La salute è stata trasformata in una merce
IL PUNTO DI VISTA DEL DOTT. PASTORE. «E' normale concedere convenzioni, quindi denaro pubblico, ad una struttura di cui non si conoscono gli azionisti che ne fanno parte?»
redazione
Feb 12, 2022 11:54
Giunge notizia che entro il 4 marzo i Gemelli Molise saranno ceduti per il 90% ad un fondo svizzero per 33 milioni di euro. I Gemelli Molise è una SpA che nasce dalla trasformazione della Fondazione Cattolica. In pratica da una Fondazione, che non dovrebbe avere scopo di lucro, è nata una società per azioni che ha finalità di lucro, che vende questa struttura ad un fondo finanziario svizzero i cui azionisti sono anonimi.
Quando fu costruita la Cattolica, su un terreno comunale acquistato, sembra, per 400mila euro attuali, il pubblico ha messo i soldi per l'edificio e per le attrezzature. Si sono date convenzioni pubbliche, pagate a piè di lista, in alcuni periodi storici aumentate del 10% rispetto alle stesse fatte negli ospedali, per permetterle di operare. Una struttura che teoricamente doveva servire 4 milioni di abitanti, cosa impossibile tenendo conto che è circondata da altre strutture che offrono gli stessi servizi, è nata ed è vissuta con denaro pubblico ed ha contribuito, insieme ad altre strutture private convenzionate, a distruggere il sistema sanitario molisano deviando verso se gran parte dei fondi pubblici.
Quindi, come spesso succede in Italia, abbiamo un privato che cannabilizza sul pubblico, non rischiando con propri capitali, ne ricava interessi e lascia le macerie residue alla collettività. Se una società finanziaria svizzera, con azionisti anonimi, acquista per 33 milioni di euro i Gemelli SpA, certamente lo fa per trarne profitto.
Su quale merce si fa profitto in questo caso? Sulla gestione della salute.
Quindi, possiamo tranquillamente affermare che la salute è una merce da cui trarre profitto.
Mi chiedo ancora: è normale concedere convenzioni, quindi denaro pubblico, ad una struttura di cui non si conoscono gli azionisti che ne fanno parte?
Ai posteri l'ardua sentenza...
Lucio Pastore, primario PS Isernia
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