«Ho fatto bene a denunciare?»

VITTIMA DI MAFIA. Le parole di Mario Bennardo sono drammatiche. Da tempo seguiamo la sua storia. Una vittima di mafia abbandonata dallo Stato.

«Ho fatto bene a denunciare?»

«Oggi penso e ripenso: ho fatto bene denunciare? Un artigiano come me si è ritrovato senza casa, senza negozio, senza lavoro, senza amici, senza parenti. Non è bello. Peggio  di un terremotato.»

Le parole di Mario Bennardo sono drammatiche. Da tempo seguiamo la sua storia. Una vittima di mafia abbandonata dallo Stato.

«Chiedere spesso la carità, perchè certe volte non posso pagare nemmeno le medicine, è brutto. Credetemi. E' ancora più brutto quando i media ti ignorano. Mi sento un malato di lebbra da evitare. Questo è il risultato della mia denuncia. L'unica persona che ho avuto veramente accanto, mio padre, è morto quasi quattordici mesi fa e si trova, vergognosamente, ancora in uno dei tanti depositi del Cimitero dei Rotoli di Palermo. Altra umiliazione. Ma questa è l'Italia?»

«Alle volte penso forse è meglio morire» ci dice Mario. «Nnostante sia l'unico artigiano in Sicilia che fa vedere dal vivo come si fanno a mano le statuette con l'argilla non ho lavoro. Certo il covid ha fatto la sua parte ma la mia è una situazione di anni. Cosi non posso continuare. Un uomo che ha dedicato la sua vita all'arte anche dopo tre infarti, si ritrova solo senza lavoro, senza futuro. Una tragedia. Ecco perchè nessuno denuncia. E' facile a dire denunciate. E' giusto, però poi sono tutti bravi a commemorare. Oggi mi ritrovo con dei debiti. Sono disposto a scambiare ciò che ho con cibo e altre cose che servono per la mia famiglia. E' cosi difficile aiutare una famiglia?»

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