Lotto Zero: il botta e risposta tra Iorio e Di Clemente

LA POLEMICA A DISTANZA. Riportiamo integralmente le due posizioni: da un lato Michele Iorio (consigliere regionale) e dall'altro il coordinatore del PCL Molise Tiziano Di Clemente. Alla fine degli interventi i nostri link per l'approfondimento sulla tematica.

Lotto Zero: il botta e risposta tra Iorio e Di Clemente
Foto di Pino Manocchio

LOTTO ZERO E FRANA DI CASTELPIZZUTO:

EGREGIO IORIO, TENTATE DI INGANNARE LA POPOLAZIONE

MA I FATTI HANNO LA TESTA DURA

 

Il malsano tentativo di contrastare il comitato di lotta contro il lotto zero, non avendo argomenti, non può che attuarsi diffondendo le solite gratuite falsità fattuali a mo’ di disco incantato: secondo Iorio il progetto “consentirebbe il rapido collegamento con l’Abruzzo” , che “tutto sarebbe a posto dalla valutazione di impatto ambientale alla questione delle acque” con la chicca finale … “i costi sono lievitati per scegliere bene il tracciato”.

Peccato per lui che la realtà è però rovesciata.

Il “rapido collegamento con l’Abruzzoè già ben realizzato con il lotto uno per cui il lotto zero serve solo “al transito delle coppie degli innamorati desiderose di appartarsi” come lucidamente ricordava il compianto Ing. Tonino Pettine.

La V.I.A. non solo è decaduta nel 2018 ma è anche priva della valutazione c.d. “alternativa zero” (una sorta di valutazione costi-benefici) e ciò per legge rende nullo tutto il procedimento al punto da rendere urgente la sospensione dei lavori.

Per non parlare del rischio sulle acque sorgive: è pacifico che il progetto viola le distanze di tutela assoluta e di rispetto delle storiche sorgenti San Martino essenziali per Isernia e delle altre di Miranda e che stante la relazione resa pubblica da un noto geologo massimo esperto di quella zona ciò le mette in pericolo.

Divertente la presa in giro sui costi: la lievitazione abnorme, in tutta evidenza non deriva dal “tempo per scegliere il miglior tracciato” ma dal continuo ed inspiegabile gonfiamento del volume d’affari, sicché da una semplice bretella che nel 2002 richiedeva solo 4 milioni si è passati alla follia di ben 174 milioni per otto viadotti e due gallerie per unire soli 5 Km tra i due bivii di Pesche e Miranda già ben collegati dalla statale (peraltro violando i limiti dello ius variandi appaltato e dunque il divieto di trattativa privata, per cui l’affidamento della progettazione andava e va annullato).

In quanto alla frana di Castel Pizzuto: si ricorda a Iorio che se lui stesso quando era Presidente della Regione, non avesse sperperato circa quattro milioni di euro di fondi regionali destinandoli al pagamento della parcella dei progettisti del folle ed inutile lotto zero (coprendo il buco creato dal Comune di Isernia che con la delibera G.C. n.196/2008 aveva impegnava tale spesa senza copertura)  e li avesse invece destinati, anche in minima parte, alla prevenzione delle frane come quella di Castel Pizzuto, si sarebbero evitati tanti disagi gravissimi alle comunità locali.

Insomma, quando si tratta un argomento si possono ovviamente avere opinioni opposte tutte rispettabili, ma a patto che vi sia lealtà ed onestà intellettuale, cioè che esse non siano costruite su falsità politiche intese ad ingannare la popolazione, come sta facendo questa ristretta cerchia di potere della destra isernina, basista politica di questo folle saccheggio erariale ed ambientale.

Anche perché i “fatti hanno la testa dura” , come diceva il vecchio e sempre attuale Lenin.

 

Tiziano Di Clemente - Partito comunista dei lavoratiori, Molise

 

 

Dramma di Castel Pizzuto e Lotto Zero: si chieda l’intervento del Genio Civile e si proceda con la realizzazione dell’infrastruttura

 

Il famoso Lotto Zero è essenziale non solo alla comunità di Isernia ma all’intera regione Molise perché consente, finalmente, il totale sfruttamento del collegamento rapido con l’Abruzzo. Giunge alla conclusione con notevole ritardo ed è un’opera che ha visto superare molti ostacoli legati sia alla valutazione di impatto ambientale che è durata circa 5 anni, sia allo studio idrogeologico per la protezione della falda acquifera essenziale per la città di Isernia. Il tracciato, infatti, è stato scelto dopo l’analisi di più alternative e sulla base di dati tecnici a difesa delle caratteristiche ambientali della zona. Ragioni, queste, che hanno portato alla lievitazione dei costi.

 

Se si perdesse ulteriormente tempo, i costi lieviterebbero ancora e non si eliminerebbe l’indispensabilità dell’infrastruttura che ha tutte le caratteristiche di una strada di montagna a scorrimento veloce indispensabile per la ripresa dello sviluppo locale. Una precisazione necessaria, quella sul Lotto Zero, che non elimina lo sdegno di quanto sta accadendo al comune di Castel Pizzuto che si trova in situazione indecorosa. Un comune isolato con gravi ripercussioni sulla salute dei suoi cittadini e l’ulteriore impoverimento di imprese locali dedite soprattutto all’allevamento.

 

Rispetto a questo dramma la Regione Molise ha il dovere di intervenire in maniera efficace e determinata. Le pastoie burocratiche, che sembrerebbero impedire la soluzione più idonea, si superano con il coraggio delle scelte dello stato di emergenza, quale è la situazione locale. Il presidente della regione Molise ha il dovere di intervenire in qualità di capo della Protezione Civile e, se necessario, ha il dovere di coinvolgere anche la Protezione Civile nazionale e il Genio militare per eliminare immediatamente ogni rischio di pericolo a persone e cose.

Perché mentre in Molise cincischia su ipoteca ricerche di finanziamento, la popolazione rimasta rischia di rimetterci la salute.

Michele Iorio, consigliere regionale

 

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