Parla D'Orsi: «L'art. 11 è stato obliterato»

UN SOFFIO DI PAZZIA CRIMINALE CI STA INVESTENDO. Dopo la nostra intervista («Putin non è il demonio. È stato messo con le spalle al muro»), che ha creato un forte dibattito, abbiamo risentito il professore di Scienze Politiche dell'Università di Torino. E questa volta siamo partiti dall'articolo 11 della Carta Costituzionale. «Sono esterrefatto per quello che sta accadendo. Siamo alle prese con una isteria collettiva.» All'interno la VIDEOINTERVISTA.

“Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.”

Antonio Gramsci

 

«L’articolo 11, come tutta la Costituzione ormai è considerata una sorta di reperto storico da guardare per mera curiosità. È passata l’idea che esista una Costituzione materiale, cioè comportamenti di fatto, diversa dalla Costituzione formale. Questo è stato un gravissimo vulnus della Costituzione stessa. C’è una sola Costituzione e quella scritta e tutti i governanti e tutti gli organi istituzionali, dalla magistratura, quindi, dal potere giudiziario al potere esecutivo non devono far altro che applicarla.»

 

Abbiamo voluto risentire il professore Angelo D’Orsi, soprattutto dopo le polemiche (insensate) intorno alla nostra intervista di qualche giorno fa, per comprendere e raccogliere il suo punto di vista sull’articolo 11 della Carta Costituzionale. Senza dimenticare altri temi che oggi sono ritornati prepotentemente di attualità.

 

Per approfondimenti: «Putin non è il demonio. È stato messo con le spalle al muro»

 

«Quello che sta accadendo in questi giorni è particolarmente inquietante perché l’articolo 11 è stato tranquillamente obliterato, come se non esistesse. Le notizie che via via si sovrappongono sono sempre più inquietanti. Le ultime che abbiamo sentito in queste ultimissime ore sono relative al fatto che l’Ucraina ha aperto un ufficio di reclutamento di volontari, sembrerebbe con il consenso del Governo italiano che è una roba, non solo anticostituzionale, ma assolutamente illegale.

Sono esterrefatto per quello che sta succedendo. Una isteria collettiva che si impadronisce del Paese: viene colpita la cultura, si cancella un contratto a un direttore d’orchestra perché è amico di Putin, si cerca di impedire un corso universitario gratuito a uno scrittore su un tema come Dostoevskij, il più grande romanziere della storia mondiale di tutti i tempi. Tra l’altro è uno che ha patito la prigione, fu condannato a morte, era un pensatore democratico e progressista. Le parole del presidente dell’Anpi Pagliarulo che, pur condannando l’intervento russo in Ucraina, fa presente che la Nato ha le sue responsabilità e viene attaccato. Addirittura un teatro di Genova cancella un Festival dostoevskijano.

 

Mi viene in mente una frase di Gramsci che dice: “un soffio di pazzia criminale ci sta investendo” e mi viene in mente proprio di nuovo Gramsci quando nel 1916 protesta perché Arturo Toscanini, il più grande direttore d’orchestra mondiale, gli viene impedito un concerto al Teatro Regio di Torino perché in programma anche musica di Wagner, perché in quel momento la Germania era il nemico.

 

Con quale faccia tosta, proprio noi, possiamo accusare Putin di violare il diritto internazionale. Siamo noi che lo stiamo violando e siamo noi che stiamo violando i trattati.»

 

PER ASCOLTARE LE PAROLE DEL PROFESSORE D’ORSI GUARDA LA NOSTRA VIDEO-INTERVISTA

 

 

L’intervista è stata realizzata il giorno 2 marzo 2022, alle ore 18:30

 

Le parole di Giulietto Chiesa. Correva l'anno 2015...

 

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata

 

LEGGI ANCHE:

«Putin ha violato il diritto internazionale. Ora si deve ritirare»

«Putin non è il demonio. È stato messo con le spalle al muro»

I profughi di guerra sono tutti uguali

Marcia della Pace a Vasto sabato 5 marzo

 

La guerra è morte e distruzione

Gli occhi di Kiev

 

Terni, fiaccolata contro la guerra

L'Italia RIPUDIA la guerra

 

Stiamo rischiando una terza guerra mondiale?

Ingroia: «No ad ogni guerra»

 

Per quale ragione non è stata sciolta la NATO?

Invasione dell'Ucraina, Draghi avvisa Putin: «Ritiri le truppe»

 

- Il discorso dello Zar, con la minaccia: «Non reagite, le conseguenze saranno come mai viste in tutta la storia»

La Russia attacca. Putin minaccia il mondo: «non interferite, altrimenti ve ne pentirete»