LE ANIME MORTE

IL PUNTO DI VISTA DEL DOTT. PASTORE. «È normale che non si apra un serio dibattito politico su questo sfascio generalizzato, che non esistano politici od organi di informazione che scavino nella melma per cercare di capire il perché di questo sfascio?»

LE ANIME MORTE

Ma é normale quello che è successo al Pronto Soccorso del Cardarelli di Campobasso dove ci sono liste di attesa di ore per dare risposte ai pazienti? È normale che nel Pronto Soccorso di Isernia dobbiamo far stazionare pazienti per giorni perché non possiamo allocarli in nessun reparto e l'area grigia è bloccata nell'attesa che i pazienti facciano doppi o tripli tamponi? È normale che non esista alcun organo istituzionale che riesca a vedere queste cose ed a dare reali risposte? È normale che non ci siano medici per fare turni e bisogna arrangiarli in qualsiasi modo ricorrendo a prestazioni aggiuntive di tutti i tipi per cercare di mettere un nome nelle caselle dei turni? È normale che la politica vuole tenere aperti due Pronto Soccorsi come quello di Isernia ed Agnone con solo 4 medici strutturati?

Ma ancora di più è normale che il Pronto Soccorso del Cardarelli di Napoli, il più grande Pronto Soccorso del Sud, debba chiudere perché non riesce ad accogliere altri pazienti? È normale che in questo sfascio generalizzato si spostino sempre più verso la privatizzazione i fondi pubblici?

È normale che non si apra un serio dibattito politico su questo sfascio generalizzato, che non esistano politici od organi di informazione che scavino nella melma per cercare di capire il perché di questo sfascio?

Il covid non ha insegnato niente. Nonostante la drammaticità determinata dall'assenza di una organizzazione territoriale capace di dare risposte serie alla pandemia, specie in quelle regioni come la Lombardia ed il Molise, dove i processi di privatizzazione sono più avanzati, nonostante che l'Italia sia solo seconda per numeri di morti per covid in Europa, niente si muove realmente per cambiare direzione. Anzi, i soliti affaristi spingono ancora di più l'acceleratore per privatizzazre il sistema e rendere la salute una merce. Si creano giri di affari su vaccini (senza liberalizzare i brevetti in un momento così critico), sui tamponi, si crea uno stato di polizia fomentando odio verso gli untori di manzoniana memoria, ma gli interessi a far profitto sulla salute, privatizzando, non si toccano.

E tutti, come anime morte aspettiamo che questo destino si compia senza una reale forma di reazione al degrado di una società che si sta sfaldando, incapace di cambiare strada.

Lucio Pastore, primario PS Isernia

 

 

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