Vasto. La lettera delle associazioni: «che dire di un Comune che non rispetta nemmeno le proprie delibere?»

Quattro anni dopo l’istituzione alcune storiche associazioni impegnate nella difesa dell’ambiente e del territorio escono dal «Tavolo per l’Ambiente», sempre più «Tavolo per l’assessore all’ambiente» Paola Cianci. Temi decisivi e strategici «passati completamente sotto silenzio», nessuna condivisione e partecipazione reali, proposta regolamento respinta e scelta arbitraria di chi convocare le motivazioni alla base della decisione.

Vasto. La lettera delle associazioni: «che dire di un Comune che non rispetta nemmeno le proprie delibere?»
Paola Cianci (profilo fb)

Temi decisivi e strategici «passati completamente sotto silenzio», è uno dei passaggi centrali della lettera aperta con cui alcune associazioni hanno comunicato al sindaco di Vasto Francesco Menna e all'assessore all'ambiente Paola Cianci l'uscita dal cosiddetto «Tavolo per l'Ambiente». Uno dei temi citati dalle 8 associazioni è la redazione del nuovo Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci. Diventato argomento di dibattito, dopo una lunga attesa, nelle scorse settimane solo dopo la risposta di Cianci ad un'interrogazione in consiglio comunale di Dina Carinci (Movimento 5 Stelle). Le prime prese di posizione di Forum Civico Ecologista e Coordinamento Tutela Vie Verdi d'Abruzzo hanno così avviato il dibattito cittadino. Mai approdato, come abbiamo già riportato nei nostri articoli in merito, nel «Tavolo per l'Ambiente».

Oltre quattro anni fa l’Amministrazione Comunale proclamò a tamburo battente l’istituzione di questo Tavolo per l’Ambiente come strumento per la partecipazione «delle associazioni ambientaliste all’attività programmatoria» del Comune e la «promozione di un proficuo ed efficace rapporto di collaborazione» con le stesse. Il 12 dicembre scorso tredici associazioni, tra cui Associazione Civica Porta Nuova, Arci, Cai, Forum Civico Ecologista, Geav, Gruppo Fratino Vasto, Italia Nostra, Pro Loco, Vasto Libera e WWF sollevarono alcune criticità sulla gestione del tavolo: carattere episodico e frammentario della collaborazione (citando tra l’altro che temi come la redazione del nuovo PAN della Riserva di Punta Aderci non sono mai stati affrontati), mancanza di taluni indispensabili interlocutori istituzionali e mancato rispetto della stessa Delibera istitutiva, nella parte in cui dispone che del Tavolo faccia parte un rappresentante per ciascuna associazione ambientalista, d’ambito comunale o nazionale, «che manifesti la propria volontà di adesione a detto Tavolo».

Le associazioni proposero di dotarlo di un regolamento, che potesse essere convocato anche «da parte di una certa percentuale dei suoi componenti», «l’iscrizione d’ufficio della ASL e dell’ARTA alla lista dei componenti il Tavolo (e la possibilità di invitare, a richiesta, altri Enti o esperti)» e l’istituzione di una segreteria. La risposta di Cianci è arrivata a stretto giro con il rigetto di ogni critica e il rifiuto di accogliere le proposte formulate dalle tredici associazioni.

Nove delle associazioni firmatarie (tra cui Porta Nuova, Arci, Cai, Forum, Gruppo Fratino, Italia Nostra e Pro Loco) di fronte a questa chiusura evidenziarono che «Non è chiaro in base a quale logica» il «ruolo consultivo» del Tavolo  «escluda secondo l’Assessore di per sé un regolamento della consultazione», perché «non possa essere convocato anche su richiesta dei consultati», come accade in tantissimi altri luoghi abruzzesi e di altre regioni. «Ciò che è chiaro invece – sottolineano le associazioni - è che per questa Amministrazione la collaborazione con le associazioni ambientaliste cittadine è una benevola concessione dell’Assessore delegato, che ne dispone dunque a sua discrezione e piacimento».

Il 16 gennaio i responsabili di otto associazioni - Michele Celenza (Associazione civica Porta Nuova), Davide Aquilano (Italia Nostra del Vastese), Lino Salvatorelli (ARCI), Luigi Cinquina (CAI),  Domenico Ranieri (Cobas Vasto), Nicholas Tomeo (Forum Civico Ecologista), Marco Cannarsa (Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie), Stefano Taglioli (Gruppo Fratino Vasto) – hanno comunicato l’uscita dal Tavolo per l’Ambiente dei sodalizi che rappresentano. Un elenco in cui abbiamo una larga parte della storia dell’ambientalismo, dell’impegno civico e sociale, delle lotte in difesa del territorio di Vasto e non solo.

La gestione del Tavolo «certo non può dirsi di “condivisione di idee e progetti”, e meno che mai di “partecipazione all’attività programmatoria dell’Ente” – sottolineano - così alcuni temi decisivi e strategici come il nuovo Piano di Assetto Naturalistico di Punta d’Erce (la cui bozza circola tra gli addetti ai lavori da anni); la ZES; il nuovo PRT; i siti potenzialmente contaminati di Punta Penna sono passati completamente sotto silenzio. Più che un Tavolo per l’Ambiente, un Tavolo per l’Assessore all’Ambiente».

«L’amministrazione comunale ha persino respinto la richiesta del rispetto della (propria) Delibera istitutiva del Tavolo – aggiungono le associazioni - che ammetteva a partecipare “un rappresentante per ciascuna associazione ambientalista d’ambito comunale [o nazionale] che manifesti la propria volontà di adesione”.

Le associazioni che non piacciono all’Assessore, e che pure ne avrebbero diritto, continuano a non essere invitate. Che dire di un Comune che non rispetta nemmeno le proprie delibere?». «Perde di senso ogni nostra ulteriore permanenza – la conclusione - Il nostro credito di fiducia nei confronti dell’Assessore si è esaurito».

 

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata

LEGGI ANCHE:

Che fine ha fatto «The Aderci’s PAN»?

Vasto, «annunciazione annunciazione»: Punta Aderci, isola ecologica, ludopatia, via salce

Punta Aderci: diventerà Riserva turistica grigia?

 

PAN Punta Aderci, Forum Civico: «nostri allarmi non smentiti, ma trovano ulteriore conferma»