Ferrari: Hamilton si tinge di rosso dal 2025

Colpaccio in casa Ferrari, Lewis Hamilton sarà un nuovo pilota della rossa a partire dall’anno prossimo. Questa operazione aprirà nuovi scenari nel circus.

Ferrari: Hamilton si tinge di rosso dal 2025

Mossa inaspettata. Così si può riassumere l’ingaggio di Lewis Hamilton da parte della Ferrari per la stagione 2025. Il sette volte campione del mondo prenderà il posto di Carlos Sainz accanto a Charles Leclerc. Sembrava impossibile da realizzare questo matrimonio, infatti a supporto di questa sensazione, nel corso degli anni scorsi ci sono state alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso pilota inglese:

“Io in Ferrari? Non credo che succederà. Ci sono delle cose che ho visto nelle quali non vedo rispecchiati i miei valori.

Non è una mancanza di rispetto, ma quando mi ritirerò voglio restare in Mercedes per continuare a lavorare”.

immagine presa da Chap Magazine

Così disse nel 2020. Eppure alla fine questo matrimonio si è concretizzato. Cosa può aver fatto cambiare idea al campione? Secondo alcuni ex piloti tra cui Damon Hill,

“se Hamilton avesse pensato di avere chance di vincere il mondiale alla Mercedes, sarebbe rimasto.

Probabilmente pensa che la Ferrari sia la squadra migliore per i suoi ultimi anni di carriera, per provare a vincere un ottavo titolo. E se non ci riuscisse, almeno ci avrebbe provato, guidando una macchina gloriosa come la Ferrari.

Lewis ha istinti da pilota per capire dove soffia il vento. Potrebbe aver percepito qualcosa di simile a quando lasciò la McLaren per la Mercedes”.

Le ultime due stagioni, per Hamilton, sono state parecchio complicate: prima del 2022 aveva sempre vinto almeno una gara a stagione, mentre da quando il regolamento è drasticamente cambiato ha ottenuto soltanto qualche podio, venendo superato in classifica dal giovane compagno Russell, suo erede designato come prima guida.

Nessuno si poteva mai aspettare che accadesse già così presto. La Mercedes poi ha sbagliato la progettazione della nuova monoposto per due anni consecutivi, non garantendo più la continuità di prestazioni degli 8 anni precedenti, in cui ha conquistato 15 titoli mondiali tra piloti e costruttori. D’altro canto, Hamilton stesso ha sempre affermato che guidare la Ferrari è il sogno di qualsiasi pilota, considerando la storia e il prestigio. Infatti tanti campioni sono passati da Maranello: Fangio, Lauda, Prost, Schumacher, Alonso e Vettel.

In questa lista manca il grande Ayrton Senna, che sembrava destinato un giorno ad approdare nella scuderia del cavallino rampante. Nella scelta di Hamilton ha avuto un grande peso la presenza di Frédéric Vasseur, team principal Ferrari. Nel lontano 2005 fu il francese a sistemare i rapporti tra Hamilton e la McLaren, scuderia in cui è cresciuto sin da ragazzino.

L’anno successivo Hamilton vinse il mondiale di GP2 nel team fondato da Vasseur, prima di debuttare nel 2007 in Formula 1 sempre con la McLaren. Un altro fattore determinante è stato il presidente della Ferrari, John Elkann. Proprio lui ha portato avanti le trattative con Hamilton per assicurarselo, comunicando la notizia a Charles Leclerc. Un matrimonio simile a quello fatto dalla Juventus e Cristiano Ronaldo, con la speranza che in questa circostanza l’esito sia migliore. Questa unione porterà a delle conseguenze:

da un punto di vista commerciale in primis ci sarà un profitto pazzesco, visto che si tratta del pilota più vincente di sempre alla guida della macchina più titolata. Oltre a questo, Hamilton è un vero e proprio marchio, grazie al suo impegno nel sociale e al suo carisma non indifferente.

La Ferrari è il marchio italiano più conosciuto all’estero, quindi a livello economico l’impatto sarà incredibile per entrambe le parti.

Dal punto di vista sportivo, la Ferrari ha più da perdere rispetto ad Hamilton. Se Hamilton dovesse vincere il mondiale, diventa l’eroe dopo che il titolo manca da quasi 20 anni, realizzando un obiettivo mancato in precedenza da piloti come Alonso e Vettel. In caso contrario, la carriera non verrebbe macchiata. Le aspettative sono tutte sulla Ferrari, che se non dovesse vincere con Hamilton si ritroverebbe a rifondare nuovamente tutto.

L’inglese inoltre percepirà uno stipendio molto alto, vicino ai 40 milioni di euro che già percepisce in Mercedes. Sainz invece ne guadagna dieci di milioni. Poi c'è la situazione che riguarda Leclerc:

Hamilton non farà mai la seconda guida, quindi il monegasco sarà all’altezza di avere un compagno così ingombrante? Oppure sarà l’occasione di sentirsi meno pressato e di conseguenza creare i presupposti migliori per le stagioni successive da leader indiscusso.

Su questo aspetto Leclerc ne potrebbe beneficiare. L’arrivo di Hamilton è una delle operazioni più influenti per il mondo dei motori. Più del 1996, quando Schumacher andò in Ferrari. All’epoca il tedesco si presentava con due titoli mondiali, qui sono addirittura sette.

Oltre al fascino, questa operazione lascia delle perplessità, per scoprire se ce ne saranno, bisogna aspettare ancora tredici mesi.

immagine di copertina presa da Formula passion

 

 

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