione del logo della Riserva e – in caso di utilizzo commerciale – anche adempimenti economici.

Dopo la notizia del video musicale in questione e le polemiche sui social nessuna reazione è venuta dall’Amministrazione Comunale e dalla gestione della Riserva. Il video, che ha avuto migliaia e migliaia di visualizzazioni, risulta caricato su youtube a fine maggio. Ovvero un mese e mezzo prima che alcuni cittadini lo hanno scoperto, nessuno prima di loro. Non viene indicata da nessuna parte la Riserva, il suo logo ed eventuali autorizzazioni ricevute. Nel momento in cui pubblichiamo quest’articolo permane il silenzio «istituzionale» e il video è ancora online immutato rispetto a quasi due mesi fa. Il 19 luglio abbiamo provato a contattare via posta elettronica certificata (che, ricordiamo, per legge le pubbliche amministrazioni sono obbligate a protocollare e leggere) al sindaco Menna, all’assessore all’ambiente Cianci e ai dirigenti competenti. Ancora una volta, come avvenuto in altre circostanze, nessuna risposta. Nonostante la nostra comunicazione via PEC contemplasse accesso civico generalizzato su eventuali autorizzazioni concesse e, in mancanza delle stesse, quali azioni siano state effettuate. La legge prevedere l’obbligo di risposta entro 30 giorni. Un termine ripetutamente in passato superato senza nessuna risposta. Nei vari precedenti, già ricordati, solo l’intervento del Difensore Civico Regionale ha permesso di ottenere alcuni documenti richiesti. Nonostante il nostro diritto fosse riconosciuto e incontestabile. Sono passati quasi 60 giorni, il doppio di quanto previsto dalla normativa, ma nessun cenno di riscontro è finora giunto da Palazzo di Città. Passano i mesi, cambiano le questioni, ma la casa di vetro ci rimane di un vetro alquanto opaco.

 

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