ARRESTO MESSINA DENARO: le nostre interviste

PUNTI DI VISTA DIVERSI. Nella settimana di annunci festanti abbiamo cercato di raccogliere dei punti di vista differenti. L'omologazione ed il pensiero dominante non servono per avere un punto di vista diverso. Sull'arresto di Matteo Messina Denaro restano forti dubbi. Noi continueremo a realizzare delle interviste per cercare di comprendere il pensiero di chi la pensa diversamente. Soprattutto nel Paese pieno di misteri (poco misteriosi).

ARRESTO MESSINA DENARO: le nostre interviste

«La lotta alla mafia deve essere una cosa seria, una priorità nell’agenda politica italiana. Mi batterò fino alla fine per fare in modo che tutti coloro i quali si sono macchiati di reati di mafia paghino fino all'ultimo dei loro giorni. Non esistono sconti. Nessuna resa può essere barattata con situazioni del genere.»

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«Questo Paese dovrebbe processare sé stesso. Grazie a queste connivenze è morto mio padre e sono morti giornalisti, poliziotti, carabinieri, magistrati. Se non siamo pronti a questo evitiamo di batterci il petto e di piangere le vittime di mafia. Non possiamo continuare a stare con due piedi in cento scarpe.»

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«Ci sono accordi politici. Lo abbiamo ascoltato tutti Baiardo». Qualcuno ha anche detto che la mafia è stata sconfitta: «Sono tutte cazzate».

- «L'arresto di Messina Denaro è una sceneggiata»

«Potrebbe ripetersi. Potrebbero cominciare a vendicarsi, come ha fatto Riina. Se non escono dal carcere temo possa succedere qualcosa di brutto, perché questi si vendicano. Non solo soli, fuori hanno ancora tutto il clan.»

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SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

TERZA PARTE. Borsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»