Campobasso, 5 maggio 2009.
Lea Garofalo subisce un tentativo di sequestro nel capoluogo molisano. La 'ndangheta tenta di mettere le mani sulla donna ribelle calabrese.
Per i magistrati di Campobasso, il sequestro di persona è finalizzato ad accertare il reale contenuto delle dichiarazioni fatte dalla donna durante il programma di protezione. Il mandante del sequestro, Carlo Cosco, durante l’azione di Sabatino si trova in Calabria, davanti alla scuola che frequenta la figlia di Marisa, la sorella di Lea.
Cosco si preoccupa e fa bene. Lea è una donna non adatta a lui. È una donna e una madre coraggio. Non ha paura e dichiara ai carabinieri: «…ritengo che l’individuo (Massimo Sabatino, nda) che si era presentato questa mattina qualificandosi come tecnico era certamente un sicario mandato senza ombra di dubbio da Cosco Carlo, il quale ha interesse di farmi ammazzare, perché in questo periodo è venuto a conoscenza che io sono al corrente del fatto che certamente lui ha preso parte all’omicidio di mio fratello Garofalo Floriano, avvenuto nel comune di Petilia Policastro, frazione di Pagliarelle, in data 7 giugno 2005. Considerato che sono stata sotto il programma di protezione per aver rivelato particolari utili ad attività di indagini probabilmente teme che io possa riferire fatti ritenuti utili alle competenti autorità giudiziarie. Mi riservo di riferire particolari utili circa la morte di mio fratello Floriano”.
Direttore WordNews.it -
Giornalista, iscritto all’OdG Molise.
Scrittore, sceneggiatore.
È nato a Isernia, nel 1979. In Molise ha lavorato con gran parte degli organi di informazione (carta stampata e televisione), dirigendo riviste periodiche di informazione, cultura e politica. Si dedica con passione, a livello nazionale, alla diffusione della Cultura della Legalità all’interno delle scuole.
- Nel 2012 ha pubblicato «Il Coraggio di dire No. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘ndrangheta» (Falco Ed., Cosenza);
- nel 2013 «Il Veleno del Molise. Trent’anni di omertà sui rifiuti tossici» (Falco Ed., Cosenza, vincitore del Premio Nazionale di Giornalismo ‘Ilaria Rambaldi’ 2014);
- nel 2014 «Testimoni di Giustizia. Uomini e donne che hanno sfidato le mafie» (Perrone Ed., Roma);
- nel 2018 «Il Coraggio di dire No. Lea Garofalo, la donna che sfidò la schifosa 'ndrangheta» (nuova versione aggiornata, Treditre Ed.);
- nel 2019 «Io ho denunciato. La drammatica vicenda di un testimone di giustizia italiano» (Romanzi Italiani, finalista del Premio Internazionale “Michelangelo Buonarrori”, 2019). Dal romanzo «Io ho denunciato. La drammatica vicenda di un testimone di giustizia», nel settembre del 2019, è stato tratto un corto e un medio-metraggio (CinemaSet, vincitore Premio Legalità, Fiumicino 2019).
È autore del soggetto e della sceneggiatura del corto e del medio-metraggio «Io ho denunciato. La drammatica vicenda di un testimone di giustizia italiano», 2019 (Premio Starlight international Cinema Award, 77^ Mostra del Cinema di Venezia, settembre 2020).
- Ha collaborato con Canal + per la realizzazione del documentario Mafia: la trahison des femmes, Speciàl Investigation (MagnetoPresse). Il documentario è andato in onda in Francia nel gennaio del 2014.
Premio Adriatico, «Un mare che unisce», Giornalista molisano dell’anno, Guardiagrele (Chieti), dicembre 2019.
Premio Valarioti-Impastato, Rosarno (RC), maggio 2022.
Premio Carlo Alberto Dalla Chiesa, San Pietro Apostolo (Catanzaro), agosto 2022.
-- paolodechiara.blog
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