Via Salce, la discarica continua

VASTO/ Continuano senza sosta gli abbandoni illeciti di rifiuti in via Salce, il nostro video reportage documenta una situazione sempre in peggioramento. Dopo anni di segnalazioni e una pericolosità altissima in più punti sono arrivate alcune toppe e asfaltato un altro tratto. In Contrada San Leonardo, a pochi passi dall’isola ecologica (che non c’è ancora), galleggiano rifiuti anche dentro il torrente Lebba.

Via Salce, la discarica continua
scarti edili in via Salce, segnalati nel novembre 2019

Anno nuovo, abitudini vecchie ma rifiuti nuovi. Siamo tornati in via Salce, periferia sud di Vasto. Una strada collocata sotto un viadotto autostradale, a pochi passi dall’arteria che unisce tutta la costa adriatica. Luogo privilegiato da troppi anni, come abbiamo ripetutamente documentato durante tutto il 2020, di abbandoni illeciti di rifiuti di ogni tipo. Incendiati ben due volte negli anni scorsi, l’ultima volta quattro anni fa.

 

Le fotografie e i video di quest’articolo sono più che eloquenti: il nostro reportage documenta una situazione incontrollata e indisturbata di profondo degrado, preoccupante anche dal punto di vista sanitario e non solo ambientale considerati gli abbandoni anche di resti organici in putrefazione. I cui odori sono letteralmente nauseanti come abbiamo riportato già il 17 settembre scorso. Il nostro horror tour è iniziato con l’autostrada sullo sfondo, in primo piano alcuni abbondanti cumuli di rifiuti. A pochi passi sono ancora lì, quasi quindici mesi da quando sono stati segnalati alle autorità locali, le cassette colorate contenenti scarti edili depositati a pochi passi dai bidoni della spazzatura. Legname e rifiuti in plastica copiosi mostrano brutta vista di sé accanto ai due pali pendenti presenti sulla strada. Pendenze che pongono interrogativi e preoccupazioni sullo stato della strada stessa. Ne abbiamo scritto in diversi nostri articoli già dall’estate scorsa.

Il 6 gennaio è comparso, all’ingresso di via Salce, un cartello posto dal Comune: interdizione alla circolazione nei due giorni successivi per lavori di manutenzione. Diverse settimane dopo, come documentiamo, sono evidenti i risultati di questa manutenzione: alcune toppe di asfalto nero ora spiccano sull’asfalto in pessime condizioni soprattutto nella curva d’ingresso. A metà gennaio sulla pagina facebook del Comune di Vasto un post avvisava della conclusione dei lavori proseguendo sulla discesa: è stato ripristinato un tratto della strada distrutto e devastato e che rendeva quasi impossibile il transito per lo stato del manto. Ammesso, e probabilmente non concesso, che si potesse ancora parlare di manto stradale.

Sicuramente è positivo, e ci permettiamo di considerarlo un risultato anche della documentazione della situazione riportata nei nostri articoli, che finalmente qualcosa si sia mosso. Ma i dubbi e le preoccupazioni restano: i pali pendenti e lo stato di larga parte del tratto iniziale – che documentiamo in queste foto e nel video reportage – sono più che eloquenti. Il tratto successivo, proseguendo sulla discesa, era in condizioni impossibili, la strada praticamente non esisteva più. Possibile che si sia dovuti arrivare a questo pericoloso punto? Resterà questa la situazione? L’asfalto in piena curva all’ingresso e nel primo tratto resterà ora immutato?

Questo nostro monnezza tour in via Salce si conclude nella stradina adiacente in salita, oggetto di due esposti delle guardie ambientali del WWF nel 2016 e l’anno scorso e della «bonifica» del novembre scorso. Sono tornati a fiorire buste di diversi colori e scarti di picnic, pranzi e rifiuti di altro tipo. Come riportato nei nostri articoli, dopo le prime segnalazioni e articoli del dicembre 2016 e dei mesi successivi, fu assicurato che sarebbe stata potenziata la vigilanza ambientale anti-discariche abusive. Una vigilanza che si sarebbe avvalsa anche di droni dall’alto. A quanto pare qui in via Salce questi droni, di cui in realtà si è avuta notizia solo nei primi mesi della pandemia per vigilare contro «assembramenti» e runners, a quanto pare non sono mai volati.

Il nostro tour si è poi fermato in contrada San Leonardo, periferia nord della città. A pochi passi dall’ingresso della strada che porta alla pista ciclabile di via Lebba sorgerà l’isola ecologica. Attesa da tanti anni e, dopo tanti annunci e stop ora rimandata per la mancanza di impianti anti-incendio. Anche qui foto e video reportage sono più che eloquenti. Degrado e rifiuti ovunque, cumuli in molti punti. E la monnezza galleggia persino nel greto del torrente Lebba.

Il nostro video reportage si è concluso davanti il cartello della videosorveglianza della strada, un cartello che avverte che contro gli abbandoni illeciti sono presenti telecamere. A pochi passi abbondanti cumuli di rifiuti.

 

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