Il mistero dei brevetti

L'OPINIONE DEL DOTT. PASTORE. «E' completamente saltata una metodologia scientifica di osservazione e che probabilmente solo a distanza di anni, con una metanalisi, comprenderemo quello che succede.»

Il mistero dei brevetti
Foto di cromaconceptovisual da Pixabay

In Inghilterra con il 70% della popolazione vaccinata con doppia dose ed il 36% con tripla dose abbiamo oltre 100.000 nuove infezioni giornaliere e circa 130 deceduti.

In Italia con oltre l'80% vaccinati con doppia dose e non so quanti con tripla dose, abbiamo più di 50.000 infezioni giornaliere e 114 deceduti.
Sono dati poco comprensibili e forse non uniformi nel modo di raccoglierli.

In tutta Europa aumentano i casi di infezione e cominciano ad intasarsi gli ospedali.
Pur rendendomi conto  dell'urgenza della pandemia, mancano studi solidi che ci permettano di comprendere bene il fenomeno.

L'unico studio a doppio cieco iniziato dalla pfizer sul suo vaccino è stato interrotto quando sono cominciate le vaccinazioni di massa. Tra l'altro si sono mischiati diversi vaccini sugli stessi soggetti e diventa difficile fare uno studio rigoroso sugli stessi.

Non si comprende se la minore letalità rispetto allo scorso anno dipenda dal fatto che sono scomparsi i soggetti più deboli, che la diffusione del virus ha determinato una certa immunità generalizzata, che il virus è mutato nella sua letalità o che il vaccino abbia una efficacia relativa.
Non esistono studi relativi al moltiplicarsi delle dose vaccinali a cui ci stiamo sottoponendo se hanno una reale logica.

E se per caso non fosse questa la strategia vaccinale giusta e bisogna pensare al altri vaccini?

Tutto questo per dire che è completamente saltata una metodologia scientifica di osservazione e che probabilmente solo a distanza di anni, con una metanalisi, comprenderemo quello che succede.

Rimane il mistero del perché non si liberalizzano i brevetti nel momento che si gioca quasi tutto sui vaccini.

Continuiamo ad essere prudenti, usare mascherine, distanziamento ed igiene, perché,  per qualche motivo, stanno saltando le metoldoogie rigorose di osservazione ed i risultati non sembrano molto buoni.

Lucio Pastore, primario pronto soccorso di Isernia

 

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