Morte Rita Atria, chiesta l'apertura di un'indagine per “reato contro ignoti”

La testimone di giustizia, che si era affidata al giudice Paolo Borsellino, morì in circostanze misteriose a Roma il 26 luglio 1992

Morte Rita Atria, chiesta l'apertura di un'indagine per “reato contro ignoti”

L’avvocato Goffredo D'Antona, nell’interesse di Anna Maria Atria e dell’Associazione nazionale antimafie Rita Atria ha chiesto alla Procura della Repubblica di Roma, nonché per opportuna conoscenza alla Procura Generale Capitolina, la trasmigrazione della istanza di riapertura delle indagini notizia riguardante la morte della giovanissima testimone di giustizia Rita Atria, avvenuta in circostanze mai adeguatamente chiarite a Roma nel 1992, dal registro delle notizie non costituenti reato al registro delle notizie di reato contro ignoti.

Si tratta di un atto propedeutico all'avocazione delle indagini preliminari da parte del Procuratore Generale di Roma, in caso di perdurante inerzia da parte della Magistratura Inquirente.

Allo stato attuale, infatti, l'iscrizione al registro delle pseudonotizie di reato dell’istanza di riapertura delle indagini presentata dall'avvocato della sorella di Rita Atria nel giugno del 2022, oltre a essere processualmente non corretta, non consente un'indagine approfondita degli elementi che gettano luce su omissioni e criticità di chi aveva la responsabilità di gestire la protezione della giovane Testimone di Giustizia che si era affidata al giudice Paolo Borsellino. Diversi sono gli indizi che avvalorano questa tesi, riportati nell'istanza presentata dall'avvocato D’Antona: dall'inspiegabile assenza di impronte digitali nell'alloggio da cui si sarebbe gettata Rita, alla sparizione di una rubrica telefonica presa da un ignoto commissario di polizia, fino all'orologio da uomo fotografato subito dopo il tragico evento ma non sequestrato e non repertato. E poi tanti altri elementi evidenziati nell’esposto e da altre due integrazioni al PM. Ad accrescere l'alone di mistero sulla morte della testimone di giustizia è una recente consulenza medico legale che ha ricostruito il tasso alcolemico nel corpo della giovanissima Rita in misura incompatibile con alcuni elementi emersi dai rilievi del C.I.S.

Adesso la palla passa alla Procura di Roma, alla quale spetta il delicato compito di ricercare la verità per una vulnerabile minore che per la giustizia ha dato la propria vita.

 

Associazione Antimafie Rita Atria

 

 

Legale, inchiesta su Rita Atria passi a registro notizie reato

Atto a Pm e Pg Roma, propedeutico ad avocazione in caso inerzia

Anna Maria Atria e l'associazione nazionale antimafie Rita Atria hanno chiesto alla Procura di Roma, e conoscenza alla Procura generale, "la trasmigrazione della istanza di riapertura delle indagini riguardante la morte della giovanissima testimone di giustizia, avvenuta in circostanze mai adeguatamente chiarite a Roma nel 1992, dal registro delle notizie non costituenti reato al registro delle notizie di reato contro ignoti".

L'atto è stato depositato dal loro legale, l'avvocato Goffredo D'Antona, del foro di Catania, e, spiega il penalista, è "propedeutico all'avocazione delle indagini preliminari da parte del Procuratore generale di Roma, in caso di perdurante inerzia da parte della Procura" "Allo stato attuale, infatti - sottolinea l'avvocato D'Antona - l'iscrizione al registro delle pseudonotizie di reato dell'istanza di riapertura delle indagini presentata dall'avvocato della sorella di Rita Atria nel giugno del 2022, oltre a essere processualmente non corretta, non consente un'indagine approfondita degli elementi che gettano luce su omissioni e criticità di chi aveva la responsabilità di gestire la protezione della giovane testimone di giustizia che si era affidata al giudice Paolo Borsellino".
    Nell'istanza presentata dall'avvocato D'Antona si mettono in evidenza gli "indizi che valorizzano questa tesi: dall'inspiegabile assenza di impronte digitali nell'alloggio da cui si sarebbe gettata Rita alla sparizione di una rubrica telefonica presa da un ignoto commissario di polizia, fino all'orologio da uomo fotografato subito dopo il tragico evento ma non sequestrato e non repertato".

E poi "tanti altri elementi evidenziati nell'esposto e da altre due integrazioni al Pm". Ad accrescere i dubbi sulla morte della testimone di giustizia, si sottolinea, è anche "una recente consulenza medico legale che ha ricostruito il tasso alcolemico nel corpo della giovanissima Rita in misura incompatibile con alcuni elementi emersi dai rilievi dei Carabinieri del Ccis".
    "Adesso - afferma l'avvocato D'Antona - la palla passa alla Procura di Roma, alla quale spetta il delicato compito di ricercare la verità per una vulnerabile minore che per la giustizia ha dato la propria vita".

 

(Ansa Sicilia)

 

LE NOSTRE PRECEDENTI PUBBLICAZIONI

 

«A Rita Atria è stato negato il diritto alle indagini»

Associazione Antimafie Rita Atria: «Questo Paese ha un debito altissimo nei confronti della Verità e della Memoria e non può esserci diritto all’oblio fino a quando non verrà chiarito anche l’ultimo e infinitesimale dubbio su ciò che è accaduto».

https://www.wordnews.it/a-rita-atria-e-stato-negato-il-diritto-alle-indagini

 

«La Memoria collettiva» non si condanna

https://www.wordnews.it/la-memoria-collettiva-non-si-condanna

 

Chi l’ha visto? L’appello lanciato in trasmissione per far emergere la verità

L’Associazione Antimafie Rita Atria ringrazia la trasmissione RAI per aver approfondito le circostanze «ancora non chiarite del tutto» della morte di Rita Atria ricostruendo «tutto quello che in trent’anni non è mai stato cercato, chiesto, investigato, scritto, interrogativi che sono poi confluiti in un esposto per la riapertura delle indagini presentato al Procuratore della Procura di Roma tramite l’Avvocato Goffredo D’Antona del foro di Catania che rappresenta noi e la sorella, Anna Maria Atria».

https://www.wordnews.it/chi-lha-visto-lappello-lanciato-in-trasmissione-per-far-emergere-la-verita

 

Rita Atria: «oggi non riusciamo più a dirlo che si è suicidata, ci viene difficile»

https://www.wordnews.it/rita-atria-oggi-non-riusciamo-piu-a-dirlo-che-si-e-suicidata-ci-viene-difficile

 

Io Sono Rita: presentazione ufficiale a Palermo

Il libro con «documenti inediti, interviste importanti, dichiarazioni dei familiari di Rita, pagine di diario e tanto altro» e «che crea nuovi scenari intorno al suicidio di Rita Atria» anticipa l'editore Rosario Esposito La Rossa. Associazione Antimafie Rita Atria: «è il libro-inchiesta che ricostruisce la sua storia scomoda, tutto quello che, in trent’anni, non è mai stato cercato, chiesto, investigato, scritto. Rita Atria, la ragazzina colpevolmente abbandonata dalle Istituzioni che avrebbero dovuto prendersi cura di lei anche perché sotto tutela».

https://www.wordnews.it/io-sono-rita-l11-giugno-presentazione-ufficiale-a-palermo

 

Accanto a Giovanna Cucé e al giornalismo che apre squarci nel silenzio

https://www.wordnews.it/accanto-a-giovanna-cuce-e-al-giornalismo-che-apre-squarci-nel-silenzio   

 

Preservare la memoria collettiva per comprendere e svelare ciò che è ancora oscuro

https://www.wordnews.it/preservare-la-memoria-collettiva-per-comprendere-e-svelare-cio-che-e-ancora-oscuro