LEA GAROFALO, ecco il Bando della 1^ edizione del Premio Nazionale

BANDO DI PARTECIPAZIONE. Questo è il tema della I edizione: “La storia di Lea Garofalo (una donna, una madre, una calabrese tenace) nel trentennale delle stragi di mafia”.

LEA GAROFALO, ecco il Bando della 1^ edizione del Premio Nazionale

Sulla coltre del tuo cordoglio

Oltre il limite del cielo

Voliamo insieme

In sottofondo la tua risata catartica

Così, lungo la strada scura

Ci rialzeremo l'una per l'altra

Ti penso, Lea

Marisa Garofalo, Presidente di Giuria PREMIO NAZIONALE LEA GAROFALO

 

In un Paese strano, senza memoria, è fondamentale ricordare anche con un Premio, quindi ogni anno, una donna che è stata massacrata dalla schifosa ‘ndrangheta. Gli errori commessi in passato non devono essere più ripetuti. Questa donna calabrese è stata stritolata dalla violenza criminale della mafia calabrese ma è stata anche abbandonata da uno Stato poco attento a tutelare i suoi cittadini. E le scuse ancora non sono arrivate. La testimone di giustizia compare ancora negli elenchi dei collaboratori di giustizia. Una vergogna di Stato.  

Lea Garofalo è stata abbandonata ed isolata da tutti. In vita. Solo dopo la morte ha ottenuto rispetto e credibilità. Nel Paese “orribilmente sporco” bisogna aspettare la morte per diventare credibili. Tutto ciò non deve più accadere. Le persone vanno tutelate quando sono vive.

Non basta, poi, ricordarle sulle bandiere e sui prodotti alimentari.

Basta con questa inutile e dannosa ipocrisia italiota.    

Il Premio dedicato alla sua memoria è necessario per rinnovare la memoria e per coltivarla ma, soprattutto, per spazzare via una mentalità mafiosa presente ovunque, non solo nei territori dove questi farabutti hanno ancora il bastone del comando.

Paolo De Chiara, Presidente Dioghenes APS, Ass. ANTIMAFIE e ANTIUSURA

 

Lea, una donna che ha saputo ribellarsi alla ‘ndrangheta pagando con la vita, è esempio di coraggio. Da Testimone di giustizia non posso non puntare il dito su chi avrebbe dovuto proteggerla e, come già accaduto, non ha fatto nulla. Lasciandola come un bersaglio di una vendetta già annunciata. Vendetta consumata per mano criminale.

Una donna, che dopo essersi ribellata, ha “collaborato” con la giustizia ma senza essere stata mai una delinquente. Non ha barattato la sua “collaborazione” con gli organi inquirenti. Cosa che, invece, i collaboratori di giustizia fanno, assicurandosi protezione e sconti di pena.

Una protezione che non è mai stata data a Lea, rimasta sempre abbandonata a sé stessa. A volte umiliata e offesa da chi avrebbe dovuta proteggerla. Ha trovato la morte. Uccisa da chi l’ha voluta punire e zittire per sempre, lanciando un messaggio criminale: “chi si ribella e denuncia deve morire”. Se avesse trovato la giusta protezione e il giusto appoggio, oggi, Lea sarebbe tra di noi a gridare che la ‘ndrangheta fa schifo. Questa donna è una eroina ma anche una vittima di un sistema di protezione che negli anni ha distrutto molte vite. Bisogna ricordare Lea ogni giorno perché la sua morte non resti un sacrificio invano, perché chi l’ha abbondonata venga allontanato per sempre dal Servizio centrale di protezione. Un Sistema che infligge sui Testimoni continue pressioni psicologiche e vessazioni. Tutto questo è accaduto anche a Lea. Molti hanno definito il Programma una tortura e solo chi è stato inserito nello Speciale programma di protezione può documentare ciò che accade. In molti hanno paura di parlare.

Ricordare Lea Garofalo con un Premio alla memoria è voler gridare a tutti i colpevoli e i collusi che, anche se è stata barbaramente uccisa, il suo pensiero di libertà e di contrasto alla ‘ndrangheta continuerà per sempre. Lea è un esempio non solo per la Calabria ma per tutta la Nazione.

Gennaro Ciliberto, Presidente Onorario Dioghenes APS, Ass. ANTIMAFIE e ANTIUSURA

Premessa

Lea ha conosciuto la ‘ndrangheta da vicino: come tante donne, ha subìto la violenza brutale della mafia calabrese. Ha denunciato quello che ha visto, quello che ha sentito: una lunga serie di omicidi, droga, usura, minacce, violenze di ogni tipo. Ha raccontato la ‘ndrangheta che uccide, che fa affari. Che fa schifo!

È stata uccisa perché si è contrapposta alla cultura mafiosa, che non perdona il tradimento del “codice mafioso” – soprattutto - di una fimmina. A 36 anni è stata rapita a Milano per ordine del suo ex compagno, dopo un precedente tentativo di sequestro in Molise, a Campobasso. L’hanno brutalmente interrogata, malmenata e poi assassinata

 

La sua colpa? Voler cambiare vita insieme a Denise. Per la figlia si è messa contro il convivente, i parenti, il fratello Floriano. Rincorreva una nuova vita: senza minacce, senza intimidazioni, senza aggressioni. Non c’è stato il tempo. La reazione animalesca è arrivata e nessuno ha saputo offrirle aiuto.

Le mafie, sino ad oggi, hanno ucciso più di 150 donne. Solo grazie alle fimmine è possibile immaginare un futuro diverso per questo Paese, un futuro senza il puzzo opprimente di queste organizzazioni criminali, che possono tutto per la loro immensa potenza economica e militare. Per i loro legami secolari con la politica e le Istituzioni. Ma con Lea e con Denise non hanno potuto nulla. Gli assassini sono stati condannati all’ergastolo. Al carcere a vita. Il clan Cosco è stato distrutto da due donne, che hanno avuto la forza e il coraggio di dire No.

Lea in vita si è sentita «una giovane madre disperata», stanca di chiedere aiuto, di chiedere protezione. Nessuno, come in tante altre occasioni, ha mai chiesto scusa. Nessuno ha mai telefonato alla madre di Lea, la signora Santina. Il suo memoriale è stato pubblicato solo dopo la sua morte. In questo strano Paese succede sempre tutto dopo. 

 

Mail: premionazionaleleagarofalo@gmail.com

 

IL PREMIO NAZIONALE

 

L’Associazione Antimafie e Antiusura Dioghenes APS vuole tenere viva la memoria nei confronti di Lea Garofalo, la fimmina massacrata e bruciata in un bidone dalla mafia calabrese a Milano il 24 novembre del 2009, attraverso il coinvolgimento degli studenti delle scuole italiane (di ogni ordine e grado) e con l’individuazione di personalità (“Testimoni” del nostro tempo) che si sono distinti tramite la loro professione e il loro impegno, dando un serio contributo alla lotta alle mafie e al contrasto della mentalità mafiosa.

 

Con il PREMIO NAZIONALE dedicato a Lea Garofalo, si intende valorizzare, attraverso le competenze delle scuole italiane, i temi legati alla educazione alla legalità, alla inclusione sociale e culturale.  

Senza dimenticare le azioni di donne e uomini che, nel silenzio generale, contribuiscono con azioni concrete ad una forma di resistenza attiva. Il coraggio e la passione rendono ancora viva questa battaglia da vincere. A tutti i costi.

Per questa ragione verranno premiate le opere realizzate dagli Studenti e saranno individuati i “Testimoni” del nostro tempo.

 

La I edizione del PREMIO, ideata ed organizzata da Dioghenes APS, con il contributo della testata giornalistica nazionale WordNews.it (in partnership con l’Ufficio Stampa Nazionale Lo Scriptorium e Romanzi Italiani), ha come finalità la diffusione della storia di Lea Garofalo nelle scuole e nei territori italiani.

Mail: premionazionaleleagarofalo@gmail.com

BANDO DI PARTECIPAZIONE

 

Art. 1 - Finalità

È indetta la prima edizione del PREMIO NAZIONALE LEA GAROFALO per mantenere viva la memoria e l’impegno verso le donne e gli uomini che hanno dato lustro al nostro Paese (perdendo la vita nell’indifferenza generale) sulle tematiche legate alla lotta alle mafie: per sollecitare la società civile in questa battaglia di civiltà, per promuovere l’impegno sociale e civile; per diffondere la cultura della legalità, il rispetto dei valori costituzionali, della giustizia sociale attraverso collaborazioni con le scuole di ogni ordine e grado, le Università, le associazioni impegnate per costruire uno spirito critico, attraverso l’impegno culturale, politico e sociale, con l’obiettivo di diffondere la Cultura della Legalità e, quindi, il rispetto delle regole.   

La premessa è parte integrante del presente bando.

 

Art. 2 - Destinatari

  • I “Testimoni” del nostro tempo: le donne e gli uomini che si sono distinti.

La giura, presieduta da Marisa Garofalo, individuerà i “Testimoni” del nostro tempo impegnati quotidianamente nel contrasto alle mafie e alla cultura mafiosa. Il riconoscimento è riservato a tutte quelle personalità italiane che si sono distinte negli ambiti più disparati (mondo delle professioni, cultura, spettacolo, sport), che hanno offerto un’azione d’impegno, di coerenza e di coraggio contro le ingiustizie, per la difesa e per la promozione dei valori di Libertà, di Democrazia e di Legalità.

 

  • Studenti:

Il concorso (per la prima edizione) si rivolge agli studenti delle scuole calabresi di ogni ordine e grado. Sono ammessi, “FUORI CONCORSO” (esclusivamente per la prima edizione), anche gli elaborati degli Studenti degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado che giungeranno da fuori Regione. Dalla seconda edizione (novembre 2023) il seguente Bando sarà esteso a livello nazionale, anche con l’istituzione di una BORSA DI STUDIO per i giovani laureati (saranno premiate le Tesi di Laurea che approfondiranno e svilupperanno la tematica individuata).

   

 

Per la I Edizione i destinatari sono chiamati a esprimersi sulla seguente tematica:

“La storia di Lea Garofalo (una donna, una madre, una calabrese tenace) nel trentennale delle stragi di mafia”

 

 

Art. 3 - Tipologia degli elaborati ammessi al concorso

I destinatari del presente Bando di Concorso potranno presentare lavori individuali, di gruppo, di classe o di più classi. Ogni Istituto scolastico potrà partecipare con un numero massimo di elaborati pari a quattro e con opere inedite, realizzate esclusivamente per il presente Premio.

 

La partecipazione al Concorso prevede la realizzazione di lavori a scelta tra una delle seguenti tipologie, frutto di una riflessione con gli insegnanti:

  • ELABORATO SCRITTO (lunghezza massima tre cartelle dattiloscritte, car. 14);
  • FUMETTO (min. tre vignette in sequenza nella stessa tavola, formato A4 in pdf);
  • DIPINTO (tecnica a piacere, dim. max. 24x30);
  • VIDEO/INTERVISTA (durata max. 10 minuti, in formato .MP4/AVI);
  • VIDEO CLIP MUSICALE (durata max. 5 minuti, in formato .MP4/AVI);
  • CORTOMETRAGGIO (durata max. 15 minuti, in formato .MP4/AVI).

 

L’elaborato scritto è da intendersi esclusivamente per lo Studente che parteciperà in forma individuale. In tutti gli altri casi le opere potranno essere realizzate sia dal singolo e sia da un gruppo di studenti (anche di classi diverse).

Per i dipinti: inviare le foto dell’elaborato alla seguente mail: premionazionaleleagarofalo@gmail.com entro la data di scadenza (24 ottobre 2022) e spedire a mezzo posta prioritaria (entro il 15 novembre 2022) al seguente indirizzo: Segreteria Premio, via Ugo Bartolomei, 23 – 00136 Roma.  

 

Art. 4 - Modalità di partecipazione

Per la partecipazione al PREMIO NAZIONALE LEA GAROFALO – prima edizione - è richiesta l’iscrizione mediante la sottoscrizione autografa e invio dei modelli A (Scheda di partecipazione), B (Liberatoria) e C (Scheda sintetica del progetto) allegati al presente Bando e delle opere per le quali si richiede l’ammissione, da inviarsi entro e non oltre il 24 ottobre 2022.

La documentazione dovrà pervenire entro la scadenza stabilita (farà fede la data dell’invio) tramite posta elettronica all’indirizzo: premionazionaleleagarofalo@gmail.com

 

Art. 5 - Commissione giudicatrice e criteri di selezione

Gli elaborati presentati nei termini stabiliti verranno valutati da una Giuria, composta da personalità rappresentative impegnate nello sviluppo della cultura della legalità, esperti di letteratura, fotografia, giornalismo, personalità rappresentative del mondo della cultura in generale.

La Giuria selezionerà a proprio insindacabile giudizio i migliori elaboratori sulla base dei seguenti elementi:

1. Innovazione e originalità dell’idea progettuale;

2. Coerenza dell’idea progettuale con la tematica prevista dal seguente bando;

3. Grado di coinvolgimento e capacità di aggregazione di più soggetti;

4. Qualità complessiva dell’opera;

I risultati della selezione (e tutte le informazioni inerenti il presente bando) saranno pubblicate sul sito www.dioghenesaps.it e comunicati ai referenti indicati nella modulistica.

 

Art. 6 - Premiazione itinerante

In occasione della cerimonia di premiazione, che avrà luogo il giorno 24 novembre di ogni anno e in città diverse per ogni edizione, i vincitori saranno invitati al ritiro del PREMIO, della TARGA e dell’ATTESTATO con i nominativi dei vincitori e degli istituti scolastici di appartenenza.

 

Art. 7 – Premi, Targhe, Attestati

  • I “Testimoni” del nostro tempo, individuati dalla Giuria, riceveranno il PREMIO NAZIONALE intitolato a Lea Garofalo, insieme ad un omaggio offerto da Dioghenes APS.

 

  • Agli elaborati degli Studenti degli Istituti calabresi (solo per la prima edizione), scelti ad insindacabile giudizio della Giuria, sarà assegnata una TARGA commemorativa, insieme ad un omaggio offerto da Dioghenes APS. Ai restanti sarà conferito un ATTESTATO di partecipazione.

 

  • A tutti gli elaborati “FUORI CONCORSO” degli Studenti degli Istituti scolastici di fuori regione (esclusivamente per la prima edizione) sarà conferito un ATTESTATO di partecipazione.

 

Art. 8 – Cerimonia di Premiazione

La Cerimonia di Premiazione, che chiuderà gli eventi programmati della prima edizione (22 e 23 novembre), si terrà a Petilia Policastro (Crotone), presso la Biblioteca comunale (via Mercato) il giorno 24 novembre 2022.

 

Il PREMIO NAZIONALE LEA GAROFALO (riservato ai “Testimoni” del nostro tempo), le Menzioni Speciali e le Targhe commemorative (riservate agli studenti calabresi), saranno consegnate durante la Cerimonia finale (24 novembre 2022). 

 

Gli Attestati (per le opere “fuori concorso”, esclusivamente per la prima edizione, degli studenti di fuori regione) saranno consegnati durante la Cerimonia finale o, in alternativa (per problemi di qualsiasi genere), recapitati dai rappresentanti dell’Associazione Dioghenes Aps, con la partecipazione del Presidente di Giuria, durante una manifestazione organizzata e programmata presso l’Istituto scolastico.          

 

Art 9 - Restituzione dei materiali

I materiali spediti non verranno restituiti ed entreranno a far parte dell’archivio di Dioghenes APS, catalogati e resi disponibili per la consultazione e lo studio, raccolti in opere e volumi per la diffusione delle finalità educative e scientifiche dell’Associazione.  

 

Art. 10 - Documentazione richiesta

Non saranno ammesse alla selezione le opere iscritte mediante modulistica difforme dagli originali.

 

Art. 11 - Trattamento dati

I dati personali dei partecipanti saranno trattati ai sensi del D.lgs. 196/2003 come modificato dal D.lgs. 101/2018 e ai sensi del Regolamento UE 2016/679.

Il responsabile dei dati è Dioghenese APS – Associazione Antimafie e Antiusura, rappresentata in questo ambito dal segretario.

 

Art. 12 - Norme finali

I partecipanti devono dichiarare di essere titolari di tutti i diritti di utilizzazione dell’opera presentata, nessuno escluso, e che i contenuti della medesima non violano le leggi e non sono di carattere diffamatorio, razziale o discriminatorio.

L’Associazione Dioghenes APS declina ogni responsabilità in merito al contenuto degli elaborati.

I partecipanti accettano che l’Associazione Dioghenes APS utilizzi il materiale inviato per finalità culturali quali:

- realizzazione di filmati relativi alla giornata di premiazione;

- realizzazione di programmi divulgativi e didattici su canali TV;

- pubblicazioni cartacee;

- realizzazioni di opere e volumi;

- manifestazioni ed eventi a scopo artistico, didattico e divulgativo;

- streaming gratuito e pubblicazione sul sito ufficiale dell’Associazione

www.dioghenesaps.it e/o siti collegati (canali social) e per ogni altro uso consentito dalla legge senza che nulla sia dovuto all’autore, pur garantendone la citazione.

 

Mail: premionazionaleleagarofalo@gmail.com

 


La Giuria è presieduta da Marisa Garofalo.

Il Comitato è composto dai Giurati: Paolo De Chiara (Presidente Dioghenes APS), Gennaro Ciliberto (Presidente onorario Dioghenes APS), Simone Saporito (Sindaco Comune Petilia Policastro), Daniele Ventura (Responsabile Sud e Isole Associazione Dioghenes APS) e Massimiliano Travaglini (Agende Rosse “Falcone e Borsellino” Abruzzo-Chieti).

 

 

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