Preservare la memoria collettiva per comprendere e svelare ciò che è ancora oscuro

La RAI ha accolto l’appello dell'Associazione Antimafie Rita Atria e della testata Le Siciliane dei giorni scorsi: il reportage di Giovanna Cucé “Rita Atria, la settima vittima” è nuovamente online su RaiPlay.

Preservare la memoria collettiva per comprendere e svelare ciò che è ancora oscuro

L’anno che ci siamo appena messi alle spalle è stato anche l’anno del trentesimo anniversario delle stragi di mafia. In via D’Amelio a Palermo furono assassinati il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Ai loro nomi, come vittime di quella strage, ne andrebbe aggiunto un altro – come non fa la gran parte della storiografia ufficiale – Rita Atria.

Nel giugno scorso, al termine di un laborioso e complesso lavoro d’inchiesta giornalistica, Giovanna Cucé (giornalista del TG1), Graziella Proto (direttrice della testata Le Siciliane) e Nadia Furnari (vicepresidente dell’Associazione Antimafie Rita Atria) hanno pubblicato il libro Io sono Rita. Rita Atria, la settima vittima di via D’Amelio», edito da Marotta&Cafiero.

Giovanna Cucé per il tg1 ha realizzato il reportage «Rita Atria, la settima vittima». Andato in onda in tarda serata una sola volta era stato pubblicato su Raiplay e da lì cancellato dopo alcune diffide e richieste risarcimento ricevute da personaggi che hanno richiesto valesse il cosiddetto «diritto all’oblio».

L’Associazione Antimafie Rita Atria e la testata Le Siciliane nei giorni scorsi avevano pubblicato un appello per chiedere una nuova pubblicazione online del reportage e preservare la memoria collettiva di questo Paese. Una memoria già fin troppo ad intermittenza, negata e calpestata.

Questo è un Paese in cui servirebbe più memoria, maggiore memoria viva e reale, totale, completa, senza sconti ed indugi. La cancellazione del reportage di Giovanna Cucé, prima ancora che ci sia qualsivoglia pronuncia di un tribunale, poteva diventare un precedente pericoloso: l’immenso archivio delle teche RAI, fosse passato questo principio, sui principali fatti di cronaca nei decenni poteva rischiare di essere integralmente cancellato?

Possiamo, ora, scrivere di tutto questo adesso perché l’appello dell’Associazione Antimafie Rita Atria e della testata Le Siciliane è stato accolto: il reportage di Giovanna Cucé «Rita Atria, la settima vittima» è nuovamente online qui https://www.raiplay.it/video/2022/07/Speciale-Tg1-Rita-Atria--la-settima-vittima-67c4609e-1d7f-4431-b063-e04e772840ad.html . L’associazione e la storica rivista antimafia hanno accolto la notizia esprimendo il «più vivo ringraziamento alla RAI e al TG1 per aver deciso di rendere nuovamente disponibile il reportage "Rita Atria, la settima vittima" della giornalista Giovanna Cucè, e quindi per aver accolto l’appello di non far cadere nell’oblio la storia della giovane testimone di giustizia, per non affossare il diritto/dovere ad informare in modo coraggioso» e rinnovato «l'invito a riprogrammare il documentario in una fascia serale (non notturna) al fine di renderlo fruibile al grande pubblico».  

«LAssociazione Antimafie “Rita Atria” è consapevole che per la RAI si tratta di una scelta difficile, considerando le diffide e le richieste di risarcimento danni pendenti – riporta il comunicato – è proprio in ragione delle molteplici cause civili che "piovono" sempre più spesso sul giornalismo d’inchiesta che l’Associazione lancia un appello più ampio alla politica, al momento totalmente assente, affinché sia preservata la memoria collettiva che vive del prezioso lavoro di recupero di documenti, testimonianze, di ricostruzione di fatti anche risalenti nel tempo per comprendere e svelare ciò che ancora è rimasto oscuro, ciò che non deve restare sepolto nell’oblio, ma deve essere messo in luce ancora oggi per comprendere il presente e per richiedere giustizia... quella Giustizia spesso negata».

 

 

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Rita Atria: «oggi non riusciamo più a dirlo che si è suicidata, ci viene difficile»

https://www.wordnews.it/rita-atria-oggi-non-riusciamo-piu-a-dirlo-che-si-e-suicidata-ci-viene-difficile

Io Sono Rita: presentazione ufficiale a Palermo

Il libro con «documenti inediti, interviste importanti, dichiarazioni dei familiari di Rita, pagine di diario e tanto altro» e «che crea nuovi scenari intorno al suicidio di Rita Atria» anticipa l'editore Rosario Esposito La Rossa. Associazione Antimafie Rita Atria: «è il libro-inchiesta che ricostruisce la sua storia scomoda, tutto quello che, in trent’anni, non è mai stato cercato, chiesto, investigato, scritto. Rita Atria, la ragazzina colpevolmente abbandonata dalle Istituzioni che avrebbero dovuto prendersi cura di lei anche perché sotto tutela».

https://www.wordnews.it/io-sono-rita-l11-giugno-presentazione-ufficiale-a-palermo

Accanto a Giovanna Cucé e al giornalismo che apre squarci nel silenzio

https://www.wordnews.it/accanto-a-giovanna-cuce-e-al-giornalismo-che-apre-squarci-nel-silenzio