Una lunga notte

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Hanno prevalso arroganze di vario colore. Andremo a votare. Sarà una guerra tra bande. Prevedo aggregazioni e disaggregazioni politiche anche innaturali. Molti deputati e senatori torneranno per sempre a casa: e non è un male.»

Una lunga notte
Draghi e Mattarella, ph sito quirinale.it

Due giorni fa ho commentato la situazione politica all'insegna del CAOS e del NULLAIpotizzavo che l'istinto di conservazione della indennità parlamentare avrebbe indotto molti a confermare la fiducia a Draghi. Aggiungevo, tuttavia, che tutto era possibile. Infatti, si è verificata l'ipotesi residuale.

Hanno prevalso arroganze di vario colore. Andremo a votare. Sarà una guerra tra bande. Prevedo aggregazioni e disaggregazioni politiche anche innaturali. Molti deputati e senatori torneranno per sempre a casa: e non è un male.

Qualche partito sparirà.

Forse la destra governerà il Paese. Forse Giorgia Meloni sarà incaricata di formare il governo. In tal caso sono curioso di vedere con quale coerenza giurerà sulla Costituzione Italiana e, in particolare, sulla XII Disposizione Transitoria che vieta la ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

Sono curioso di vedere quanti esponenti di Casa Pound saranno nelle liste di Fratelli d'Italia, e se qualcuno di essi entrerà nel governo. Sono curioso di vedere tante altre cose.
Avrò modo di tornare sul tema.

In ogni caso prevedo tempi bui.
La notte sarà lunga, e non è detto che l'alba sarà radiosa.

Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la firma del decreto di scioglimento delle Camere

Come è stato ufficialmente comunicato, ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni indicato dalla Costituzione.

Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione.

La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere.

Il Governo ha presentato le dimissioni. Nel prenderne atto ho ringraziato il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Ministri per l’impegno profuso in questi diciotto mesi.

È noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori.

Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell’aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese.

Interventi indispensabili, dunque, per fare fronte alle difficoltà economiche e alle loro ricadute sociali, soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli. Indispensabili per contenere gli effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro Paese. Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale.

A queste esigenze si affianca – con importanza decisiva - quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno.

Né può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa.

Per queste ragioni mi auguro che - pur nell’intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale - vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell’interesse superiore dell’Italia.

 

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