Premio Nazionale Lea Garofalo, tutto pronto per la tre giorni di eventi in Calabria

PRIMA EDIZIONE 2022. Ideata ed organizzata da Dioghenes APS, con il contributo della testata giornalistica nazionale WordNews.it (in partnership con l’Ufficio Stampa Nazionale Lo Scriptorium e Romanzi Italiani).

Premio Nazionale Lea Garofalo, tutto pronto per la tre giorni di eventi in Calabria

L’Associazione Antimafie e Antiusura Dioghenes APS vuole tenere viva la memoria nei confronti di Lea Garofalo, la fimmina massacrata e bruciata in un bidone dalla mafia calabrese a Milano il 24 novembre del 2009, attraverso il coinvolgimento attivo degli Studenti delle scuole italiane e con l’individuazione di personalità (“Testimoni” del nostro tempo) che si sono distinte tramite la loro professione e il loro impegno, dando un serio contributo alla lotta alle mafie e al contrasto della mentalità mafiosa.

Con il PREMIO NAZIONALE dedicato a LEA GAROFALO, si intendono valorizzare, attraverso le competenze delle scuole italiane, i temi legati alla educazione alla legalità, alla inclusione sociale e culturale. Senza dimenticare le azioni di donne e uomini che, nel silenzio generale, contribuiscono con azioni concrete ad una forma di resistenza attiva. Il coraggio e la passione rendono ancora viva questa battaglia. Da vincere.

Per questa ragione verranno premiate le opere realizzate dagli Studenti e saranno individuati i “Testimoni” del nostro tempo.

 

La I edizione del PREMIO, ideata ed organizzata da Dioghenes APS, con il contributo della testata giornalistica nazionale WordNews.it (in partnership con l’Ufficio Stampa Nazionale Lo Scriptorium e Romanzi Italiani), ha come finalità la diffusione della storia di Lea Garofalo nelle scuole e nei territori calabresi. Soprattutto per non dimenticare le tante storie di donne e uomini che hanno avuto la forza e il coraggio di contrastare le mafie.

 

In un Paese strano, senza memoria, è fondamentale ricordare anche con un Premio, quindi ogni anno, una donna che è stata massacrata dalla schifosa ‘ndrangheta. Gli errori commessi in passato non devono essere più ripetuti. Questa donna calabrese è stata stritolata dalla violenza criminale della mafia calabrese ma è stata anche abbandonata da uno Stato poco attento a tutelare i suoi cittadini. E le scuse ancora non sono arrivate. La testimone di giustizia compare ancora negli elenchi dei collaboratori di giustizia. Una vergogna di Stato. 

Lea Garofalo è stata abbandonata ed isolata da tutti. In vita. Solo dopo la morte ha ottenuto rispetto e credibilità. Nel Paese “orribilmente sporco” bisogna aspettare la morte per diventare credibili. Tutto ciò non deve più accadere. Le persone vanno tutelate quando sono vive.

Non basta, poi, ricordarle sulle bandiere e sui prodotti alimentari.

Basta con questa inutile e dannosa ipocrisia italiota.   

Il Premio dedicato alla sua memoria è necessario per rinnovare la memoria e per coltivarla ma, soprattutto, per spazzare via una mentalità mafiosa presente ovunque, non solo nei territori dove questi farabutti hanno ancora il bastone del comando.

 

Paolo De Chiara, Presidente Dioghenes APS, Ass. ANTIMAFIE e ANTIUSURA

 

L’evento è organizzato da Dioghenes APS – Associazione Antimafie e Antiusura, con la partnership di WordNews.it, Romanzi Italiani, Lo Scriptorium, Bonfirraro Editore e Progetto di Vita.

Evento patrocinato dalla Provincia di Crotone e dal Comune di Petilia Policastro. 

 

 

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