MOLISE ANTIFASCISTA: le lacrime di coccodrillo del centrodestra

SCIOGLIMENTO DI FORZA NUOVA. In questa Regione, in questo Paese orribilmente "nero" tutti sono bravi con le chiacchiere. Da anni esiste un problema serio. Il fascismo non è mai stato messo da parte. Mai nessuno ha avuto la forza di metterlo fuori legge. Anzi, in diverse occasioni sono stati utilizzati i voti di questa orrenda parte politica. Nelle ultime amministrative quanti soggetti - che si rifanno apertamente a queste "idee" - sono stati eletti?

MOLISE ANTIFASCISTA: le lacrime di coccodrillo del centrodestra

“Il fascismo per me non può essere considerato una fede politica… il fascismo è l'antitesi di tutte le fedi politiche, perché opprime le fedi altrui. Con i fascisti non si discute. Con ogni mezzo li si combatte. Il fascismo non è fede politica, come per la resistenza li ho combattuti e li combatterò sempre”.

Sandro PERTINI

 

Lo aveva detto nei giorni scorsi lo sGovernatore del Molise. «Il sindacato è uno dei presidi fondamentali della nostra democrazia, un pilastro dell'Italia Repubblicana, da rispettare e difendere al pari delle altre istituzioni». In stile Draghi - ovviamente la bruttissima copia - aveva anche fatto visita presso la sede regionale della Cgil Molise

Ma in aula, durante i lavori del consiglio regionale, si è registrata la "spaccatura politica". Evidente. Vergognosa. Senza giustificazioni. 

 

«Come è possibile - chiede la consigliera del PD Fanelli - esprimere solidarietà e vicinanza alla CGIL e poi votare contro l'immediata discussione della mozione per lo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista?»

 

Cara cosnigliera Fanelli, in questa strana Regione tutto è possibile. C'è chi ha firmato un atto di sfiducia nei confronti dello sGovernatore Toma e dopo poche ore, un vero e proprio record (negativo), è diventata assessore della stessa giunta regionale.   

 

«Un controsenso  - ha spiegato la Fanelli - senza alcuna logica quello di un centrodestra che ha votato prima a favore dell’iscrizione dell’atto, ma contrariamente alla sua immediata discussione chiesta da noi esponenti del PD e sostenuta dai colleghi del M5S e per la quale, della maggioranza, si sono espressi favorevolmente solo il Presidente Micone e la consigliera Romagnuolo. Dopo la sospensione chiesta dal consigliere Quintino Pallante, nel centrodestra è, infatti, prevalsa la linea che ha voluto rinviare la discussione della mozione a data da destinarsi.»

 

In questa Regione, in questo Paese orribilmente "nero" tutti sono bravi con le chiacchiere. Da anni esiste un problema serio. Il fascismo non è mai stato messo da parte. Mai nessuno ha avuto la forza di metterlo fuori legge. Anzi, in diverse occasioni sono stati utilizzati i voti di questa orrenda parte politica. Nelle ultime amministrative quanti soggetti - che si rifanno apertamente a queste "idee" - sono stati eletti? E nel Movimento 5 Stelle quanti personaggetti sono vicini a questi ambienti e a questa falsa e perisolosa ideologia?

 

Esistono, come ha già ricordato il Capo dello Stato, delle leggi idonee. Esiste la Costituzione della Repubblica, nata con il sangue di giovani partigiani che hanno lottato e creduto in una vera democrazia. Il sogno è stato infranto.

I fascisti hanno atteso nelle fogne tempi migliori. E, da diversi anni, sono usciti fuori, allo scoperto. E nessuno ha mai detto nulla. Solo silenzio. Vergognoso, imbarazzante.

 

E' arrivato il momento di ributtarli in quelle fogne e fare opera (culturale) di disinfestazione. Ma il problema non riguarda solo una "politica simpatizzante". In ogni settore della vita pubblica esistono i "nostalgici" della morte. Perchè il fascismo, oltre ad essere un REATO, rappresenta la morte. Fisica, democratica, morale.       

 

«Sulla condanna del fascismo e dei suoi rigurgiti il centrodestra anche in Molise continua a inciampare. Perché? Perché si continua a dire ‘no alla violenza fascista’ senza poi agire di conseguenza?»

Domande retotiche. Domande a cui nessuno di loro risponderà. 

Ma siamo arrivati al punto che queste risposte non servono più a nulla. Ci troviamo nella fase in cui determinati soggetti devono essere esclusi dalla vita pubblica. E' arrivato il momento di mettere fuori legge movimenti fascisti. Senza "se" e senza "ma".

 

Nella stessa Aula era approdata anche un'altra proposta. Inserire nello Statuto regionale due parole colme di sangue (dei giusti): Resistenza e Antifascismo. In Molise queste due parole non esistono. «Parliamo di un’assenza doverosa da riempire, dopo i fatti di Roma che impongono con urgenza la necessità di ribadire formalmente il ripudio di rigurgiti fascisti e qualsiasi forma di squadrismo». Per la Fanelli: «È l’antifascismo la radice culturale da cui sono nate la Repubblica Italiana e la sua Carta Costituzionale che rappresentano lo strumento democratico contro ogni forma di totalitarismo.»

 

In Molise il centrodestra non è pronto. Scappa, con la coda tra le gambe, dalle sue responsabilità istituzionali.

 

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