Gli occhi di Kiev

Una immagine nitida quella degli occhi di Kiev che vedono la barbarie della guerra. La poesia come sguardo profondo sulla guerra che fagocita la pace a cui dovrebbe tendere sempre l'umanità.

Gli occhi di Kiev

Gli occhi di Kiev appaiono distratti,

privi di luce in questa notte lunga.

 

 Le urla si mescolano al boato degli spari

e piangono lacrime di fuoco,

gli stessi occhi di quel bambino

azzurri come il mare

quando improvvisa le sue onde.

 

Ora il mare tempestoso 

si fa strada negli occhi di Kiev,

nello scorcio isolato dei pensieri cupi,

sordi alla resurrezione delle anime, 

pronti alla morte eterna.

Piangeranno ancora gli occhi di Kiev

fino a quando il mondo non riuscirà

 a cullare la speranza nelle mani

di chi dovrebbe fermare

quel rumore assordante

che implora di essere spento.

 

Piangono gli occhi di Kiev,

le lacrime arrivano fino al Mar Nero,

sfiorano Odessa per tuffarsi in quel mare.

 

Da Leopoli ad Odessa non c’è pace,

e gli occhi di Kiev lo sanno.

 

E noi qui a guardare.

 

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