Sanità pubblica: lo sfascio progettato è quasi completato

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». Ecco, fermiamoci al primo comma. Un articolo semplice, scritto bene, di facile comprensione. La salute è un diritto fondamentale per tutti. Le cure, per chi non se le può permettere, sono gratuite. Ecco cosa dice questo articolo. E cosa è successo in questi ultimi anni?      

Sanità pubblica: lo sfascio progettato è quasi completato

- Tanti Auguri cara e bella Costituzione

Abbiamo la Costituzione più bella del mondo. Ma a nessuno se ne fotte. Pochi la leggono e, quindi, non è nemmeno conosciuta.

Una Carta Costituzionale scritta con il sangue degli Antifascisti. Ed oggi abbiamo i fascisti al Governo (altro che su Marte). Non c'è alcuna volontà di metterla al centro di un dibattito: per farla leggere, per farla conoscere. Per farla applicare nella sua interezza. Ogni tanto qualche cazzaro vuole cambiarla. Ma tutto si ferma con inutili proclami riformisti. E con sonore bocciature referendarie.  

In questa Carta c'è scritto tutto. Giovani italiani (le vecchie generazioni sono state totalmente fallimentari) leggetela: un articolo al giorno, che vi costa. Con calma. Portatela con voi: nelle scuole, nelle piazze. Impossessatevi di questi articoli. E' la vostra arma più potente. Ci sono i nostri diritti e i nostri doveri.

Leggete l'articolo 32. Imparatelo a memoria.

"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti".

Ecco, fermiamoci al primo comma. Un articolo semplice, scritto bene, di facile comprensione. La salute è un diritto fondamentale per tutti. Le cure, per chi non se le può permettere, sono gratuite. Ecco cosa dice questo articolo.

E cosa è successo in questi ultimi anni?      

Abbiamo delegato personaggi indegni, pericolosi e incompetenti. Sono stati scelti, portati (con i loro santini orrendi) nelle cabine elettorali e votati. Liberamente. Hanno gestito malamente le nostre vite. Ed hanno distrutto - nel silenzio generale - i nostri diritti. E noi siamo rimasti nelle nostre case, in silenzio. Piano piano hanno sottratto servizi essenziali, hanno chiuso reparti. Con la scusa del debito pubblico hanno chiuso interi ospedali. Hanno creato, per poi distruggerlo, un nuovo sistema aziendale: ma la salute non potà mai essere una merce. I soldi nostri, i soldi pubblici sono stati magicamente trasferiti nella sanità privata.

Hanno fatto tutto quello hanno voluto. Maledetti. 

E noi sempre nelle nostre case. Le piazze le abbiamo abbandonate o lasciate a qualche idiota di turno. Ed ora ci stanno presentando il conto finale. Non contenti di aver riempito le tasche dei privati (che se ne fottono della salute e degli indigenti) hanno - prendendoci pure per il culo - dato l'ultimo colpo mortale. Ci hanno fatto credere che il problema è la sanità pubblica. Hanno imbastito i loro ragionamenti puerili sul mal funzionamento del pubblico e sulla efficienza del privato: più bello, più serio, più pulito. Tutte cazzate.

Ed ora?

Da qualche tempo ci stanno invadendo con questi nuovi spot pubblicitari: è tutto pronto per le assicurazioni. Il sistema si è americanizzato. L'articolo 32 lo hanno buttato nel cesso

Chi avrà i soldi e si potrà permettere l'assicurazione si garantirà le cure. Chi non potrà farlo, creperà.

Ma ancora non è detta l'ultima parola: dipende da noi. E le piazza sono ancora vuote. Riempiamole. Riprendiamoci i nostri diritti costituzionali.    

p.s.: dovevamo diventare tutti più buoni dopo la pandemia. Siamo diventati più stronzi.

 

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