Somma Vesuviana: opere abusive. Segnalato il padre del consigliere regionale Mocerino

IL CATTIVO ESEMPIO. Da anni sono stati più volte denunciati abusi edilizi sul territorio di Somma Vesuviana, anche attraverso un dossier sulle piscine abusive realizzate sull'intero territorio di Somma Vesuviana. Più di 130 piscine. Abbiamo sentito la versione di Carmine Mocerino: «Non mi fate paura, non mi intimorite». E non è mancata la minaccia di querela. E' possibile un comportamento del genere da parte di un consigliere regionale?

Somma Vesuviana: opere abusive. Segnalato il padre del consigliere regionale Mocerino
Carmine e Salvatore Mocerino (profilo fb Mocerino)
Somma Vesuviana: opere abusive. Segnalato il padre del consigliere regionale Mocerino

Aprile del 2022, albo pretorio del Comune di Somma Vesuviana: «ORDINANZA DI DEMOLIZIONE OPERE ABUSIVE E RIPRISTINO STATO DEI LUOGHI, VIA PIZZONTE CASSANTE, FG. 2 P.LLA 278 SUB 6-5, FG. 2 P.LLA 258 SUB 7. MOCERINO SALVATORE».

Ma di cosa si tratta?

Una serie di abusi accertati nel mese di aprile 2022 da parte del personale in servizio all'ufficio comunale P.O. 3, con a capo l'architetto Monica D'Amore, moglie del neo consigliere comunale eletto nella lista politica espressione proprio di Carmine Mocerino, attuale consigliere regionale.

La legge è uguale per tutti. E quindi nella grande villa in via Pizzone Cassante, dove vi è pure la sede della Mocerino Frutta, vi erano molti abusi. E' possibile pensare che il consigliere regionale non sapesse che la piscina e altre opere edili fossero abusive? Lo abbiamo chiesto a lui. Siamo stati anche "maltrattati".

 E' possibile un comportamento del genere da parte di un consigliere regionale?  

Resta un fatto: ancora una volta il consigliere regionale Carmine Mocerino (nella foto in basso), già presidente della Commissione antimafia della Regione Campania, è al centro dell'ennesima vicenda giudiziaria che vede implicato un suo parente stretto.

Dopo la moglie arrestata per una inchiesta su un giro di falsi incidenti (c'è un processo in corso) e dopo che lo stesso Mocerino Carmine risulta indagato per voto di scambio adesso anche parte di quella villa (opere realizzate da Salvatore Mocerino, padre del consigliere regionale), con annessa piscina, sono oggetto di accertamento per abusi edilizi.

Ricordiamo che da anni sono stati denunciati gli abusi edilizi sul territorio di Somma Vesuviana, anche attraverso un dossier sulle piscine abusive realizzate sull'intero territorio di Somma Vesuviana.

Più di 130 piscine.

Leggi anche: Abusivismo edilizio: non solo un danno per l'ambiente

Da anni è stato chiesto, più volte, un intervento del primo cittadino. Il sottoscritto ha anche organizzato una manifestazione davanti al comune di Somma Vesuviana per sensibilizzare l'amministrazione Di Sarno per prendere provvedimenti proprio sul fenomeno piscine abusive, che oltre all'abuso sono un danno per l'ambiente.

Mai nessuna risposta è giunta dal sindaco di Somma Vesuviana, il quale aveva solo promesso controlli in un articolo del mediano.it

Questi controlli non sono mai partiti. Il sindaco Di Sarno (nella foto in alto, a sinistra) è stato rieletto proprio grazie all'appoggio politico della lista creata dal consigliere regionale Mocerino, con il suo delfino già presidente del consiglio e consigliere della città Metropolitana Giuseppe Sommese (risultato il più votato).

Un sequestro importante: nessuno potrà più vantarsi di essere intoccabile.

Ma la mega villa di proprietà dei Mocerino, realizzata in pieno parco del Vesuvio, è stata realizzata con licenza oppure è l'ennesima opera abusiva costruita senza il rispetto della legge?

Attendiamo riscontri ufficiali.

Ritorniamo ai fatti accertati: stiamo parlando di opere che, per troppi anni, sono rimaste incontrollate. Come è possibile che in tanti anni nessuno ha verificato nulla?

Di seguito la copia dell'ordinanza di accertamento e sequestro delle opere abusive realizzate da Salvatore Mocerino.

Ovviamente abbiamo contattato l'ex presidente della Commissione antimafia della Regione Campania, oggi consigliere regionale.

Due sono state le telefonate.

Nella prima abbiamo chiamato noi ma è durata pochi minuti: «Io non la conosco. Gli abusi non riguardano la mia abitazione. Se volete delucidazioni dovete chiamare mio padre.»

Nella seconda, effettuata da Carmine Mocerino (con un numero diverso), abbiamo raccolto il suo punto di vista. Dobbiamo aggiungere, per dovere di cronaca, che in questa telefonata il consigliere regionale è apparso molto nervoso.

Ha minacciato di querele e, alla nostra ulteriore richiesta per avere il numero telefonico di suo padre, ha risposto che noi siamo «degli sconosciuti». Quindi, l'ex presidente della Commissione antimafia, ci ha consigliato di cancellare il suo numero telefonico per non disturbarlo più. 

Lo stesso ha aggiunto - senza ancora leggerlo - che il nostro articolo, per raccontare dei fatti acclarati e per raccogliere le loro versioni (quelle di Salvatore e Carmine Mocerino), avrà un «intento per impaurire ed intimidire».

La telefonata si è conclusa dopo l'ennesima richiesta rivolta al consigliere Mocerino ("Lei era a conoscenza di questi abusi edilizi?"). Purtroppo non c'è stata risposta ma una interruzione netta della conversazione.

AVVERTENZA. Noi, con questo articolo, abbiamo raccontato un fatto appreso da una Ordinanza pubblica, pubblicata sull'Albo Pretorio in data odierna del Comune di Somma Vesuviana (che potete leggere integralmente), dove lo stesso Carmine Mocerino, in passato, ha ricoperto anche il ruolo di Sindaco e dove attualmente vive.

Il nostro intento non è di "impaurire" o di "intimorire". Non ci compete e non ne siamo nemmeno capaci. Il consigliere avrà fatto confusione, scambiandosi con altri soggetti.

Il nostro dovere è quello di offrire una libera informazione. E di raccontare i fatti.      

 

 

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