Vasto, «annunciazione annunciazione»: Punta Aderci, isola ecologica, ludopatia, via salce

A settembre il sindaco Menna e l’assessore all’ambiente Cianci annunciarono entro ottobre la nascita dell’isola ecologica e un incontro pubblico sul nuovo Piano di Assetto Naturalistico della Riserva di Punta Aderci. Siamo in pieno dicembre e l’attesa prosegue… intanto, dopo il nostro ultimo articolo, è rimasta immutata la situazione di via salce e della lotta alla ludopatia si è persa ogni traccia.

Vasto, «annunciazione annunciazione»: Punta Aderci, isola ecologica, ludopatia, via salce
Massimo Troisi e Lello Arena nel famoso sketch «Annunciazione... Annunciazione...»

Saranno coinvolti tutti i portatori d’interesse, appuntamento per il nuovo Piano di Assetto Naturalistico della Riserva di Punta Aderci ad ottobre. Questo in sintesi l’impegno auto assunto dall’assessore all’ambiente del Comune di Vasto Paola Cianci durante un incontro con i proprietari di terreni e strutture turistiche all’interno della stessa Riserva. «Di qui ad un mese si apre l’isola ecologica» le testuali parole del sindaco Francesco Menna durante lo stesso incontro. Era il 10 settembre, esattamente tre mesi fa.

Sulla revisione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva di Punta Aderci notizie di incontri pubblici non se ne sono avute e la situazione è ferma allo stesso identico punto da noi riportato lo scorso 13 agosto: i mesi passano ma oltre voci e spifferi nulla trapela da Palazzo di Città. Come ricordò nel gennaio scorso il coordinatore del Gruppo Fratino Vasto Stefano Taglioli corrono «voci e dichiarazioni a mezzo stampa» su possibili «deroghe urbanistiche all'interno del territorio della riserva che sembrerebbero pesanti e limitanti rispetto al precedente», due mesi prima l’allora neo capogruppo in consiglio comunale del PD Marco Marra (già assessore nelle scorse amministrazioni in quota Rifondazione Comunista allora rappresentata in consiglio comunale negli ultimi anni dall’attuale assessore Cianci, insieme poi approdati a Sel e poi Art1-Mdp) aveva inserito tra le priorità del suo mandato la «rivisitazione del piano di assetto naturalistico della riserva naturale di Punta Aderci».

Tredici mesi dopo l’attesa, nonostante l’annuncio di settembre da parte dell’assessore Cianci, appare essere ancora lunga. Dopo il comunicato in cui criticava l’assenza di dibattito pubblico e sollecitava la convocazione di un tavolo di confronto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha depositato un’interrogazione un mese fa. La speranza è che dalla risposta possano finalmente arrivare parole ufficiali sulla revisione del Piano di Assetto Naturalistico da parte dell’Amministrazione. Mesi fa il sindaco di Vasto disse che il Comune di Vasto è una «casa di vetro», visto quanto accaduto a noi con un accesso civico (non ne abbiamo notizie però vien da chiedersi: ci sono stati altri accessi civici nel 2020? Se si hanno avuto sorte migliore o analoga al nostro? Nel caso hanno avuto risposta?) e quanto sta accadendo su questa vicenda vien da pensare che si siano a dir poco opacizzati. Sarà il freddo gelido arrivato?

A proposito di dispersi nella casa di vetro, 5 mesi dopo il nostro precedente articolo non si hanno ancora notizie del regolamento per il contrasto alla ludopatia: proposto dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle nel febbraio dell’anno scorso, la maggioranza si era impegnata a presentare entro fine aprile 2019, a metà giugno dell’anno scorso la presidente della Commissione Affari generali e regolamenti del consiglio comunale avv. Maria Molino (appartenente alla maggioranza che sostiene la giunta di Francesco Menna, PD) dichiarò di aver «dato incarico al settore Commercio, competente su questa materia, di occuparsi della redazione del relativo regolamento». L’attesa prosegue … nel luglio scorso contattammo via email non solo la consigliera comunale Molino ma anche altri esponenti dell’amministrazione. Non abbiamo avuto, così come accaduto su tanti altri temi, mai nessuna risposta … ai lettori ogni giudizio.

ISOLA ECOLOGICA E VIA SALCE. L’isola ecologica doveva essere conclusa nel novembre dell’anno scorso, è abbondantemente superata la data che il 10 settembre fissò il sindaco di Vasto. Anche qui l’attesa prosegue e, secondo dichiarazioni rilasciate la settimana scorsa alla giornalista Anna Bontempo de Il Centro dallo stesso primo cittadino, durerà ancora mesi. Calendario alla mano se si voterà in primavera, senza rinvii causa emergenza sanitaria, la domanda ormai sorge spontanea: riuscirà la prossima amministrazione ad iniziare il mandato tagliando il nastro? Qualche settimana prima dell’incontro pubblico del 10 settembre l’Amministrazione Comunale dispose una variazione di bilancio consistente per ulteriori lavori nel cantiere, tra cui persino la segnaletica orizzontale che a quanto pare non era stata considerata prima tra i costi da coprire.

La settimana scorsa, ben oltre l’appuntamento fissato nell’incontro del 10 settembre, è comparso all’Albo Pretorio la determina dirigenziale numero126 datata 25 novembre del Settore Urbanistica e Servizi. Oggetto: «determina a contrarre-affidamento diretto progettazione definitiva/esecutiva, direzione lavori, coordinamento sicurezza, attestazione di idoneità antincendio e pratica SCIA VVF centro di raccolta e riuso». Possibile che siamo dovuti arrivare ad un anno e un mese dopo la supposta fine dei lavori (che fine non è stata) per occuparsi di antincendio? Nel comprensorio dove una discarica pubblica ha preso fuoco diverse volte (come abbiamo riportato ad inizio 2020) e teatro del terribile incendio di fine agosto, ultimo di una lunghissima serie. 

Nello stesso articolo di Anna Bontempo su Il Centro già citato sono riportate dichiarazioni di Menna secondo cui l’isola avrebbe «potuto aprire in ogni caso, ma abbiamo preferito procedere all’implementazione del sistema». In pratica sarebbe stata una magnanima volontà dell’Amministrazione aggiungere l’impianto antincendio? Eppure immediatamente prima ha dichiarato «In sede di collaudo da parte dei vigili del fuoco è emersa la necessità, in base alla nuova normativa, di implementare l’impianto antincendio». Nelle premesse, poi, della determina dirigenziale viene citata la disciplina delle attività «soggette al controllo di prevenzione incendi» stabilita dopo un Decreto del 2011, nove anni fa …

A proposito di annunci e attese, nel nostro ultimo articolo sulla discarica via salce abbiamo dato notizia che il 7 novembre era stata avviata la bonifica. Annuncio pubblicato su facebook dall’amministrazione nelle ore successive alla rimozione di alcuni rifiuti, quelli fotografati nell’esposto di qualche settimana prima del coordinatore regionale delle guardie ambientali del WWF Claudio Allegrino. Quasi un mese dopo la situazione è esattamente la stessa riportata nel nostro articolo: sulla strada principale molti altri rifiuti sono ancora lì, persino le cassette colorate colme di scarti edili accanto ai bidoni della spazzatura, nessun segnale di videosorveglianza o simili. E la strada continua a cedere, il manto ormai è da luna park e i pali sul ciglio pendono sempre più. Non c’è altro da commentare o aggiungere, lasciamo ai lettori ogni giudizio … Un'altra discarica abusiva è stata finalmente ripulita in piena zona industriale di Punta Penna. Il 20 novembre i consiglieri comunali di centrodestra e liste civiche hanno diffuso foto e video di una «discarica a cielo aperto», «a ridosso di importanti aziende tuttora operative», che richiamava «ratti, cinghiali e animali selvatici di tutte le specie» attirati dai rifiuti abbandonati. «L'aria nei pressi della discarica abusiva - hanno sottolineato - è irrespirabile». Il giorno successivo il presidente della Commissione Vigilanza Vincenzo Suriani, consigliere comunale di FdI, ha reso noto che dopo la segnalazione «l'amministrazione comunale si è attivata per rimuovere l'indecente discarica nei pressi della zona industriale». Una discarica segnalata la prima volta oltre un anno fa, solo dopo nuove segnalazioni (almeno per ora!) pare che sia giunta una conclusione positiva. Nei dialetti locali si dice che a volte «ce vo na vussat» (spinta in italiano), a furia di vussà (spingere appunto) magari qualche altra speranza può esserci anche per via Salce.

 

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