«Ricordate pure i vivi, non solo i morti ammazzati dalle mafie»

IL NUOVO APPELLO. Il silenzio continua a regnare intorno alla sua vicenda.

«Ricordate pure i vivi, non solo i morti ammazzati dalle mafie»

«Si ricordano giustamente le vittime di mafia, ma si dimenticano le vittime di mafia a Palermo che sono vive. Morte per le istituzioni.»

Non trova una soluazione la vicenda di Bennardo Raimondi, vittima di mafia. Continuano i suoi appelli alle istituzioni. Ma il silenzio continua a regnare intorno alla sua vicenda.

«Non si possono dimenticare 45 anni di lavoro - spiega l'uomo -, fatti con amore, passione, arte. Non è giusto che un artigiano, un artista venga abbandonato a se stesso solo perche ha fatto il suo dovere. Oggi le istituzioni non rispondono alle email ma verrà un giorno che saremo tutti giudicati per quello che veramente abbiamo fatto e non per le promesse vane. La mia vita è precaria. Mi sono ridotto anche a camminare con il bastone. Tutta questa indifferenza, tutti questi problemi mi hanno ucciso internamente. Vorrei tanto fare qualcosa per il futuro della mia famiglia. Riuscire prima che la mia vita abbia fine per dargli il giusto merito e dignità. Chissà se ci riusciro, ho moltissima merce. Ma a che serve?»

 

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