Somma Vesuviana, i pregiudicati del parco Fiordaliso e i figli dei condannati per camorra hanno il loro candidato?

Elezioni amministrative del 12 giugno. Continua la nostra inchiesta sui candidati e sui parenti di primo grado di condannati per reati di camorra. Precisiamo che i candidati sono soggetti incensurati. Ad oggi, nonostante anche gli articoli pubblicati, i candidati - a pochi giorni dalle elezioni - non prendono le distanze, non parlano di legalità e contrasto alla criminalità.

Somma Vesuviana, i pregiudicati del parco Fiordaliso e i figli dei condannati per camorra hanno il loro candidato?
Enrico La Vecchia, condannato per associazione mafiosa e spaccio di droga

La storia ci racconta che, in passato, ci sono state delle situazioni dove la democrazia è stata messa in pericolo e il diritto al voto libero è stato compromesso. In alcune indagini della Procura di Nola abbiamo appreso come alcuni candidati nel 2017 promettevano posti di lavoro, facevano regali costosi. Ma questa, diciamo, è storia passata.

Oggi a Somma Vesuviana ci sono due candidati alla carica di Sindaco: il primo cittadino uscente Salvatore Di Sarno ed il suo competitor Giuseppe Bianco.

Molte sono le liste con nomi conosciuti, soggetti che da anni siedono nei banchi del consiglio comunale di Somma e anche qualche ex assessore. Poi ci sono le new entry che hanno deciso di candidarsi. Ci sono anche i cosiddetti figli d'arte o sorelle d'arte che, con una strategia politica, sostituiscono qualche familiare.

Ma i pregiudicati hanno il loro candidato? In questa campagna elettorale stiamo registrando di tutto e molte cose le abbiamo già ampiamente pubblicate.

Il santino elettorale

Troviamo tra i più attivi divulgatori il figlio di Enrico La Vecchia (quest'ultimo già pregiudicato e condannato per reati di spaccio ed associazione mafiosa, legato al clan De Bernardo che ha visto uccidere un suo affiliato proprio nel parco Fiordaliso, dove in "onore" dei pregiudicati uccisi sono stare realizzate delle capelle votive abusive).

Ma perchè i parenti dei pregiudicati si mettono pubblicamente in mostra? 

Forse perchè i pregiudicati del parco Fiordaliso sono stanchi di dare i voti e, in questa tornata elettorale, vogliono dimostrare la loro potenza elettorale? Il Parco, lo ribadiamo ancora una volta, è un luogo dove da anni il degrado è la regola, dove le residenze - spesso - sono fittizie e dove uno Stato distratto ha dato l'occasione ai clan di fortificare le loro basi criminali.
Oltre al degrado e gli abusi, il parco Fiordaliso è una delle più attive piazze di spaccio a Somma Vesuviana, una fortezza dove sono state rinvenute armi e droga, dove oggi è egemone il clan Mazzarella e il clan De Bernardo che hanno preso il controllo dopo gli arresti dei fratelli Ioia legati al clan D’Avino del suo capo promotore Giovanni D'Avino alias o Bersagliere (nella foto in basso) e i clan dei Quartieri Spagnoli a Napoli.


 

Ma chi è la candidata che viene pubblicizzata sulla pagina Facebook di Roberto La Vecchia (non pregiudicato), figlio di Enrico La Vecchia condannato per camorra  e sodale al clan De Bernardo?

I candidati sono due: un Assessore uscente ed un volto nuovo della politica ma legata da una parentela con un condannato per camorra ed omicidio Eugenio D'Atri, reo confesso del duplice omicidio di due innocenti che gestivano una sala scommesse proprio in prossimità del parco Fiordaliso. Eugenio D'Atri, oggi condannato all'ergastolo, non è stato ammesso quale collaboratore di giustizia dalla DDA.

Noi lo specifichiamo sempre: sia l'architetto Esposito che la Signora Grumiro, cognata di D'Atri, sono incensurati. Ma la nostra domanda è doverosa: perché i parenti dei pregiudicati fanno campagna elettorale per questi due candidati e per il Sindaco Di Sarno?

In una democrazia è lecito porre questi quesiti?

Il nostro compito è quello di informare e porre quesiti. E lo stiamo facendo.

L'assessore Esposito, ph fonte ilmediano.it

Abbiamo contattato l'architetto Salvatore Esposito per raccogliere il suo punto di vista. «Non rilascio nessuna dichiarazione». Abbiamo insistito sull'abbinata elettorale (Grumiro): «Quello che so io riguarda me. Se lo sai lei... Non devo dare spiegazioni a lei, sicuramente». Ma l'assessore prende posizione sulla camorra? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui: «L'ho sempre presa ed è un fatto che appartiene a me e alla mia storia». Ma questa scelta di candidare una parente di Eugenio D'Atri (nella foto in basso)? «Senta, ho detto già. Non le devo nessuna spiegazione.»

 

Questi due candidati rientrano nella lista che vede referente politico Emilio Francesco Borrelli, consigliere regionale della Campania, un politico combattivo che lotta ogni giorno contro le illegalità, contro i parcheggiatori abusivi, contro la delinquenza e contro la camorra. Tanto da essere stato più volte minacciato ed aggredito. Il consigliere regionale è a conoscenza di tale situazione?

Abbiamo ripetutamente contattato Borrelli, non siamo stati fortunati. La nostra testata è disponibile a raccogliere il suo punto di vista. 

Sappiamo che il consigliere regionale Emilio Francesco Borrelli è a conoscenza del fenomeno abusivismo a Somma Vesuviana una terra dove c'è una speculazione edilizia incontrollata che distrugge il territorio, dove ci sono ville in pieno Parco nazionale del Vesuvio che appartengono a familiari di noti politici locali, costruite senza alcuna autorizzazione. E mai nessuno ha accertato gli abusi.

 

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