Carlo Cosco: la bestia si sta riorganizzando sul territorio?

LEA GAROFALO. «Oltre alle nostre azioni quotidiane, abbiamo deciso di realizzare e donare una pietra della memoria dedicata a Lea GAROFALO e chiederemo di posizionarla dove lei ha vissuto con sua figlia. Così i malacarne e la gente omertosa potrà godere del suo splendore e magari inciampare ogni volta che si girano dall’altra parte.»

Carlo Cosco: la bestia si sta riorganizzando sul territorio?
Il faccione del galeotto Carlo Cosco

Successivamente al nostro articolo si è verificato un episodio molto inquietante e a nostro parere pericoloso: una visita inaspettata a Paglierelle, frazione di Petilia Policastro, dell’ergastolano Carlo Cosco argomentato da un articolo del quotidiano online WordNews.it

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Una strada per Lea Garofalo a Pagliarelle (Crotone)

Carlo Cosco e suo cugino Vito Cosco pare si siano incontrati a Pagliarelle a metà luglio come dimostrato nella foto sicuramente scattata da qualche parente o simpatizzante del clan Cosco.

Dalla foto si può notare la potenza dell’ergastolano assassino Carlo Cosco, che appare senza manette e intento a salutare come un personaggio famoso, macchiatosi nella sua vita di omicidi, spaccio di droga e spedizioni punitive aggravate dalla sua posizione di rilievo nella schifosa 'ndrangheta.

Una rete di fitti legami, tanto grandi e profondi da poter rintracciare il domicilio di Lea Garofalo sconosciuto ai suoi familiari durante il periodo di protezione. Carlo Cosco, il mafioso, è passato dalla Puglia, precisamente da Foggia. Frequentava molto Botricello e altri posti fino ad arrivare a Milano e chissà dove.

La 'ndrangheta è molto altro del semplice silenzio. È pregna di un linguaggio e di gesti ambigui, sporchi, vomitevoli, proprio come Carlo Cosco in visita al suo paese e di tutta la 'ndrangheta. Un ergastolano che visita una madre che dovrebbe avere seri problemi di salute. Tutto lecito, se solo fosse vero (la donna, Piera Bongera, pare che sia stata avvistata qualche giorno prima in ottima salute in un supermercato).

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Una strada per Lea Garofalo a Pagliarelle (Crotone)

Un permesso che risponde a un principio costituzionale, ma che non significa automaticamente ottenerlo. Le domande sono semplici: in base a quale motivazione è stato redatto il certificato di non salute della donna tanto da spingere l’autorizzazione alla visita del figlio?

È possibile che l’omertà della gente del posto abbia messo a tacere una gravità inaudita come questa che può toccare ognuno di noi?

Allora anche l’altro ergastolano fratello di Cosco è andato a far visita a sua madre? Potrebbe essere vero.
 

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Una strada per Lea Garofalo a Pagliarelle (Crotone)

Lea Garofalo, Alessio Malmassari, Raffaele De Finis, Attilio Bertolotti e la piccola Sebastiana di soli tre anni non avranno più una seconda possibilità, nessun beneficio, nessuna vita.

Lea uccisa da Carlo Cosco e compagni di merenda e Alessio, Raffaele, Attilio e la piccola Sebastiana uccisi per mano di Vito Cosco, cugino del malacarne Carlo, nella mattanza di Rozzano, che ora vive da uomo libero e titolare di un profilo social. Carlo Cosco condannato all’ergastolo e Vito Cosco, grazie allo sconto di pena, vive da uomo libero in provincia di Milano. 

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Una strada per Lea Garofalo a Pagliarelle (Crotone)


I due pare si siano incontrati a Pagliarelle, cosa stanno tramando? Cosa sta tramando insieme alla sua combriccola di malacarne? Sono pronti per la riunione del 29 di ogni mese tipica della 'ndrangheta? Vogliono affermare il loro potere, ma a prezzo di chi? Quindi i due di cosa avrebbero parlato? Chi altro ha incontrato Carlo Cosco? 

Voi siete come il Cerbero che nella mitologia greca era uno dei mostri che stava di guardia all’ingresso dell’Ade, il mondo degli inferi: un cane a tre teste, che simboleggiavano la distruzione del passato, del presente e del futuro incatenato da Ercole che lo riportò nell’Ade. Questo significa che le patrie galere sono sempre aperte per chi commette reati. 

Oltre alle nostre azioni quotidiane, abbiamo deciso di realizzare e donare una pietra della memoria dedicata a Lea Garofalo e chiederemo di posizionarla dove lei ha vissuto con sua figlia. Così i malacarne e la gente omertosa potrà godere del suo splendore e magari inciampare ogni volta che si girano dall’altra parte.

Adriana Colacicco e Gerardo Gatti

 

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