Dissequestrata la terza vasca del Civeta ma la partita è tutt’altro che chiusa
Il gip di Vasto Italo Radoccia, nonostante il parere contrario del procuratore Di Florio, dispone il dissequestro della terza vasca del Civeta. All’attacco i comitati: il gip scrive di opere riparatorie eseguite, a quali si riferisce?
Nuovo capitolo della travagliata vicenda giudiziaria dell’impianto rifiuti a Valle Cena, il gip di Vasto Italo Radoccia ha disposto l’accoglimento dell’istanza di dissequestro della discarica in uso (la cd. terza vasca), gestita dalla Cupello Ambiente nonostante il pare contrario della procura di Vasto che sta indagando su qualità e quantità dei rifiuti conferiti e quasi un anno fa chiese e ottenne il sequestro. Per la seconda volta in pochi mesi, dopo l’accoglimento dell’istanza per alcuni lavori all’interno della vasca (di cui abbiamo già dato notizia nei precedenti articoli sulla vicenda), il gip dispone diversamente dal parere della procura. Secondo il gip l’accoglimento della richiesta di dissequestro è stata accolta perché sarebbero «venute meno le esigenze cautelari» per «l’avvenuta esecuzione di opere riparatorie», «non sussiste più il pericolo di inquinamento probatorio» (non si hanno ancora invece notizie certe e ufficiali su altri tipi di inquinamento che potrebbero preoccupare di più alcuni cittadini da noi ascoltati in questi mesi) e non ci sarebbero il pericolo di «aggravare o protrarre le conseguenze del reato ovvero agevolare la commissione di altri reati».
Alla notizia del dispositivo immediata è arrivata la reazione del Comitato Difesa Comprensorio Vastese e del Forum H2O (da cui sono partiti gli esposti di Augusto De Sanctis sulla gestione della discarica). Gli attivisti, che da oltre un anno hanno posto ben precisi quesiti alle istituzioni su gestione rifiuti e monitoraggio dell’aria ad oggi di fatto senza risposte certe ed esaurienti, esprimono forti critiche al provvedimento e hanno proposto alla procura di ricorrere alla Corte di Cassazione. Comitato e Forum si definiscono sconcertanti dalla lettura del dispositivo del GIP e attaccano chiedendo «visto che nel provvedimento non ci sono particolari, l'elenco di tali opere visto che da quanto sappiamo esistono almeno due procedimenti aperti presso la regione volti a definire quali interventi fare ad esempio sulla frana e quali iniziative intraprendere da parte del Comitato VIA dopo la segnalazione del Commissario del fatto che la discarica sarebbe stata realizzata in difformità rispetto al progetto a suo tempo approvato» e sottolineando «non ci pare che all'ordine del giorno del V.I.A. si sia finora discusso dell'argomento». A breve distanza temporale dalla dispozione del Gip del dissequestro motivato anche con «l’avvenuta esecuzione di opere riparatorie» si è tenuta una riunione presso il Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo a cui hanno partecipato l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente, il Comune di Cupello, il Commissario del Civeta e la Cupello Ambiente. Secondo il verbale dell’incontro ci sarebbe un crono programma di interventi ancora da realizzare e progetti per la ricostruzione della sponda della terza vasca franata l’anno scorso, opere che non sarebbero quindi ancora avvenute.
Lo stesso provvedimento di Radoccia e il comunicato di ambientalisti e cittadini portano alla luce una questione focale su cui troppo spesso davanti alle cronache giudiziarie si fa confusione: questo provvedimento non regala nessuna svolta particolare alla vicenda e non la chiude. Tanti aspetti aspettano ancora chiarezza e molti interrogativi potrebbero essere vicini a soluzione nei palazzi giudiziari ma, ad oggi, ufficialmente non li hanno ancora. Il Gip scrive che gli «accertamenti tecnici» e le «indagini tecniche svolte dai consulenti della Procura» sarebbero stati già ultimati. L’inchiesta della Procura è partita dal conferimento di rifiuti extra consortili e sulla qualità dei rifiuti depositati nella terza vasca disponendo nei mesi scorsi di incaricare un perito tecnico. Alla luce di quanto scrive il Gip questo perito avrebbe concluso il suo lavoro depositandolo in Procura, così come il Nucleo Operativo Ecologico avrebbe concluso le indagini di competenza. La partita quindi potrebbe essere vicina alla conclusione ma non è ancora finita. Quali rifiuti sono arrivati a Valle Cena? Cosa c’è sui terreni e negli stessi all’interno della terza vasca? Potevano arrivare rifiuti non provenienti dai Comuni consorziati che, come varie volte ha pubblicamente dichiarato per esempio il direttore del Civeta Sammartino, hanno ridotto sensibilmente la vita utile dell’impianto? Solo la risposta a questi pesanti interrogativi potrebbe dare un punto fermo a tutta la vicenda. Su cui si innestano, come ricorda il Comunicato di Comitato e Forum, la questione della frana, dei pesanti rilievi sulla stessa costruzione della terza vasca che – secondo dichiarazioni del commissario del Civeta De Vicentiis messi a verbale durante una riunione presso il Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo – sarebbe stata realizzata «in totale difformità tra quanto progettato dall’Ing. Mandolini e autorizzato dalla Regione Abruzzo» e «dando eccessiva pendenza alle pareti dell’invaso 2 e 3 e quindi sarebbe necessaria una riprofilatura per evitare frane». In un territorio, come hanno sottolineato Comitato e Forum, dove già è presente una imponente frana. Su tutto questo, come riportato nei precedenti articoli sulla vicenda, abbiamo contattato telefonicamente il 3 febbraio la Cupello Ambiente e il suo responsabile, inviando il giorno successivo una e-mail, proponendo un’intervista e chiedendo dichiarazioni. Alla luce del provvedimento del Gip di Vasto nella mattina del 21 febbraio abbiamo inviato una nuova comunicazione tramite posta elettronica (inviata alle 9.15) per reiterare la nostra proposta, al momento della chiusura di quest’articolo (oltre ventiquattr’ore dopo) non abbiamo avuto riscontri. Nella correttezza e completezza dell’informazione sulla vicenda doneremo tempestivi spazio e comunicazione in caso dovessimo ottenerne in futuro.
Qui sono disponibili i nostri precedenti articoli
https://www.wordnews.it/in-abruzzo-una-valle-dei-fuochi
https://www.wordnews.it/civeta-tra-travagli-passati-e-larrivo-di-bonassisa
https://www.wordnews.it/civeta-denunce-e-contestazioni-di-cittadini-e-ambientalisti