Ma era ancora il Capo di Cosa nostra?

ANNO NUOVO, STORIE VECCHIE... Arrestato Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza di Stato. E' inziato il nuovo show? A trent'anni dall'arresto di Totò Riina arriva quello della Primula Rossa di Cosa nostra. Cosa sapremo tra qualche anno? Quali accordi ci sono dietro questo evento mediatico? Ma questo pezzo di merda era ancora il capo della mafia siciliana? Resta la presenza, costante, dei Ros. Un dato storico che fa "storcere il naso".

Ma era ancora il Capo di Cosa nostra?

«I mafiosi stanno in parlamento, i mafiosi sono ministri, i mafiosi sono quelli che stanno ai vertici della Nazione».

Pippo Fava

 

Il giorno dell'arresto è arrivato. Il nuovo show è appena iniziato. Il latitante Matteo Messina Denaro è stato, finalmente, catturato. Dopo 30 anni di delitti, omicidi, accordi, affari. Quasi in diretta la notizia ha invaso gli organi di informazione, i social, le chat di WhatsApp. Dalla clinica privata di Palermo si esulta e si gioisce. Attestati di stima al Governo, alle forze dell'ordine, alla magistratura. Oggi sono tutti bravi e belli!

Ma proprio nessuno sapeva cosa faceva e dove viveva il latitante? 

Lo chiamano l'ultimo padrino di Cosa nostra. Era un vecchio malato. Figlio di mafioso, ha fatto la bella vita. Indisturbato e rispettato. Il suo nome torna spesso con le stragi, con gli omicidi eccellenti di questo Paese. Ora è in mano allo Stato. 

Lo stesso Stato che ha sempre portato avanti trattative con le mafie e, soprattutto, con Cosa nostra.

Anche se qualcuno, ancora oggi, continua a negare l'esistenza dell'ultima (o penultima) trattativa. Quella condotta prima da Ciancimino e poi da Dell'Utri, il fondatore di un partito politico di governo. 

Totò Riina venne arrestato o consegnato? E Bernando Provenzano? I loro arresti come sono scaturiti? Dopo anni abbiamo compreso le manovre occulte che si nascondono dietro gli arresti eccellenti dei mafiosi. Il copione è sempre lo stesso. 

Riina era diventato troppo pericoloso (per Cosa nostra). Provenzano, dopo il mancato arresto (si poteva evitare la morte di Luigi Ilardo e di Attilio Manca), venne consegnato perchè vecchio, malato e pericoloso. Stava per collaborare?

Per approfondimenti:

«Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Senso di rabbia ed indignazione

- C'è un patto tra Stato e mafia? Per l'On. Aiello: «Non si vogliono guastare gli equilibri»

Attilio Manca doveva morire. Provenzano verrà arrestato solo nel 2006 (in una masseria a Corleone). Uno show organizzato per dire alla massa: noi siamo contro la mafia e arrestiamo i mafiosi. Solo puttanate. 

https://www.wordnews.it/il-caso-manca

 

Vecchio e malato è anche questo pezzo di merda di Matteo Messina Denaro. E' stato sostituito? Da chi? Chi è il nuovo Capo di Cosa nostra? Ma "Iddu" era ancora il capo indiscusso? Perchè l'arresto è scattato solo ora? Chi ha protetto la sua latitanza? 

L'ipocrisia italiota continua. Tra misteri che non sono affatto misteriosi. Oggi sono tutti contenti per questo arresto. Tutti sono bravi: governo, forze dell'ordine, magistrati. E i Ros (che ritroviamo in molte circostanze poco chiare della storia della mafia siciliana, soprattutto quando ai vertici c'erano soggetti, oggi assolti da accuse infamanti, molto chiacchierati...). Ma restano ancora dei punti oscuri, poco chiari: come, ad esempio, la mancata perquisizione dell'abitazione di Riina, il papello, le presenze istituzionali nelle stragi, i mandanti occulti degli omicidi eccellenti. Da Portella della Ginestra (1° maggio 1947) in poi... 

Ma in questo Paese, nato grazie alle mafie, è possibile individuare i responsabili istituzionali? O devono "pagare" solo i mafiosi? E' possibile svelare ai cittadini gli accordi indicibili tra pezzi di uno Stato deviato e le organizzazioni criminali?

Si vogliono combattere (e sconfiggere) realmente le mafie o dobbiamo, ancora una volta, accontentarci dello show messo in piedi per spostare l'attenzione? 

Che fine farà l'ergastolo ostativo? E il 41 bis? E i mafiosi usciti dalle carceri (con l'allora ministro della Giustizia B(u)onafede? E la legge Cartabia? E la riforma della Giustizia?

Esiste la volontà politica di annientare il potere mafioso? Oggi chi è al vertice di Cosa nostra? Quali legami ci sono con le Istituzioni? Chi continua a prendere i voti grazie alle mafie? Chi si arricchisce grazie a questi schifosi accordi?

Lo spettacolo continua...  

 

IL CASO MANCA: vergogna di Stato

LA SECONDA PARTE (Video) IL CASO MANCA. Un Paese immerso nelle Trattative

- IL CASO MANCA, la seconda parte

Borsellino sul caso Manca: «Gli stessi assassini di mio fratello Paolo»

IL CASO MANCA, la seconda parte

IL CASO MANCA - Una storia tra mafia e Stato corrotto.

 

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Un Paese al contrario

L'INTERVISTA a Salvatore Borsellino

PRIMA PARTE. «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»

SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

TERZA PARTE. Borsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»